venerdì 28 febbraio 2020

GIÙ LA MASCHERA AL CLUB DEL CONTAGIO E DELLA PAURA

È consolante sapere che esiste gente saggia, pacifica e trasparente, mossa da motivazioni chiare e decifrabili, tese a far ragionare liberamente e a sciogliere gli enigmi. Essa appartiene al Club del Sorriso e della Cortesia. Essa dimostra fiducia in se stessa e nel prossimo, fiducia nell’Ordine Superiore che regola e governa le cose del mondo, fiducia in Madre Natura, fiducia nel funzionamento razionale e sensato delle cose del mondo, sia nel grande che nel piccolo, sia nel visibile che nell’invisibile.
Guardi attentamente un fiore, si tratti di una primula, di una violetta, di un ciclamino, o di una orchidea, e scopri la bellezza e la perfezione indiscutibile di Madre Natura. È solo un piccolo esempio.
ENERGIE GROSSOLANE ED ENERGIE SOTTILI IN AZIONE
Fiducia nelle energie grossolane che si sentono a livello di pelle, per cui ti scaldano, ti raffreddano, ti elettrizzano. Ma anche fiducia simultanea nelle potenti energie sottili che si percepiscono a livello di anima per cui ti fanno vibrare, ti rassicurano, ti armonizzano, ti aprono il cuore e la mente, ti avvicinano e ti conducono a quel Grande e Immancabile Obiettivo che è l’incontro col Divino e con la Mente Universale.
Le persone di cui parlo sono facilmente riconoscibili. Si presentano con viso sorridente e sereno, con modi e toni amichevoli, con aure rosse e rivitalizzanti che ti trasmettono ondate di preziosa energia.
COMPRESENZA DI FORZE AVVERSE
Non mancano purtroppo le forze avverse, motivate da ragioni opposte. Appartengono al mondo del mistero, al mondo delle concezioni sofisticate e cervellotiche, delle idee oppressive ed oscure.
Appartengono, in questo specifico contesto, al Club della Peste, della Paura e dell’Inganno, al club delle sette secrete e della macchinazioni. Si presentano con simboli minacciosi e macabri, con visi stravolti e col cinismo stampato in fronte.
ANCHE I PEGGIORI SONO PASSIBILI DI CAMBIAMENTO
Divisione del mondo in buoni cattivi? Non nel senso più assoluto. C’è della umanità e della coscienza in ogni essere vivente. Ma in alcuni la luce non si accende in quanto ci sono degli impedimenti, degli scadimenti di etica e di ispirazione, ci sono delle irrisolte ed inconfessate tendenze al dominio, alla voracità, alla sete inesauribile per il possesso egoistico, per il potere sociale e politico, per il danaro a qualsiasi costo.
LADDOVE STA L’INGANNO SI TROVA LA PERICOLOSITÀ
Il tutto si traduce in comportamenti isterici e sguaiati, in posizioni di costante belligeranza, in aggressività e prepotenza contro chiunque osi porsi come ostacolo sul loro cammino. Disposti a tutto per non mollare l’osso, disposti a deviare da ogni principio etico, estetico e morale. Specialisti nell’intorbidire le acque, nel giocare a carte false, nel rovesciare le responsabilità.
Tanto che qualche esponente della sponda opposta definisce le mie affermazioni pericolose. Esiste forse qualcosa di più pericoloso dello spaventare a morte milioni di persone per soddisfare i propri luridi interessi?
Ma veniamo ai lati grotteschi dell’intera questione virale. Lo facciamo usando i concetti della controparte monatta.

1. UN CORONA-VIRUS DAGLI EFFETTI BLANDI

Il COVID-19 colpisce sì più gente della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) del 2002 e della MERS (Middle East Respiratory Syndrome) ma lo fa in modo assai più blando in termini di sintomi e di pericolosità.
Del resto tutti gli anni arrivano delle influenze stagionali simili, con tante persone soggette a febbre, tosse e alterazioni gastrointestinali, con una percentuale di persone anziane o male in arnese o affetta malattie pregresse, che se ne va.
Nell’80% dei casi la gente guarisce spontaneamente entro le due settimane! Con l’aggiunta di qualche attenzione igienistica in più e di due giorni di digiuno secco, la remissione spontanea probabile si agguanterebbe in una settimana soltanto. Pertanto non era certo il caso, usando criteri sensati, creare tutto questo pandemonio.

