Libia, cronache di un disastro annunciato: tranquilli penserà a tutto l’italia.



Finalmente Renzi ha fatto al sua mossa, si è aggiustato il collare, pettinato il pelo, pulito gli occhietti ed il naso umido e si p recato scodinzolando dal suo padrone americano per fargli le feste.

Da bravo cagnolino, però, invece di “tirami la pallina” ha detto :” dai fammi fare il capo della coalizione in Libia”.

Ora, riassumiamo la situazione, in Libia i Francesi sono riusciti nell’opera di cacciare via in gran parte le compagnie italiane e di insediare le omologhe francesi, nel business del gas e del petrolio.

Malgrado sia evidente la necessità di proteggere il business Hollande ha inviato truppe quasi di nascosto, e con riluttanza, dato che il casino, da quelle parti , è proprio immane.




Arriviamo a bomba ovvero una bella mappa aggiornata della povera terra libica.
cerchiamo di capire cosa significano tutti quei colori.



Il rosa sta ad indicare l’alleanza riluttante tra Il governo di Tobruck a nord est e l’esercito nazionale libico a sud.
Gli occidentali hanno scelto quella strana alleanza come “governo legittimo del paese”, malgrado siano bloccati da giorni, dato che è difficile trovare la quadra nelle votazioni, in particolare i rappresentanti dell’esercito nazionale libico hanno paura di ritorsioni, ovvero di essere falciati da raffiche di mitragliatrice, se si oppongono con troppa durezza al governo di Tobruck, e vorrebbero spostare la capitale più a sud, vicino ai loro eserciti.



Il giallo indica le forze Tuareg riluttanti ad unirsi all’alleanza rosa e spinte alla neutralità dai fanatici con gli occhi a palla di Al Nusra che sono li in zona, vicino vicino agli insediamenti ENI che smistano il gas.



Il verde indica il “nuovo congresso generale nazionale” di Tripoli e le vari tribù alleate, tutte nemiche di Tobruk. Nemici atavici comunque.



Il grigio indica Lo stato islamico di Iraq e del Levante, giunto fresco fresco in trasferta in zona, dove stanno cercando di ritagliarsi il loro nuovo staterello, a furia di decapitazioni e robe simili. Solo altri fanatici con gli occhi a palla.

Per inquadrare meglio la situazione ricordiamo che le zone della costa sotto il controllo dei “rosa” sono contese dai “Mujhedin di Derna, Bengazi e Adjabya” , ennesimi fanatici con gli occhi a palla, mentre nella zona controllata dai “verdi” tante milizie indipendenti si danno da fare.
Sono le milizie tribali di Misurata, i pallini blu indicati nella mappa, segno inequivocabile che il governo di Tripoli controlla saldamente il territorio.

I nostri eroi italiani cosa dovranno fare, come prima cosa, con l’appoggio aerei degli Usa, ovvio.
Prima di tutto dovranno pacificare la parte est del paese, dato che hanno scelto quella parte come “governo”.
Ovvero toccherà prima di tutto ai “Mujhedin di Derna, Bengazi e Adjabya”, già una bella guerra in se.
Non sarebbe carino far capire che il “governo legittimo ” è impegolato in una bella guerra proprio nel suo territorio.

Poi bisognerà pensare ai fanatici dell’Isis di Sirte , e sarà una bel da combattere pure lì.
Messo in sicurezza, più o meno, l’est del paese si arriverà al bersaglio grosso, ovvero il governo di Tripoli.
Se tutto va bene il terzo scontro con la terza fazione e poi sarebbe quasi fatta.

Alla fine rimarrebbe de “ripulire il paese” dalle tante milizie indipendenti.

Sulla carta la missione è facile, il piano probabilmente è quello di scegliere una delle parti e lasciare che siano i “loro” miliziani a fare il grosso del lavoro, mentre le forze aeree bombardano indisturbate, data la totale assenza di antiaeree moderne.
I soldati italiani quindi sarebbero relegati a missioni di addestramento , di controllo e a rimanere asserragliati in fortezze quasi impenetrabili come si è già visto in Iraq.

Purtroppo i magazzini delle armi dell’esercito di Gheddafi sono stati saccheggiati e svuotati da tempo, e le armi stesse si sono distribuite in mille rivoli, tra le varie milizie.
Un colpo di mortaio qua, una una bomba che sbuca dal nulla da un’altra parte e là un cecchino avventuroso potrebbero fare dei grossi danni.
E il bello è che i soldati dovrebbero rimanere in zona per sempre, non appena se ne andassero il caos tornerebbe immediatamente a riformarsi, per via delle profonde differenze tra le varie etnie.

Rimangono i due nodi da gestire, come contenere l’afflusso dei profughi e come garantire quello del petrolio e del gas, reliquie barbariche, ma sempre utili.

Ora, l’unica soluzione è quella di dare alle varie milizie un sacco di soldi, e, in quello sicuramente l’Italia si è rivelata un maestro.

Deve essere per quello che Obomba ha scelto l’italia… pardon è stato Renzi ad offrirsi come capo per la neonata coalizione.

Conoscendo il tipico senso degli affari libico ci saranno continue richieste di denaro, con il rubinetto dei migranti che si apre e quello del petrolio che si chiude, fino al prossimo bonifico in Svizzera.

Ma che bella situazione, davvero.

Nel frattempo, zitte zitte le forze della coalizione, ovvero le forze speciali francesi ed americane si spostano in Tunisia, dove pare “non” ci siano problemi con gli integralisti islamici.
Solo qualche migliaio di soldati che va in vacanza nel nord della Tunisia, dove “non” si sta formando un nuovo stato islamico
Mentre da Algeria e Marocco non si sente niente.

Nessuna Nuova , Buona Nuova, giusto?

A proposito si sa niente del Sinai , territorio egiziano che pare sia parzialmente in mano all’ISIS?

Ne parla qualcuno?

L’operazione di “pacificazione” della Libia rischia di diventare il cerino che darà fuoco a tutto il nordafrica, facendo sembrare la guerra Siriana una scampagnata e dando il via non a milioni, ma a decine di milioni di profughi diretti vero L’UE, e in quel caso non ci sarà nessun modo di trattenerli o rallentarli.

Tranquilli ragazzi, penserà a tutto Renzi, sarà lui il capo della coalizione…

Aiuto.

http://www.rischiocalcolato.it/2016/03/libia-cronache-di-un-disastro-annunciato-tranquilli-pensera-a-tutto-litalia.html
http://altrarealta.blogspot.it/

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