INSEGNATE AL BAMBINO A LOTTARE
"Dico sul serio. Non ascoltate degli idioti. Insegnategli a picchiare e a battagliare. Lo devono saper fare tutti, come saper nuotare. Prima di tutto, questa capacità un giorno potrebbe salvargli la vita. E poi, è utile. Nuotare è utile, e anche saper lottare è utile, perché una rissa (lotta) è la realizzazione dell'istinto dell'aggressività. Lo abbiamo tutti. Konrad Lorenz ha detto: "In una società civile non c'è posto per l'aggressione, i problemi vanno risolti con la testa, e non con la forza."
Ci dicevano, da piccoli: lascia stare, non picchiare, picchiare non va bene, sii più intelligente. Ed è giusto, mica siamo le scimmie, da noi dominano gli individue intelligenti e non forti.
Ma come fare con l'aggressività? Ignorarla?
Ho un rottweiler, tenero e affettuoso. Ma al mio comando può fare a pezzi chiunque minacci me o mia moglie. E ora immaginate una persona alla quale hanno regalato un cucciolo di rottweiler, ma lui non se ne occupa, non lo educa, lo ignora ... come andrà a finire? Il cane sarà ingovernabile e forse, potrà ferire anche il padrone.
L'istinto dell'aggressività è la nostra bestia interiore, se non riconosciamo il fatto della sua esistenza sarà lui a comandare.
"Non picchiare, piccolo, picchiare fa male, la violenza è un male, risolvi i problemi in un altro modo."
Ignora il rottweiler. E lui ti farà a pezzi.
In tutte le culture è esistito il rito dell'iniziazione: saltare sopra il toro, cacciare un leone, andare in montagna e trovare il suo animale totemico. Avrai paura, o il dolore. Ma diventerai un uomo.
E se aboliamo questo rito, lasciando l'uomo infantile, elastico, empatico, timido? La "bestia" non scomparirà, ma troverà un altro modo per esprimersi.
Un'aggressione passiva, accumulata, reindirizzata: umiliare, insultare, picchiare, chiedere scusa e iniziare daccapo. Il 95% delle donne uccise sono state uccise dai mariti o conviventi.
La violenza non è un male ma uno strumento: è un martello che la natura ci ha dato. Qualcuno ha imparato a usarlo, e qualcuno l'ha messo in soffitto, non stupitevi se un giorno vi cascherà sulla testa.
Il problema è nell'ignorare la bestia.
Il bambino prima o dopo si scontrerà con il mondo reale, dove abitano dei "mostri".
Lasciate che vinca la sua prima gara: del pugilato, della lotta libera, della ginnastica, non importa.
Lasciate che perda, per provare ancora e ancora. Che faccia il suo rito di iniziazione.
Essere un uomo non è una vergogna,
E non ascoltare degli idioti."
Ci dicevano, da piccoli: lascia stare, non picchiare, picchiare non va bene, sii più intelligente. Ed è giusto, mica siamo le scimmie, da noi dominano gli individue intelligenti e non forti.
Ma come fare con l'aggressività? Ignorarla?
Ho un rottweiler, tenero e affettuoso. Ma al mio comando può fare a pezzi chiunque minacci me o mia moglie. E ora immaginate una persona alla quale hanno regalato un cucciolo di rottweiler, ma lui non se ne occupa, non lo educa, lo ignora ... come andrà a finire? Il cane sarà ingovernabile e forse, potrà ferire anche il padrone.
L'istinto dell'aggressività è la nostra bestia interiore, se non riconosciamo il fatto della sua esistenza sarà lui a comandare.
"Non picchiare, piccolo, picchiare fa male, la violenza è un male, risolvi i problemi in un altro modo."
Ignora il rottweiler. E lui ti farà a pezzi.
In tutte le culture è esistito il rito dell'iniziazione: saltare sopra il toro, cacciare un leone, andare in montagna e trovare il suo animale totemico. Avrai paura, o il dolore. Ma diventerai un uomo.
E se aboliamo questo rito, lasciando l'uomo infantile, elastico, empatico, timido? La "bestia" non scomparirà, ma troverà un altro modo per esprimersi.
Un'aggressione passiva, accumulata, reindirizzata: umiliare, insultare, picchiare, chiedere scusa e iniziare daccapo. Il 95% delle donne uccise sono state uccise dai mariti o conviventi.
La violenza non è un male ma uno strumento: è un martello che la natura ci ha dato. Qualcuno ha imparato a usarlo, e qualcuno l'ha messo in soffitto, non stupitevi se un giorno vi cascherà sulla testa.
Il problema è nell'ignorare la bestia.
Il bambino prima o dopo si scontrerà con il mondo reale, dove abitano dei "mostri".
Lasciate che vinca la sua prima gara: del pugilato, della lotta libera, della ginnastica, non importa.
Lasciate che perda, per provare ancora e ancora. Che faccia il suo rito di iniziazione.
Essere un uomo non è una vergogna,
E non ascoltare degli idioti."
traduzione di Olga Samarina
http://altrarealta.blogspot.it/
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Abbastanza d'accordo! Non a caso la paura rende infantile chi si fa pecora, ma se a l'infante gli si insegna come sconfiggere la paura, dandogli come educazione la difesa che lo rende responsabile, più che l'aggressione che lo renderebbe un domani una canaglia, esso volerà in alto libero come un'aquila.
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