2. TANTISSIME FORME DI PICCOLI RESIDUI INANIMATI

Pare che il motivo delle speciali attenzioni dedicate al COVID-19 stia nel fatto che si tratta di un coronavirus nuovo nella forma e mai visto prima.
Ma anche qui si cade nel ridicolo. Il corpo umano contiene 100 trilioni di cellule appartenenti a diverse zone, diversi sistemi e diverse ghiandole. Ogni diverso gruppo e famiglia di tali cellule morendo, per normale ricambio fisiologico o per anticipata condizione patologica, produce diverse forme di detriti cellulari, cioè diverse forme di virus, virus a centinaia e migliaia.
Chiaro che non sorprende l’esistenza di una gamma infinita di forme virali inanimate differenziate da forme diverse, similmente a quanto succede coi fiocchi di neve tutti uguali nella sostanza e tutti diversi nella forma. Virus a forma di gancio, di vite, di chiodo, di spillo, di anello, di spirale, di corona.
PRESENZA BATTERICO-VIRALE NON SIGNIFICA RESPONSABILITÀ CAUSATIVA
Più a fondo si scava con le alte magnificazioni dei microscopi elettronici e più nuovi virus si scoprono. Più variano le condizioni di vita degli uomini nel bene e nel male e più nuovi detriti cellulari e nuove aggregazioni di detriti sorgeranno. Come variano i telomeri e le spirali del Dna così variano nell’aspetto formale i virus. Nulla di anomalo e di preoccupante.
Tanto più che la presenza di un virus o di un batterio a margine di una qualsiasi malattia non significa affatto responsabilità patologica, ma soltanto conseguenza di altra malattia pregressa di carattere tossico.
I VIRUS MANCANO DI STOMACO, DI CERVELLO E DI INTENZIONI
Nulla di particolarmente rilevante e strano. Stranissima invece la patologica rincorsa a voler dare una identità particolare e una personalità differenziata a ciascuna diversa forma di materiale virale.
Parliamo di polvere e di detriti, non certo di entità vivente dotata di cervello per pensare, di stomaco per digerire, di organi sessuali per copulare e moltiplicarsi o di cellule per scindersi e sdoppiarsi.
DOVE STANNO MAI LE VIRESSE?
Ogni qualvolta si dice che il virus fa questo o quello, che colpisce, che infetta, che dorme, che che si risveglia, e così via si dicono delle scempiaggini. Il virus nuovo o vecchio, di forma allungata o circolare, da solo non si muove e non va da nessuna parte. Leggere il mio articolo ”Virus e Viresse” a questo proposito.
Ha bisogno di un vettore organico-cellulare umano-vivente o animale-vivente per acquisire una apparente forma o una sembianza di vitalità. Ha bisogno di un terreno colturale di sviluppo per dargli le sue caratterizzazioni particolari.
GIOCO ALLA GUERRA PER BAMBINI SCEMI E ANNOIATI
Ben sappiamo che il microbo non è niente e che il terreno è tutto nelle varie patologie, come lo hanno sempre sostenuto tutti i microbiologi affidabili come Claude Bernard e come lo stesso Louis Pasteur negli ultimi istanti della sua vita.
Non esistono insomma dei mostri o dei micro-mostri differenziati da inseguire, identificare e distruggere, in una specie di gioco alla guerra per bambini scemi avvolti in tute mimetiche e ridicole mascherine.
ACCUMULAZIONE DI DETRITI CELLULARI DA SMALTIRE GIORNO PER GIORNO
La stragrande maggioranza di materiale virale che accumuliamo nell’organismo è di provenienza interna o endogena, in quanto ogni giorno arrivano 200 miliardi di nuove cellule morte in ricambio dal nostro sistema cellulare.
Chiara l’importanza assoluta e prioritaria di smaltire prontamente questo materiale morto, questa parte esausta di noi stessi divenuta materiale estraneo e ingombrante. Se questo non succede si crea infatti grave impedimento alle altre massicce ondate di veleno organico-virale in arrivo a getto continuo.
Fondamentale pertanto poter contare su un corpo pulito internamente e con transito intestinale non superiore alle 30 ore (non certo le 60 e oltre ore delle diete inclusive di carne).
L’UNICO HANDICAP DEI VIRUS È IL DANNO OSTRUTTIVO
La vita è basata su questo continuo e immediato rinnovo. Se ciò non avviene si ha un intasamento e una ostruzione, una perdita di vitalità dell’intero sistema secondo la celebre e semplicissima formula di Arnold Ehret V=E-O, cioè vitalità V uguale energia complessiva E (prodotta giornalmente dal corpo), meno ostruzione O causata dai detriti virali inespulsi. Da tale formula si deduce che l’unico vero danno attribuibile ai virus endogeni è un danno di tipo meccanico-ostruttivo.

