lunedì 24 giugno 2013

LA LUCE E L’OMBRA


Il credere che qualcosa di esterno possa condizionarci comincia a trasformarsi nel sapere che ogni cosa che vediamo nel mondo fuori è creata dalla nostra volontà, dai nostri pensieri, da quella parte spesso inconscia che non osiamo conoscere. Tutta la società in cui viviamo è lo specchio di ciò che siamo. Questo principio di consapevolezza individuale è più che mai determinante in una società che pone, come modello della sua organizzazione, la democrazia. Mai come in questo caso ogni aspetto della realtà che viviamo in comune è la proiezione della nostra volontà o della
mancanza di essa, [... ... ...]
Tratto da La luce e l’ombra, Armando Siri


Martedì 25 Giugno alle ore 19:00 a Cusano Milanino, in provincia di Milano, presso l’associazione Sorriso Onlus (viale Buffoli, 12), Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi presentano l’ultimo libro di Armando Siri (presidente del Partito Italia Nuova):



LA LUCE E L’OMBRA



Armando Siri ha voluto invitare Sibaldi e me alla presentazione del suo libro proprio per dare un segnale chiaro in questa direzione: politica e filosofia, materia e spirito… non sono in contraddizione, tutt’altro!
In questi mesi sta portando in giro per l’Italia un ciclo di conferenze dal titolo Il potere del pensiero creativo (ad alcune delle quali parteciperò anche io) con lo stesso intento: far comprendere che una persona può trattare di argomenti come la cosmologia o il risveglio interiore… e allo stesso tempo, in un altro ambito della sua vita, proporre un sistema finanziario che possa risanare una volta per tutte la situazione economica italiana!

Oggi Siri è sicuramente un pioniere nel fare questo, e come tutti coloro che per primi si fanno strada nella jungla a colpi di machete, dimostra di possedere una buona dose di coraggio. Ma il mondo sta cambiando, e un giorno – non troppo lontano – a ogni vero politico saranno richieste conoscenze di questo genere, altrimenti non sarà ritenuto all’altezza del suo compito: governare altri esseri umani.

Considerare la Politica come una cosa sporca e anti-spirituale significa abdicare al proprio diritto di modificare la realtà assumendosene la responsabilità. Siamo capaci di sbandierare ai quattro venti slogan come “tutto è Uno” e “tutto è Amore”… e poi – presi da una sorta di schizofrenia – rifiutarci di andare a votare e considerare la Politica come un’attività non-spirituale, riservata a “quelli del mestiere”.

Ma “quelli del mestiere” siamo noi, perché la Politica è per definizione il mestiere del cittadino, non degli “esperti del settore”.

La Politica è a tutti gli effetti una Via di crescita interiore che porta il cittadino a sentirsi Stato e a riprendere in mano la propria vita.

La Politica siamo noi. La stanno facendo le banche perché a un certo punto ci siamo rifiutati di farla noi. Pensare che un percorso spirituale possa svilupparsi in maniera avulsa dalla Politica è pura follia. Sto a casa mia a fare meditazione e studiare l’advaita vedanta, nella speranza di crescere in tal modo spiritualmente, mentre non mi interessa nelle mani di chi si trova la mia nazione in questo momento. Così dietro il motto “tutto è Uno” nascondo la mia inettitudine. Ma se tu non ti occupi della Politica allora prima o poi sarà lei a occuparsi di te. Interverrà nella tua vita, verrà a bussare alla tua porta mentre reciti il tuo mantra, deciderà quando e dove potrai aprire un centro olistico per praticare la tua meditazione. La Politica è qui per ricordarti che non sei fatto di nuvole, ma ti sei incarnato con un corpo fisico all’interno di uno Stato, con la missione di farlo funzionare bene… perché è tua responsabilità… perché è il tuo Stato

Per ogni spada che noi lasciamo cadere al suolo, i nostri figli pagheranno un alto prezzo in termini di libertà e gioia di vivere. Come ho scritto in La Rinascita Italica: “Se mi rendessi conto che la mia è una famiglia di schiavi, non vorrei che a scuola a mio figlio insegnassero il pacifismo!”

Salvatore Brizzi
DESIDERANTES MELIOREM PATRIAM