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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

COME MANDARLI A CASA

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Nella  parte 1  abbiamo ipotizzato sulla base di alcuni ragionamenti empirici, sostenuti indirettamente da alcune risultanze di ricerche sociologiche sul tema, che esista  un 50% di elettori che non voterebbero mai un outsider , cioè una forza politica esterna al sistema attuale e intenzionata a cambiarlo radicalmente. Questo vuol dire che  esiste un 50% che la voterebbero, con l’intento di mandare a casa la classe politica attuale . Discuteremo alla fine del significato strategico del dato, intanto  la voterebbero  se … 1) se ci fosse, cioè se esistesse un outsider ragionevolmente credibile; 2) se fossero a conoscenza del fatto che c’è. ABBIAMO UN OUTSIDER CREDIBILE? Fino a poco tempo fa, se si obiettava qualcosa a un  insider , la risposta era “e allora perchè non votate qualcun altro?”. L’argomento è fasullo: l’offerta politica, in realtà, è solo apparentemente segmentata, perché nessuna delle forze presenti è seriamente altrnativa al sistema.  La segmentazione dell’offert

MONTI, IMU, DISASTRO IMMOBILIARE

Il Censis stima che l’IMU produca una perdita di valore degli immobili italiani tra il 20 e il 50%, cioè tra 800 e 2.000 miliardi di Euro, stimando 4.000 il patrimonio ante IMU. E’ come se una serie di bombardamenti avesse distrutto un edificio e un terreno su tre. Quindi Monti,  ha fatto un danno di circa 1.500 miliardi al patrimonio privato e pubblico del paese, per incassarne 47. Ha fatto un danno di 2/3 del debito pubblico, senza ridurre il debito pubblico, ma aggravandolo e peggiorando il rapporto tra valore dei risparmi e debito pubblico e privato. Ha colpito in tal modo l’unico punto forte della situazione finanziaria italiana: il buon rapporto tra debito (pubblico e privato) e patrimonio (pubblico e privato). Davvero un genio dell’economia! Non basta la nomina a Senatore a Vita per alti meriti verso la patria. Merita  un premio Nobel.  Il danno così cagionato da Monti e da chi lo sostiene non sta solo nella perdita di ricchezza nazionale, perché la svalutazione degli

COSA NE PENSA PALERMO DEI PARTITI

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TAGLIA SUGLI EVASORI, DENARO A CHI LI DENUNCIA

L’aria che tira si è capita da un pezzo. I blitz degli ispettori del fisco nelle località turistiche e modaiole, il bollino blu per i commercianti “onesti” proposto da Attilio Befera, la blacklist di quelli “disonesti” uscita solo all’ultimo dal decreto fiscale, il tormentone del supercomputer Serpico che ficcherà il naso nei nostri conti correnti per calcolare a tavolino quanto dovremo pagare di tasse. Ma se l’obiettivo è alimentare il conflitto sociale, le norme contenute in una bozza del decreto liberalizzazioni bis che sta circolando in questi giorni rappresentano l’arma finale. L’idea è semplice quanto devastante: trasformare i cittadini in un esercito di cacciatori di taglie attraverso un meccanismo premiale che incoraggi la delazione del presunto evasore fiscale. Può sembrare uno scherzo, ma il documento, stando a quanto riporta il quotidiano Milano Finanza, esiste davvero.  «Qualora le sanzioni per violazioni delle leggi fiscali e tributarie siano casualmente riconducibili

LA SCHIZOFRENIA DELL'UOMO BIANCO

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Tutta l'educazione più formale europea occidentale, inglese, bacchettona va come prima cosa a bloccare il primo chakra, così che il corpo del bambino viene tenuto sotto controllo dai genitori che agiscono attraverso il Super Io del figlio bloccandogli appunto questa zona. Il risultato che in questo modo si raggiunge è che una volta che il bambino è stato inibito non è più un selvaggio e quindi con lui si può ragionare, ed è per questo motivo che, se vogliamo ritornare alla nostra vera natura, dobbiamo ritornare a quella identità selvaggia che giace nascosta ancora in noi. Il libro "Papalagi" descrive nella maniera più chiara la connessione tra primo e settimo chakra, in questo racconto infatti la sacralità della vita materiale è un vissuto di tutti i giorni. Papalagi nel linguaggio delle isole Samoa significa uomo bianco, e la storia racconta di un capo indiano che visita l' Europa e vede come vivono gli uomini bianchi agli inizi del secolo, e che al ritorno dal su