3. NON SI VENDONO PIÙ AUTO, E LA GENTE COMINCIA AD AVERNE PIENE LE SCATOLE

Pare che nelle ultime ore ci sia da parte degli untori la voglia di fare un po’ marcia indietro. “Diamine, ci siamo dimenticati che c’è pure l’economia di mezzo”, deve essersi detto Xi Jinping, quando gli hanno ricordato che le vendite di auto cinesi sono calate non del 9 ma del 90% !
E poi, tutti questi poveri disgraziati racchiusi entro le varie cinture sanitarie e le varie zone soggette a quarantena, dovranno pur mettere il naso fuori dalla porta, dovranno pur uscire di casa, incontrare qualcuno, parlare con qualcuno, recuperare del cibo e delle bevande senza doversi tenere a distanza di sicurezza, dovranno pur estrarre di tasca a mani nude e sguarnite del danaro (senza lavarsi prima e dopo) per pagare quanto comprato.
QUALCHE PICCOLO SEGNALE DI RAVVEDIMENTO
Più di qualcuno si accorge di averla fatta grossa e spinge ora per qualche correttivo, come il gatto che fugge spaventato dopo aver fatto cadere a terra in vasto della marmellata. La stessa OMS sta predicando calma e sta invocando ipocritamente un calo del panico.
Non si tratta di pandemia mondiale ma solo di epidemia zonale riguardante Cina, Italia, Korea e Iran. Inoltre sembra che ci sia già pronto per giugno 2020 un vaccino da sperimentarsi su dei volontari. Così si getta un po’ di acqua sul fuoco e si ridà qualche briciolo di speranza a un morale planetario finito sotto i tacchi.

