il Grande Fratello delle Entrate entrerà nei nostri conti correnti
Il Fisco affila le unghie: entro fine mese, come è noto, il Grande Fratello delle Entrate entrerà nei nostri conti correnti. L’obiettivo degli sceriffi delle tasse è ambizioso: recuperare 20 miliardi di nero. Si sta parlando dell’Anagrafe tributaria, che già oggi, come sottolinea Camilla Conti su Il Giornale, ha “in pancia” i dati relativi al triennio 2011-2014, raccolti retroattivamente, mentre quelli del 2015 andranno inviati entro il 31 marzo. Ma i dubbi restano parecchi. Dunque, cerchiamo di fugarli.
Cosa cercherà il Fisco? – Nel mirino ci saranno tutti i movimenti in entrata e in uscita e i saldi di inizio e fine anno, oltre alla giacenza media dei conti. Interesseranno anche operazioni fuori conto come richieste di assegni per contanti, bonifici, cambio valuta, cambio assegni e prodotti finanziari e assicurativi.
Cassette di sicurezza – All’anagrafe banche gli operatori finanziari dovranno riversare anche la titolarità delle cassette, indicando il numero di accessi e le posizioni con relativi importi e operazioni effettuate.
Conti online e all’estero – Entrambi verranno monitorati se gli istituti su cui si basano operano con stabile organizzazione in Italia o in filiali tricolore. I poteri del GF del Fisco valgono anche per i titolari dei conti Banco Posta.
Paypal – Le operazioni effettuate col servizio di pagamento online che si appoggia su un conto o una carta di credito finiranno tra i dati dell’anagrafe fiscale.
Quando scatta l’allarme – Non esistono soglie o scostamenti tra entrate e redditi precise in base alle quali scatta l’allarme. Comunque sia, il contribuente, in caso di indagine sul suo conto, verrà avvisato.
Possibilità di giustificarsi – Il contribuente, in caso di indagine sul suo conto, potrà (e dovrà) fornire ogni tipo di spiegazione possibile per giustificare le anomalie riscontrate.
Privacy – Sarà semplicemente indifendibile: in nessun caso potranno essere impediti i controlli dell’Agenzia.
Il controllo dei controllori – In caso di contenzioso si esprimerà il giudice tributario.
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Altro che grande fratello! Questi ci metteranno uno "spermiatografo" sulla punta dell'uccello e ci conteranno quanti spermatozoi buttiamo fuori ad ogni coito: fino a 100.000 gratis, oltre un centesimo a spermatozoo. Valgono anche le pugnette, per cui o ci si evira oppure si va in fallimento.
RispondiEliminaQuesto è un paese da abbandonare.....
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