L'ALTRO SIAMO NOI

Vorrei aiutare tutti se possibile,tutti noi essere umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo, perchè L'altro siamo noi , la vita puo' essere magnifica e felice ma noi l'abbiamo dimenticato,l'avidità ha avvelenato i nostri cuori ha precipitato il mondo nell'odio,la macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà la scienza ci ha trasformato in cinici l'abilità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco, troppa testa e poco cuore A coloro che mi ascoltano io dico: non disperate l'avidità che ci comanda è solo un male passeggero e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino, la libertà non puo' essere soppressa. Uomini non fatevi ingannare da questa gentaglia, politici,tecnici o professori sono solo parassiti che vi sfruttano , vi dicono come vivere cosa fare cosa dire cosa pensare vi condizionano vi trattano come pecore da tosare,non vi consegnate a questa gente

COMBATTERE IL CATTIVO USO DEL POTERE

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NON HO PIU' VOGLIA DI GIOCARE

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Sai cosa vuol dire essere il personaggio di un videogioco di merda... Smettiamo di giocare di farci manipolare,prima di tutto riconosciamo che c'è qualcuno che ci guida che ci manovra per il suo interesse economico perchè con questo gioco qualcuno ci fa un sacco di soldi,Quando abbiamo riconosciuto questo, smettiamo di obbedire,non seguire piu' le regole del gioco, diventa imprevedibile senza chiedere di essere cancellato perchè anche questo fa parte del gioco,non rassegnarti ,non rassegnarti mai. RIBELLATI invece scombussola i loro piani,fai che il loro gioco cominci a diventare rischioso anche per loro. Ivano Antar Raja

DISOBBEDIENZA CIVILE

E’ giunto il tempo del “fare”. Di presentarsi con concorde entusiasmo difronte alla gente, di intraprendere con convinzione atti dimostrativi, che costituiscano un forte richiamo alle coscienze, che svelino una volta per tutte le insidiose macchinazione del potere finanziario e statalista. Di organizzare l’attenzione delle piazze in nome del riscatto e del bene comune. Se la stella polare deve essere l’esempio di Ghandi, che ci ha indicato la via della non-violenza, occorre però intraprendere una serie di azioni dimostrative e mirate, prima caratterizzate dalla pubblicizzazione delle truffaldine manovre in Italia e in Europa, poi da veri e propri atti di disobbedienza civile a largo raggio. Ma il potere reagirebbe molto duramente e troverebbe facilmente, nell’ignoranza dei molti e nella connivenza della casta giudiziaria e degli altri apparati dello stato, la sponda per zittire e distruggere i pochi. Per questo va studiata una via fatta di progressive azioni, volta a moltiplicare i

GRILLO FOR PRESIDENT

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i PARTIGIANI OGGI CHE FAREBBERO?

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Oggi,  25 aprile , si celebra l'anniversario della Liberazione. Nel 1945 tornavamo liberi con le armi in pugno, così pensavano i nostri nonni e i nostri padri che combatterono e persero la vita. Volevano  un'Italia libera , unita e democratica. Speravano per i loro figli possibilità inimmaginabili. Mentre morivano, sognavano un futuro migliore. La vita valeva poco e però non aveva prezzo. Oggi, 25 aprile, se  i partigiani  potessero levarsi dalle tombe resterebbero sgomenti per lo scempio che si troverebbero davanti. Vedrebbero un'Italia senza  sovranità economica , appaltata alla BCE e alle agenzie di rating. Un Paese senza sovranità  territoriale , occupato dalle forze americane da 67 anni, con basi e  testate nucleari  disseminate nella Penisola, da Napoli, a Ghedi Tor re, ad Aviano e con la costruzione della più estesa area militare europea a Vicenza con il concorso beffardo delle cooperative rosse. Vedrebbero in Parlamento senatori e deputati collusi con la mafia, co

ABBIAMO BISOGNO DI DISINFESTAZIONE

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di GILBERTO ONETO 25 aprile, giorno della liberazione. Da chi? Da cosa? Le comunità padane non sono affatto libere e festeggeranno solo quando lo saranno davvero. Oggi sono oppresse dall’Italia e dall’Europa ma sono due padani doc i personaggi che  meglio (o peggio) di altri riescono a rappresentare la situazione di sudditanza:  il capo del governo e il capo dell’opposizione, il vertice dell’esecutivo che rapina i padani e il capo supremo di chi fa finta di opporsi,  quello che prosciuga le risorse e quello che ruba le speranze. Mario Monti è lo sceriffo di Nottingham che si inventa ogni giorno nuove tasse e balzelli, è quello che manda gli esattori a togliere il pane alla povera gente. Umberto Bossi dice di fare il Robin Hood ma in realtà tiene bordone ai gabellieri, si circonda di gente che appena può arraffa di suo ma – soprattutto – impedisce a chi voglia opporsi davvero alla rapina di farlo. É il Tecoppa di Gemonio. Vivono entrambi una situazione di monopolio e di strapo