4. DANNI ENORMI PER I DUE PAESI PIÙ ESPOSTI

Per clamoroso paradosso scatta a danno degli allievi più servili e obbedienti dell’OMS, vale a dire Cina e Italia, un micidiale effetto boomerang. I paesi più maciullati e devastati da questa allucinante vicenda risultano proprio quelli più inclini ad assecondare il Club della Peste chiamato OMS, quelli più solerti nella caccia al virus.
Nessuno al mondo quanto Pekino e Roma piangono e si disperano angosciati e quasi se la fanno sotto, vittime della propria appartenenza attiva alla infame manovra.
CINA E ITALIA LUOGHI INFERNALI DI PESTE E DI CONTAGIO
Una nomea e una reputazione atroce, che rimane per anni incisa nelle menti umane. Cinesi sporchi e appestatori, o comunque sospetti fortemente di esserlo, al massimo tollerati per buona educazione ma guardati sotto sotto in cagnesco e con timore.
Italiani beninteso a ruota dei cinesi. Anche loro hanno la propria Wuhan a Lodi e dintorni, a due passi da Milano, e con un sorgere progressivo di nuovi casi in decine di altre province.
IL LAZZARETTO EUROPEO STA AL DI SOTTO DELLE ALPI IN PIANURA PADANA
Non più italiani-pizza, italiani-mafia, italiani-furbastri, italiani-spendaccioni, italiani-indebitati che già ci infastidivano ma che appaiono oggi quasi dei titoli di prestigio, di fronte ad equazioni ancora più infamanti come italiani-peste, italiani-aids, italiani-coronavirus. Del resto la contabilità colloca l’Italia nettamente al primo posto europeo e al secondo posto mondiale.
SVALUTAZIONE E CADUTA VERTICALE DI IMMAGINE PER UN INTERO PASE
Inghilterra, Svizzera, Slovenia, Croazia, Austria tutti pronti a dipingere l’Italia con il marchio orribile della peste bubbonica, mettendo in atto misure di contenimento, di discriminazione e politiche di scoraggiamento all’interscambio e ai traffici di persone e cibi.
Persino paesi come Mauritius e le Seychelles destinazioni esotiche predilette, stanno boicottando il turismo italiano e rimandando a casa gli aerei in arrivo dall’Italia. Cose allucinanti.
MA CHE BRAVI I COMUNISTI CINESI !
Ma che bravo Xi Jinping e il suo politburo comunista a trascinare nella melma la sua intera popolazione, dipingendola agli occhi del mondo come razza inferiore e abominevole.
Ma che bravo nel darle una reputazione e una etichettatura che rimarrà ricucita addosso per anni su qualsiasi persona dall’aspetto orientale.
Ma che bravo nello spingere nel baratro l’intero suo paese e l’intera sua economia.
MA CHE BRAVI GLI UNTORI DI CASA NOSTRA !
Ma che bravi gli untori di Roma e dintorni, i ministeri colonizzati della Salute, gli acquirenti doviziosi di vaccini Tamiflu per miliardi dalla Roche e dalla Gilead Sciences dell’ex segretario di stato David Rumsfeld.
Il Tamiflu non è stato soltanto un farmaco inutile spacciato per miracoloso, un finto antidoto per una finta pandemia (l’aviaria nel 2006 e tre anni dopo la “suina”), ma un vero e proprio simbolo della dipendenza scandalosa dell’Italia dai suoi coloni di oltre oceano.
LAVORARE NELLE CLINICHE-LAZZARETTO NON DEVE ESSERE DI SICURO DIVERTENTE
Ma che brave le cliniche Spallanzani e le loro succursali regionali, ma che bravi gli ospedali Sacco e San Raffaele, vanto mondiale della alta professionalità virologica e scientifica, imbattibili però anche nell’affossare la reputazione e le sorti economiche attuali dell’Italia.
Non ce l’ho chiaramente col personale medico e ospedaliero costretto a subire e condividere le stesse sofferenze e tensioni dei malati veri o presenti, anzi esprimo comprensione e solidarietà verso chi svolge queste delicate e stressanti funzioni.
LA CINA, A DIFFERENZA DELL’ITALIA, PUÒ STAMPARE MONETA
Pare comunque che mettersi alla testa del movimento monatto-untorale comporti pesanti salassi e sprechi di risorse, mettendo al tappeto l’intera economia. Solo che mentre la Cina si salva in quanto può stampare moneta Yuan a proprio piacimento, l’Italia no, rimane chiusa in una forbice di micidiale miseria 1000 volte peggiore della peste, e questa è una sostanziale differenza.
UN AFFARE ASSAI POCO CONVENIENTE
Hanno firmato una grossa cambiale in bianco a favore dell’OMS e dei ladroni di Atlanta per ricevere in cambio una etichettatura e una reputazione degne delle pestilenze milanesi del Cinquecento e del Seicento, una nomea ben difficile da cancellare.
Oggi i vicentini, persone ottime e oltremodo accurate a tavola, vengono tuttora chiamati indecentemente “Vicentini Magnagatti”, solo perché nei secoli scorsi qualche cittadino sconsiderato avrà scuoiato e cucinato qualche malcapitato felino.
Questo per dire come basti poco per distruggere e dequalificare la dignità di una persona e di un popolo. Italia dunque caso internazionale. Persino l’America sta studiando misure di contenimento.

5. IMPORTANZA STRATOSFERICA DEL POSTO SICURO

Se l’intera economia crolla e precipita poco importa. Chi vive nella mangiatoia di stato ha il posto assicurato. Nessuno lo può licenziare. A fine mese arriva lo stipendio sicuro e garantito. A fine carriera arriva una pensione sicura e garantita. Stando dalla parte dello stato e delle istituzioni non si sbaglia mai. Ognuno gioca dunque a coltivare e difendere il suo orticello privato.
UNO STATO COSTOSO È COSTRETTO ALLA RIVALSA SUI SUOI CITTADINI
L’importante è conquistarsi un seggio e una poltrona in parlamento, dove con poche sparute presenze ti guadagni danari e pensioni superlative. L’importante è essere iscritti a un libro paga sicuro, gli altri se ne freghino. Oppure è importante appartenere a una lobby, o fare il promotore scientifico di farmaci e vaccini.
Se sei un giovane alla ricerca di impiego c’è da soffrire e, non appena ti avventuri in qualche tentativo imprenditoriale, saranno pronti a rincorrerti e a perseguitarti con tasse e imposte. Il sistema non può permettersi di collassare. Ogni attività va pesantemente sottoposta a imposizione. Chi lavora, lavora suo malgrado non per sé ma per lo stato, esattamente come nella Russia di Stalin.

