Draghi costringerà Monti a chiedere il ‘salvataggio’, cioè a renderci tutti schiavi. Ecco come.


Riassunto in sintesi: la BCE di Draghi può obbligare Monti a sottoporre l’Italia alle schiavitù (pro elites di speculatori) che vengono con i ‘salvataggi’ dei fondi salva Stati, semplicemente chiudendo i rubinetti alle banche italiane a piacimento da un giorno all’altro. Questo causerebbe il collasso del sistema economico privato italiano, la bancarotta del Paese e la nostra fine all’inferno. E la BCE lo farà, l’ha già fatto.
Premesse:
-       I fondi salva Stati dell’Eurozona, EFSF e MES, sono i fondi d’emergenza a cui gli Stati a rischio d’insolvenza possono chiedere aiuto. Il problema, semplificando, è che chi si rivolge a questi fondi deve però sottoscrivere delle clausole (Memorandums of Understanding) dove si obbliga da quel momento a cedere ogni sovranità di governo in ambito economico alla Troika di Commissione UE, BCE, e Fondo Monetario. A divenire cioè pupazzi imbelli come la Grecia o come l’Irlanda oggi, con conseguenze orribili per i diritti e i redditi delle famiglie e delle aziende nazionali, emasculazione dei Parlamenti, devastazioni sociali, ecc.

-       Sono mesi che Mario Monti o il suo scherano Grilli insistono che l’Italia non dovrà assolutamente far ricorso a quei fondi ‘rendi-schiavi’. Bugie, come spiego sotto.

-       Le banche di quasi tutti i Paesi dell’Eurozona dipendono oggi ormai interamente dagli esborsi della BCE di Draghi (i LTRO) per sopravvivere, dato che sono tutte tecnicamente fallite da un pezzo, per svariati motivi, fra cui la loro indecente passata scelleratezza. Questo dà a Draghi un potere immenso oggi in Eurozona. Ma si faccia attenzione per capire meglio quanto dirò sotto: quando la BCE concede finanziamenti alle banche (LTRO appunto), pretende in cambio delle contropartite chiamate assets. Se no i soldi non arrivano. Non è vero che la BCE concede miliardi alle banche a gratis, deve sempre avere contropartite. Ora, è ovvio che se la BCE giudica quelle contropartite inadeguate e le rifiuta, la banca rimane a secco. Ok?

Bene. La BCE si è di recente dotata di un pezzo di legislazione interna che si chiama Struttura di Controllo del Rischio, che dà il potere alla Banca diretta da Draghi di giudicare qualsiasi contropartita bancaria (gli assets) inaccettabile, a sua esclusiva discrezione. Ecco cosa accadrà all’Italia:

La Troika (come già il Fondo Monetario sta facendo in queste ore) insisterà che l’Italia si affidi d’urgenza ai fondi salva Stati EFSF e MES. Monti farà la scenetta del “No! Non ne abbiamo bisogno”. Draghi manderà alle maggiori banche italiane una circolare dove si legge che “in virtù di quanto sancito dalla Struttura di Controllo del Rischio, ahimè, gli asset in contropartita che le banche italiane ci offrono per i finanziamenti dalla BCE sono divenuti inaccettabilii. Ergo, no soldi”. La banche si attaccheranno disperate al telefono e in 5 minuti Monti saprà che l’intero sistema bancario Italiano è a un passo dal crollo in stile 1929, cioè l’apocalisse economica e il panico per le strade. Al sesto minuto Monti farà sapere alla stampa che l’Italia ha accettato l’aiuto dei fondi salva Stati. Saremo servi, impotenti, delegittimati, senza più una sovranità neppure di facciata come oggi.

Ipotesi? Solo allarmate ipotesi? Per la cronaca: come credete che sia avvenuta la resa di Irlanda (2010) e Spagna (5/2012) agli aiuti dell’EFSF e della Troika rispettivamente? Esattamente come descritto sopra. Né Irlanda né Spagna erano realmente al collasso bancario, vi erano vie d’uscita, ma ahimè non gradite agli speculatori e ai ‘rentiers’ che controllano i colletti bianchi di BCE e FMI. Ergo, le hanno ricattate e rese schiave.

Sabato a Rimini, con Mosler, Parguez e Forstater, vi spieghiamo come difenderci, con potenza e autorevolezza. Dovremmo essere là in 7-8 milioni di adulti italiani. Saremo 7-8 cento, se va bene. Questa è l’Italia.

Paolo Barnard

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