Il Guru della Felicità sadguru

Gestisce un impero di milioni di dollari, ovviamente, per questo frequenta Davos. Qui in foto sta semplicemente con i suoi pari, con la sua classe sociale di appartenenza. Fa parte di questa elite, ed è bene saperlo, senza nascondersi dietro un dito. Lui non lo nasconde affatto, bisogna prenderne atto e dargli merito di non mentire su questo punto.
Non è un santo, non fa miracoli, guadagna molto bene, ha moltissimi centri sparsi in tutto il mondo dove ci sono milioni di volontari che lavorano per lui (16 milioni, secondo un recente articolo de l'Unità). Basta che tu paghi e lui ti spiega come fare ad essere felice. A un sacco di gente sta bene così. Non vogliono sapere chi è chi e chi fa cosa e perché, gli basta trovare il proprio benessere. Del resto è tutto a norma di legge.
Per esperienza diretta, personale, so che se solo provi a fare una minima critica con i suoi fedeli, acciderbole, ti si scagliano contro con i denti canini molto affilati. Questo mi fa sospettare che il dolore, il male, qui sia solo abilmente ignorato, o rimosso, ma che sia pronto ad esplodere dai recessi più nascosti dell'anima, tutt'altro che risolto. Questo "insegnare a sognare di essere felici" è la cosa più diffusa nel vasto ambiente della spiritualità del presente.
Insomma, io vedo la solita vecchia storia, la ricerca di un "salvataggio" nel più classico degli schemi religiosi. Il dolore fa fare qualunque cosa a molti. Ripeto, è tutto legittimo e va benissimo che vada così. Per me la spiritualità è altro, ma ognuno ha bisogno di percorrere la sua strada, di fare ciò che è alla sua portata, di capire le cose dal proprio punto di vista.
Tantissimi auguri a chi si affida a questa classe dominante del mondo. Io non lo farei neppure se mi venisse imposto come obbligo. Se si mettono nelle mani di questi affascinanti, abilissimi squali sorridenti, gli serve davvero una gigantesca mole di fortuna.


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