6. PAESI FANTASMA E GIORNATE SURREALI

Qui si sta bloccando tutto. Il business è allo stremo, l’economia statale perde ulteriori colpi e lo spread si allarga, le casse dello stato sono stra-vuote. Non siamo autorizzati a stampare moneta.
Ponti e gallerie e autostrade e ferrovie prive di regolare manutenzione. Avremmo bisogno di valanghe di soldi per le opere pubbliche, ma nessuno viene ad investire in Italia, paese notoriamente “unfriendly” e inadatto ai grossi progetti. Sportelli bancari privi di danaro contante. Fabbriche serrate o ridotte ai minimi termini, salvo che non producano carni, caffè, vaccini e mascherine.
UNA MARTELLANTE E MACABRA CONTABILITÀ
Intanto continua esasperante l’elenco banale e ripetitivo dei colpiti e dei morti. 80.000 persone infettate e 2700 decessi in totale nel mondo alla data del 24 febbraio, ma con alcuni segnali di calo.
Ogni occasione è buona per citare conteggi resi artificialmente macabri e per invitare nel contempo la gente a non spaventarsi. “Contagi, contagi e contagi, ma niente paura e niente panico. Ci pensiamo noi a salvarvi tutti con la nostra scienza”.

7. RASSICURAZIONI INCONSISTENTI DA UN PREMIER SEMPRE PIÙ FRASTORNATO

L’intervento del premier Conte, per la prima volta privo di contestazione politica da parte della coalizione e anche dall’opposizione, e pertanto leader di un parlamento anomalo e stranamente unificato.
Quali le sue parole d’ordine? “Muoversi in modo uniforme. Via le polemiche e tanta collaborazione. Il nostro sistema sanitario è eccellente, ce lo dicono gli scienziati (quali scienziati non lo dice, ma è chiaro che sottintende quelli del Club OMS e lobbies collegate). I nostri cittadini italiani viaggiano dovunque al meglio. Sono sicuri per sé e per gli altri” (e questo fa ulteriormente sorridere, essendo smentito platealmente dai fatti concreti).

8. IL COSTANTE MANTRA DEL CONTAGIO

Occorre parlare dei criteri di valutazione che nulla di scientifico e nulla di sicuro hanno. Sappiamo troppo bene che il Regime Sanitario Mondiale si regge da sempre su basi volatili, su pilastri fragili e tarlati poggianti non sul granito ma sulle sabbie mobili.
Il paradigma fondamentale si chiama CONTAGIO. Tutto verte sul contagio. Tu togli la parola contagio al discorso virale e l’intera faccenda si affloscia e si sgonfia all’istante. Ed è per questo che ogni strillone televisivo e ogni testata giornalistica continuano a martellare tale parola. Ovvio che si tratta di un mantra obbligatorio degli Untori del Terzo Millennio.
GUAI ESPRIMERSI CONTRO IL DOGMA DEL CONTAGIO
Non esiste epidemia senza contagio e senza il panico che ne consegue. Se non spaventi a morte la gente, essa non ti segue e non ti obbedisce, essa ti sfugge, essa non si sottopone ai tuoi trattamenti obbligatori. Contagio è il dogma. Contagio è dio. Dire che non esiste contagio è autentica bestemmia oltre che crimine.
Giordano Bruno, Gerolamo Savonarola, e lo stesso Domenico Scandella detto Menocchio (1532-1600), mugnaio di Montereale Cellina furono mandati al rogo per molto meno dall’Inquisizione Cattolica. Adolf Hitler mandava nei lager la gente per molto meno. I torturatori del fascio sottoponevano all’olio purgante quelli che non gli andavano a genio, per molto meno.

