FLAT

Non si può dire che Giovanni Martinez fosse un delinquente o peggio ancora un fuori legge. Sì, certo, per qualche tempo aveva dovuto indossare il collarino, ma sempre per brevi periodi e per reati minori. Avrebbe potuto anche scegliere in alternativa di pagare le multe o rinunciare al sussidio statale per qualche mese, ma quei pochi soldi che riceveva dal governo li aveva sempre spesi quasi tutti in attrezzature e integratori per lo sport, la ginnastica e il fitness; poteva quindi ben sopportare di essere un anellato pur di riuscire a mantenere la forma fisica perfetta che aveva sempre perseguito e costruito fin da ragazzino.
Si sa, chi non risica non rosica e Giovanni non si era mai illuso di poter raggiungere il benessere e la posizione sociale senza correre qualche rischio, quindi il fatto di non avere una fedina penale linda e immacolata non rappresentava più di tanto un cruccio per lui, doveva solo stare un po’ più attento degli altri per gestire i suoi affari e ricordarsi sempre della regola numero uno: ricontrollare fino alla nausea ogni minimo dettaglio.
Se le città non erano cambiate molto nella loro concezione e se la tecnologia non aveva mantenuto le promesse sperate, non altrettanto si poteva dire dell’organizzazione sociale e politica. I governi nazionali avevano fallito nella gestione della res publica e delle risorse. Stando ai resoconti storici ufficiali, guerre e malcontento avevano caratterizzato ogni società umana fin dall’inizio dei tempi e fino all’inizio del 22esimo secolo.
Il controllo dispotico imposto dal potere massonico del recente passato non aveva funzionato, non era possibile «mentire a tutti per sempre» e, per quanto sembrasse di essere sempre a un passo dal raggiungimento dell’obiettivo, la coscienza umana prendeva sempre il sopravvento e i popoli tornavano a pretendere la loro libertà e indipendenza.
Ma il potere è sempre stato più furbo di quanto si pensi, magari ottuso alla base, ma furbo. E così aveva cambiato tattica: le mosche in fondo non si catturano con l’aceto ma con lo zucchero. Non era stato difficile capire che era sufficiente soddisfare quei pochi e basilari bisogni primari per sedare qualsiasi velleità di autonomia e autogoverno. L’importante era continuare a mantenere il controllo sulla Cultura e sulla Conoscenza – quella vera – e tutto il resto avrebbe funzionato di conseguenza. Gli Uomini, impigriti da una vita «facile» e ordinaria, avrebbero più facilmente rinunciato a cercare la Coscienza di sé.
È risaputo però che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non tutti accettavano di buon grado questo sistema globalizzato e controllato, molti pensavano che dovesse finire al più presto e il genere umano avrebbe dovuto imparare a «camminare» con le sue gambe una volta per tutte, anziché essere gestito e portato per mano come un eterno bambino smarrito […]
Dario Morandi, dal libro Flat – Il mondo non è ciò che vi è stato raccontato o ciò in cui avete sempre creduto. Il primo vero libro sulla Terra Piatta (Anima Edizioni)
http://altrarealta.blogspot.it/


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