Lavorare per il Bene Comune

Il 12 ottobre, in piazza Castello a Torino, due fantocci raffiguranti il Ministro dell’Interno Matteo Salvini e il Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio sono stati bruciati da alcuni studenti che manifestavano scandendo slogan contro il Governo. Sui lampioni della piazza sono state attaccate alcune foto dei leader di Lega e Movimento 5 Stelle col volto imbrattato di vernice rossa. Il tutto davanti alla Prefettura di Torino, che si trova, per l’appunto, in piazza Castello.

Questo è solo uno fra gli episodi di intolleranza che continuamente si verificano da quando questo Governo è in carica. Le istituzioni vengono dileggiate e insultate spudoratamente, anche sulle copertine di riviste molto note. Al bar – la mia fonte d'ispirazione massima dopo Shamballa – le persone leggono le notizie e sorridono; quasi nessuno si rende conto di quello che sta succedendo: il concetto stesso di democrazia viene stravolto, poiché si pensa che attaccare l’avversario con tutte le armi a disposizione sia sintomo di “libertà democratica”.

Si crede che la libertà sia quella d’insultare la parte avversa e la democrazia il fatto che esistano più fazioni che s’impediscono di governare a vicenda.

Coloro che sfogano il proprio odio contro Salvini e Di Maio stanno agendo contro il Bene Comune, in quanto quei due personaggi rappresentano un governo eletto dai cittadini, non una dittatura militare che a giugno ha preso il potere in Italia. Quando sento di professori che tengono lezioni contro il razzismo citando come cattivo esempio Salvini, di artisti che si sentono in diritto di esprimersi pubblicamente contro il Governo, spesso argomentando la loro posizione per mezzo di insulti (un esempio di “signorilità” ce lo ha fornito la cantante Nina Zilli, che ha gridato “Salvini vaffanculo” dal palco nel corso di una sua esibizione), mi chiedo se tutti costoro si rendono conto che non stanno lottando contro una dittatura andata al potere con un golpe, ma stanno insultando milioni di cittadini come loro, che invece questo nuovo Governo l’hanno voluto.


Dopo i governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni questo è il primo Governo che rispecchia e rispetta la volontà della maggioranza degli italiani. In chi avversa il Governo pare manchi totalmente questo sentire. Quando sei al bar e sfoghi la tua sessualità repressa insultando un Ministro, ti rendi conto che, magari, chi beve il caffè al tuo fianco quel Ministro lo ha votato e crede fermamente in ciò che sta facendo, indipendentemente dal fatto che tu invece lo consideri un razzista?

L’educazione politica degli italiani è scesa a un livello da stadio: dobbiamo vincere a tutti i costi e se non vinciamo meniamo gli avversari.Nell’autentica Politica, invece, il Bene Comune prende il sopravvento e anche se la mia fazione non vince, lascio governare coloro che gli italiani hanno eletto, per una semplice questione di rispetto verso la persona che prende il caffè di fianco a me al bar. Questo non significa rinunciare a sostenere la propria posizione o smettere di considerarla quella giusta, significa TOLLERARE la posizione dell’altro. Quando saremo pronti per fare questo? Alcuni concetti come tolleranza e “libera espressione del pensiero” a mio parere andrebbero illustrati anche negli ambienti della cosiddetta sinistra, in quanto la politica fondata sull’aggressività e sulla denigrazione dell’avversario si muove contro il Bene Comune.


Come ho già ampiamente spiegato nel postIdentità e differenza, questo Governo non è arrivato a caso, ma aiuta l’Italia a procedere in una direzione evolutiva. Possiede dei difetti perché è formato da esseri umani e non da Maestri di Quinta Iniziazione. Non credo infatti che questo governo ci restituirà la sovranità monetaria e nemmeno credo che renderà di nuovo facoltative le vaccinazioni pediatriche, ma l’energia che ha messo in moto è importante, è un primo segnale, una boccata d’aria per l’Italia che stava soffocando avvolta nelle spire della finanza mondialista (https://www.youtube.com/watch?v=AOxDleCS6do ). Una voce fuori dal coro, per quanto avversata, è meglio che ascoltare sempre solo il coro. Se non altro, per qualche mese... o qualche anno... avremo dimostrato agli altri che ALZARE LA TESTA SI PUÒ... quando non ti interessa più che venga tagliata.


Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]


http://altrarealta.blogspot.it/

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