GUARDANDO L'ABISSO
E così alla fine, anche le generazioni del dopoguerra, sperimenteranno la spirale che conduce diritti dritti verso il disastro.
Vivere una situazione del genere in prima persona, con consapevolezza, è un po' come sostare sull'orizzonte degli eventi osservando il vortice che si muove attorno a te. Con le sue folle ignare che discutono del nulla cosmico; le schiere di propagandisti che seminano zizzania tra le masse bovine; i miliardari che si credono Dio mentre giocano con le scimmie nude da laboratorio; i semicolti che la sanno lunga e ripetono a pappagallo le tesi stampalate degli ospiti di Formigli. Mentre precipitano tutti assieme, all'interno del buco nero.
E tu sei lì, al centro, immobile e ti senti impotente.
E ripensi a quella volta in cui ti sei ritrovato di notte, seduto all'interno di una casetta per i bimbi con tuo figlio. Dalla finestrella si scorgeva un cielo stellato maestoso. La limpidezza dei suoi occhi era esaltata da un taglio trasversale di luce. Attorno il canto di un milione di grilli.
Era tutto meravigliosamente perfetto, sembrava la scena di un film.
Ciononostante ti sentivi irrequieto.
Anche un momento magico come quello era offuscato dalla patina di tristezza mista a sconforto che caratterizzava gran parte delle tue giornate in quel periodo.
Ad un certo punto, senza distogliere lo sguardo dal rettangolo di cielo incorniciato dalla finestrella, quasi rivolgendoti a te stesso, gli sussurrasti: "io ti salverò".
E lui, senza alzare lo sguardo dai fili d'erba che teneva tra le mani, con un filo di voce, ti rispose "piangi?"
Un amico in difficoltà tempo fa mi disse che "i papà sono forti anche quando sono deboli".
E' veramente difficile mostrarsi solidi, quando si ha davanti agli occhi l'immagine di un'intera comunità che viene risucchiata nel Maelström del fanatismo e dell'odio.
L'indifferenza di fronte ad uno scempio di questa portata è un marchio che non potrà essere cancellato.
La vostre colpe non sono emendabili.
Solo quando perderete tutto, capirete il valore di ciò che avevate.
Domani sarà troppo tardi.
Per i rimpianti.
Per i pentimenti.
Un cielo solcato dalle traiettorie dei missili, non potrà mai essere un'opera d'arte.
Giorgio Bianchi
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