"Portatemi Dio, Vita spericolata, Fegato spappolato, c'è chi dice no, Siamo solo noi, Jenny è pazza, Gli spari sopra"...e quasi tutte le tue canzoni, sono stati il nostro urlare contro un mondo che non ci piaceva. Ti avevamo creduto. Avevamo creduto al tuo disagio, al tuo dolore, al tuo garantirci che saresti rimasto inviolato, fedele, provocatore, uomo contro. "Come stai? Ti distingui dal luogo comune Ti piace vivere come vuoi E vuoi rispondere solo a te", questo cantavi e questo mi dava i brividi, perché così ero e così sono. Ancora. Tu no, tu hai permesso alla vecchiaia di raggiungerti e di renderti un uomo pauroso, medio; non riesco più neppure ad ascoltare un tuo brano, quando ti sento cambio stazione e i vecchi CD tuoi, sono quelli con più polvere sopra. Tanti, hanno scelto la mediocrità, l'indottrinamento e tanti ho lasciato nella loro nemesi, ma su te contavo, ci speravo: mi sarei aspettato il tuo dito medio alzato, come facevi ai tuoi concerti e con