CHE FACCIA DI MERDA
Ti avevamo creduto.
Avevamo creduto al tuo disagio, al tuo dolore, al tuo garantirci che saresti rimasto inviolato, fedele, provocatore, uomo contro.
"Come stai?
Ti distingui dal luogo comune
Ti piace vivere come vuoi
E vuoi rispondere solo a te", questo cantavi e questo mi dava i brividi, perché così ero e così sono.
Ancora.
Tu no, tu hai permesso alla vecchiaia di raggiungerti e di renderti un uomo pauroso, medio; non riesco più neppure ad ascoltare un tuo brano, quando ti sento cambio stazione e i vecchi CD tuoi, sono quelli con più polvere sopra.
Tanti, hanno scelto la mediocrità, l'indottrinamento e tanti ho lasciato nella loro nemesi, ma su te contavo, ci speravo: mi sarei aspettato il tuo dito medio alzato, come facevi ai tuoi concerti e con il quale mandavi affanculo tutto ciò che era stabilito.
Chiunque sia quel vecchietto che ti scimmiotta, non sei tu.
Addio Blasco, i tuoi concerti non mi interessano più, sei riuscito a farti cambiare e a privare di significato ogni tua parola e ogni tua nota: i giorni in cui "andavi al massimo", sono finiti.
Almeno per me.
Paolo C.
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