martedì 23 agosto 2016

LA MENTE SCOPRE SE' STESSA



Solo nel ventunesimo secolo la mente scopre se stessa.
Ti domanderai, giusta curiosità, perché ha impiegato tutto questo tempo per scoprirsi? Bella domanda..
Se malauguratamente la parte nobile della mente rivelava subitaneamente che non gli serviva nulla di tutto ciò che ha inventato, vagando nell’illusorio, non aveva il confronto con nulla, ora che è arrivata all’apice, si possono già cogliere i primi frutti, scaturiti dalla demenza, creatrice soltanto di quella vita vissuta tra mille difficoltà, riassunta nella memoria storica.
La memoria storica, come tutte le cose, ha avuto i suoi natali, i suoi sviluppi, il suo dominio nell’età adulta, il suo decadimento, con il conseguente declino, ed ora si prepara alla dolce morte.
Tutto questo iter avviene per ogni singola mente, se l’individuo lo riterrà necessario.
Non può essere imposto, non può essere regolamentato, non può essere tramandato, solo intimamente desiderato.
Se la memoria storica ha costellato l’esistenza, che anche quando si dovesse gioire per un obbiettivo raggiunto, lo stesso, in seguito, si rivelava causa di catastrofi, malcontenti, paura e dolori, come si può ignorare se ne è la madre?
Quindi se tutto il riassunto del vissuto ha dato questi risultati, saranno gli stessi ad essere i testimoni “viventi” per rivedere e aggiornare il compito primordiale della mente nell’espletare la propria funzione.
Sarà più facile capire che in una legge dalla quale dovrebbe uscire saggezza, giustizia, e equità, risulterà inevitabilmente il contrario.


Sarà anche più facile cogliere la differenza che il progresso, l’industrializzazione e le comodità tutte non hanno elevato l’orgoglio dell’umano vivere ma, al contrario, lo hanno impigrito. Oggi l’uomo non sa fare un passo senza la sua tecnologia, e se si scopre che l’uomo nasce senza di essa, il non poterne più fare a meno, crea senz’altro dei problemi. Resta il fatto che senza vivere una vita illusoria, non si sarebbe percepita la vita reale, e cioè, che se ne poteva fare volentieri a meno.

Ogni singolo a modo suo è arrogante, ma se non fosse stato così non si poteva arrivare agevolmente ad una confusione totale di intenti, e l’appuntamento con la scoperta della mente, si sarebbe dovuto attendere chissà ancora per quanti secoli.
Così oggi si è maturata questa consapevolezza.

Con questa scoperta, non credere che si evolva in automatico. La mente del genere umano, neanche quando è conosciuta da tutti, sarà la volontà di ogni uno a sottoporsi al gioco illusorio, per poi superarlo consapevolizzando, che tutto ciò che ha fatto lo ha fatto per gioco.

La stragrande maggioranza, offuscata dal condizionamento, per cocciutaggine sarà ancora convinta che andando avanti troverà gioia, armonia, e amore, ignorando che la vita non è poi così lunga, da assistere ad ulteriori cambiamenti.

Rivolgendo il messaggio a tutti coloro che ne vengono a conoscenza, dico «non è l’attesa che ti libera, ma la decisione di abbandonare il condizionamento». (trovi tutte le spiegazioni sul libro “L’ultima illuminazione e l’illuminazione ultima” edito dallo stesso autore)

La libertà comprende anche questa decisione da parte tua se volerla o non volerla, calcola però che fino a qualche ora fa non ne conoscevi neanche l’esistenza di una mente libera e ti commiseravi pensando che “la vita è dura in questa valle di lacrime”. Ora sai che il tuo mondo è la tua mente, e che il mondo esiste proporzionatamente a ciò che pensi.

Non vergognarti, se dovrai ammettere a denti stretti, che tutto quello che hai fatto, o detto,fino ad oggi erano tutte scemenze. Deve esserti di consolazione nel pensare che quasi sette miliardi di umani come te, sono nelle tue stesse condizioni.

Un epilogo breve: la mente nasce libera, ma non sa di esserlo, perciò si inventa un mare di favole che gli serviranno in seguito per fare un confronto. Qui entra in funzione la parte nobile della stessa, riconoscendosi, e sottraendosi, da tutto il groviglio che si è creata intorno.

I grovigli mentali, anche se all’apparenza sembrano gli stessi, risulteranno uno diverso dall’altro, perché ognuno se lo ha creato a sua immagine, quindi per uscirne, è d’obbligo che ognuno lo debba fare per se.

Tratto da
LA MENTE SCOPRE SE' STESSA
http://www.facsedizioni.it/


http://altrarealta.blogspot.it/