giovedì 1 giugno 2023

È UN ESSERE UMANO?


 

Il ritratto scultoreo che vedete in questo post si trova al Walters Art Museum, il principale museo di arti visive di Baltimora, negli Stati Uniti. Dovrebbe ritrarre la figlia di Akhenaton, o forse sua moglie. La scultura ritrae una donna di una bellezza quasi “sovraumana”, una perfezione estetica forse unica nella storia antica, al punto da essere giudicata come una delle donne più belle della storia. Eppure, questa donna ha un cranio incredibilmente più grande del normale.
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Lo stesso si può dire di suo padre o marito, in base alla reale relazione che c’era tra loro, ossia il misterioso Akhenaton. Il faraone che, primo in assoluto nella storia umana, diede le spalle alla religione egizia, rinnegando la pletora di dèi e sacerdoti, il primo “monoteista” della storia, aveva anche lui un cranio allungato, dita lunghe quasi il doppio del normale, e caratteristiche fisiche androgine. Di lui, il professor Bob Brier, egittologo di fama mondiale e insegnante di lingua egiziana presso l’Università “New School” di New York, in un suo documentario usò queste parole: “È come se una creatura di un altro pianeta fosse stata catapultata nel deserto egiziano”.

Si sono fatte molte ipotesi sul perché Akhenaton, sua moglie e forse sua figlia avessero caratteristiche chiaramente “inumane”. Alcuni hanno parlati di malattie genetiche. Ma non esiste una malattia genetica che colpisce 1 o 2 individui di una stirpe, e poi non compare mai più, né prima né dopo. Inoltre, Akhenaton e sua moglie non erano consanguinei. Come mai anche lei ha gli stessi tratti “inumani” del marito? Altri hanno parlato di “espressioni artistiche”. Ma come mai questa “arte” viene applicate solo a 2 o 3 individui di una intera corte, e poi mai più, nonostante la linea di discendenza dei faraoni della “famiglia” di Akhenaton contasse almeno altri 2 o 3 faraoni (e forse una faraonessa)?

Quando il sacerdozio riprese il potere dopo la sua morte, la figura di Akhenaton divenne tabù in Egitto. I “restauratori” arrivarono a spaccare tombe, distruggere statue, cancellare le scritte sulle pareti. Akhenaton doveva essere dimenticato, e mai più menzionato. Per questo tutto lascia pensare che Akhenaton sia il Mosè biblico, colui che rinnegò le divinità e i sacerdoti. Il ricordo di questo personaggio incredibile, non potendo più essere menzionato in Egitto, “rinacque” con un nome diverso, Mosé appunto, in una lontana provincia, la Palestina. Col tempo, la sua figura venne “nazionalizzata” dai sacerdoti ebrei. Ebbene, di Mosè viene detto che “parlava” con una misteriosa “nuvola”. Esodo 34:5 dice “E Yahweh scese dal cielo, trovandosi nella nuvola, e trascorse del tempo con [Mosè], e gli parlava”. Esodo 33:9 dice “E non appena Mosè entrava nella tenda, la nuvola scendeva, si fermava all'ingresso della tenda. E dalla nuvola Yahweh parlava con Mosè”. Viceversa, la storia di Akhenaton ci dice che lui vide “il disco del sole scendere e toccare terra”. La “nuvola” e il “disco del sole” erano la stessa cosa? Con chi parlava Akhenaton/Mosè?

A differenza del racconto di Mosè, di cui si parla solo nella Bibbia, di Akhenaton e della sua famiglia ci sono statue, dipinti, città. Il caso del “faraone non umano” e della sua famiglia” mutante” non può essere semplicemente messo sotto il tappeto, sperando che nessuno ne parli. Che ci piaccia o no, Akhenaton/Mosé ha cambiato la storia del mondo. È stato un caso?


L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

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