Addio a Williamson, il messia del sesso
Nel 1968 insieme alla moglie creò una comunità di “ricerca” dove si praticavano nudismo e sesso libero
MAURIZIO MOLINARI, CORRISPONDENTE DA NEW YORK
Il “messia del sesso” è morto ad 80 anni in un ranch del Nevada dove viveva con la moglie Barbara e dozzine di animali feroci adottati. John Williamson deve la sua notorietà alla “Topanga Canyon’s Sandston Retreat” creata dal nulla nel 1968 con l’appena sposata Barbara in un eremo della California con vista mozzafiato sull’Oceano Pacifico dove diedero vita ad una comunità di “ricerca” nella quale venivano praticati nudismo e sesso libero.
Williamson lavorava nell’industria della Difesa ma decise di cambiare vita dopo aver letto “Atlas Shrugged”, il libro in cui Ayn Rand descrive una società nella quale il governo e le imprese controllano la vita dei cittadini fino al punto di indurli alla rivolta che si manifesta con un semplice gesto collettivo: l’abbandono del posto di lavoro. Williamson fece tale scelta portando con sé Barbara, che aveva incontrato pochi mesi prima quando era andata ad offrirgli un’assicurazione, ed assieme crearono una sorta di paradiso del sesso libero. E’ proprio Barbara Williamson che, nel giorno della scomparsa del marito, lo ricorda così: “Eravamo aperti alle nudità ed alla sessualità ma erano sempre opzionali, tutto si basava su libere scelte dei singoli nella cornice di una natura rigogliosa e straordinaria”.
La “Sandstone Foundation” offriva seminari su relazioni e sessualità nella “Sandstone Retreat” dove gli ospiti - che arrivarono ad essere anche 500 nei finesettimana - passavano il tempo a interagire completamente nudi, scambiandosi i coniugi, dando vita a sesso di gruppo e trasformando il “Canyon” in uno dei luoghi più discussi d’America. Furono molti i volti noti che vi fecero tappa e Barbara Williams ammette di essere “forse la persona che ha visto il più grande numero di star di Hollywood completamente nude”. Fra i pochi ad aver ammesso pubblicamente visite nell’eremo del sesso libero c’è lo scrittore Gay Talese, che vi soggiornò per molto tempo “quasi sempre nudo” quando lavorava al libro “Thy Neighbor’s Wife”, la moglie del tuo vicino. Ma il “messia del sesso”, come Williamson veniva chiamato, non riusciva sempre a far quadrare i conti del resort californiano, che fu obbligato a vendere nel 1972. Da quel momento, assieme alla moglie, ha vagato per l’America fondando “comunità tribali” dal Montana a San Francisco mai riuscite ad eguagliare il successo del “Canyon”. La passione degli ultimi anni sono stati gli animali feroci. In un ranch del Nevada i Williamson infatti adottavano tigri, leoni, puma e giaguari “abbandonati dai proprietari” nell’evidente tentativo di continuare a vivere immersi in emozioni molto forti. Fino a quando il tumore non ha stroncato John, lasciando a Barbara la missione di ricordarne l’opera.
MAURIZIO MOLINARI, CORRISPONDENTE DA NEW YORK
Il “messia del sesso” è morto ad 80 anni in un ranch del Nevada dove viveva con la moglie Barbara e dozzine di animali feroci adottati. John Williamson deve la sua notorietà alla “Topanga Canyon’s Sandston Retreat” creata dal nulla nel 1968 con l’appena sposata Barbara in un eremo della California con vista mozzafiato sull’Oceano Pacifico dove diedero vita ad una comunità di “ricerca” nella quale venivano praticati nudismo e sesso libero.
Williamson lavorava nell’industria della Difesa ma decise di cambiare vita dopo aver letto “Atlas Shrugged”, il libro in cui Ayn Rand descrive una società nella quale il governo e le imprese controllano la vita dei cittadini fino al punto di indurli alla rivolta che si manifesta con un semplice gesto collettivo: l’abbandono del posto di lavoro. Williamson fece tale scelta portando con sé Barbara, che aveva incontrato pochi mesi prima quando era andata ad offrirgli un’assicurazione, ed assieme crearono una sorta di paradiso del sesso libero. E’ proprio Barbara Williamson che, nel giorno della scomparsa del marito, lo ricorda così: “Eravamo aperti alle nudità ed alla sessualità ma erano sempre opzionali, tutto si basava su libere scelte dei singoli nella cornice di una natura rigogliosa e straordinaria”.
La “Sandstone Foundation” offriva seminari su relazioni e sessualità nella “Sandstone Retreat” dove gli ospiti - che arrivarono ad essere anche 500 nei finesettimana - passavano il tempo a interagire completamente nudi, scambiandosi i coniugi, dando vita a sesso di gruppo e trasformando il “Canyon” in uno dei luoghi più discussi d’America. Furono molti i volti noti che vi fecero tappa e Barbara Williams ammette di essere “forse la persona che ha visto il più grande numero di star di Hollywood completamente nude”. Fra i pochi ad aver ammesso pubblicamente visite nell’eremo del sesso libero c’è lo scrittore Gay Talese, che vi soggiornò per molto tempo “quasi sempre nudo” quando lavorava al libro “Thy Neighbor’s Wife”, la moglie del tuo vicino. Ma il “messia del sesso”, come Williamson veniva chiamato, non riusciva sempre a far quadrare i conti del resort californiano, che fu obbligato a vendere nel 1972. Da quel momento, assieme alla moglie, ha vagato per l’America fondando “comunità tribali” dal Montana a San Francisco mai riuscite ad eguagliare il successo del “Canyon”. La passione degli ultimi anni sono stati gli animali feroci. In un ranch del Nevada i Williamson infatti adottavano tigri, leoni, puma e giaguari “abbandonati dai proprietari” nell’evidente tentativo di continuare a vivere immersi in emozioni molto forti. Fino a quando il tumore non ha stroncato John, lasciando a Barbara la missione di ricordarne l’opera.
fonte LA stampa
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