la pratica di alimentazione naturale
In concomitanza con lo sviluppo della tecnica e delle tecnologie
si deve formare una corrispondente coscienza tecnogena, o
coscienza dei cyborg, se preferite. Le prime sono impossibili senza
la seconda, è tutto intercorrelato. Se ti nutri di cibo sintetico,
diventi un cyborg. Se diventi un cyborg, ti nutri di cibo sintetico.
Per l’uomo questo significa una cosa sola: egli diventa una cellula
di matrix, e quest’esito non è nient’affatto fantastico.
Perché di questo non si parla apertamente e chiaramente da
nessuna parte? Perché, e ci siamo di nuovo, si inscrive in questa
logica. In primo luogo, per il sistema questo tipo di informazione
è controproducente; in secondo luogo, la consapevolezza
delle persone è già fortemente bloccata, mentre l’attenzione
viene costantemente catturata e convogliata verso aspetti secondari
e di minore importanza. Che cosa si può contrapporre a
questi processi? Molti, nel loro percorso di ricerca spirituale,
approdano con speranza ad antichi insegnamenti e a pratiche
esoteriche. In qualche modo questo può rappresentare un sostegno
e una fonte di ispirazione, ma non si possono riporre
particolari speranze su pratiche vecchie di mille anni, sviluppatesi
in epoche in cui le persone erano molto diverse e vivevano
in condizioni completamente differenti da quelle attuali.
Si può anche affinare la propria consapevolezza fino a raggiungere
un livello superiore tramite un processo puramente
mentale, attraverso il costante monitoraggio di se stessi, dei
propri pensieri, delle proprie azioni e della realtà circostante.
Tuttavia, educare costantemente se stessi e trovarsi perennemente
in uno stato di allerta è piuttosto difficile, richiede una
disciplina da Guerriero e notevoli sforzi di volontà. Non a tutti
è dato, e ben pochi si impegnerebbero in tale approccio.
In considerazione di quanto sopra, la pratica di alimentazione
naturale e possibilmente cruda (su cui ho iniziato a scrivere
già nel 2005, nel mio libro Veršitel’ real’nosti [L’Arbitro della
realtà; N.d.T.]), è la più semplice, naturale e allo stesso tempo
efficace. Essa, come minimo, sblocca l’attenzione. La coscienza
si rischiara e si libera davvero, per non parlare dell’aumento del
tono generale, del potenziale energetico e della salute. Sono effetti
confermati da tutti coloro che hanno capito il beneficio di
questo tipo di alimentazione e l’hanno provato su di sé. È una
cosa che richiede poco, solo capire e provare.
Recentemente i notiziari hanno parlato di una ragazza sofferente
di una forma di disturbo ossessivo-compulsivo: era costretta
a ripetere più volte la stessa azione insensata, per esempio
contare i suoi passi o chiudere le porte. Si tratta di un
grado estremo di cattura dell’attenzione da parte dei parassiti
della coscienza. I medici la farciscono di psicofarmaci, ma invano.
Questo tipo di “cure” serve solo a una cosa: trasformare
la ragazza in un vegetale. Aiutarla veramente, invece, è molto
semplice: basterebbe cambiare la sua dieta e proporle verdure
fresche e soprattutto vegetali verdi in foglia. I parassiti delle
sua coscienza se ne andrebbero da soli, senza alcuna necessità
di psicofarmaci, né di psicoterapeuti. Purtroppo, con questi
rimedi non posso aiutarla, perché non mi ascolterebbero. I
dottori non capiscono neanche quello che fanno, perché anche
la loro attenzione è catturata da fattori esterni. E questa
situazione mette tristezza.
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