9. MALATTIE TOSSICHE E NON CONTAGIANTI

Ben sappiamo come per secoli le persone sofferenti di pellagra, di scorbuto e di beri-beri fossero state trattate da appestati, subendo isolamenti e maltrattamenti di ogni genere, causando suicidi a ripetizione. Oggi sappiamo che si trattava di carenze vitaminiche di B3, di vitamina C o acido ascorbico, e di diammina B1 rispettivamente. Pertanto malattie tossiche e non virali, prive di contagio ma solo di comunanza simultanea di carenze e abitudini sbagliate.
Ben sappiamo di quanto successe per 11 anni di seguito in Giappone con lo Smon, falso Aids contagiante, che risultò alla fine un avvelenamento farmacologico causato dal clioquinol, un medicinale prodotto dalla Eli Lilly, costretta infine a pagare enormi somme riparatorie alle migliaia di vittime giapponesi.

10. DIAMO UNA VOLTA LA GIUSTA DIMENSIONE E IL GIUSTO RUOLO AL VIRUS, NIENTE ALTRO CHE AUTENTICA SPAZZATURA

Una cosa si sa per certo, il virus non è un mostro e non è un vivente. Ogni qualvolta a un virus si attribuiscono pensieri, azioni, intenzioni e altro ancora si esprime una letterale fandonia. Il virus non è un batterio che è vivo, che ragiona e pensa. Il virus non si riesce a riprodurre nemmeno in laboratorio.
Il virus da solo è materia morta-defunta-inattiva. È particella di polvere. Acquisisce movimentazione temporanea solo se associato a cellula corporale di persona vivente che “lo porta” e ne diventa portatore temporaneo.

11. IL CONTAGIO VIRALE È TUTTO DA DIMOSTRARE

Essere caratterizzati e per così dire colorati da un certo veleno-virus, non significa divenire necessariamente strumenti di contagio. Dipende sempre e solo dal terreno di coltura dei due soggetti che entrano in contatto. Sono essi i veri protagonisti della situazione e non il virus in questione.
La realtà è che tutti siamo portatori di veleni ma non per questo appestiamo e contagiamo. È sempre la condizione del terreno individuale, la sua palese ricettività o non ricettività, la sua vulnerabilità, a farla da padrone e a recepire un veleno-virus quando il proprio terreno è nelle condizioni adatte. Ed è proprio per questo che solo una frazione di persone viene “colpita o contagiata” mentre la maggioranza ne esce immune.

12. I METRI E I CRITERI DI MISURAZIONE DEGLI UNTORI SONO CONFORMATI E ALLINEATI AI LORO SCOPI

Va sottolineato il fatto che tutti i criteri di valutazione, i test, le cure, i tamponi, le regole del gioco, sono di pertinenza esclusiva degli untori, per cui diventa improbo ed impossibile, smascherare i trucchi e i trabocchetti posti in essere.
I vari test Elisa e simili sono poco predittivi e poco affidabili, per cui creano molti falsi-positivi e falsi-negativi. Intendo dire che tutti i dati che ci vengono forniti vengono tranquillamente manipolati a vantaggio di chi li complica e li diffonde.
Per quanto mi concerne, ho citato più volta la mia prova del nove sulla totale innocenza batterico-virale, dato che una qualsiasi persona malata e carica di cosiddetti mostri virali e mostri batterici (ma non morente per patologie pregresse sia ben chiaro) messa a digiuno, senza cibo e senza farmaci, non finisce divorata dai microrganismi come teorizzano i medici, ma subisce una remissione spontanea e una splendida ripresa nel 100% dei casi.

13. SONO DISPONIBILE A PROVARE CIÒ CHE SOSTENGO

Tra i vari commenti in arrivo su Facebook c’è qualcuno che mi chiede di dimostrare coerenza e temerarietà, ovvero di dimostrare in pubblico che non temo il contatto con qualche portatore “infettivo” del Covid-2019.
Se mi fosse concesso dalle autorità fare la prova, non avrei nessun problema a stare a contatto con dei cosiddetti infettati da Coronavirus e dimostrare che il contagio non esiste.

14. CORONAVIRUS E UNTORI DEL TERZO MILLENNIO

Punto quattordici di chiusura una bella citazione di Sri Aurobindo, inviatami dal solito Leo che ringrazio. Proviene da “Pensieri e Aforismi”, scritti a Pondicherry, Tamil Nadu-India, 1929 circa.
399 – Proteggere la salute con ventimila precauzioni è la legge del medico; ma per il corpo, ciò non è né il vangelo di Dio né quello della natura.
400 – L’uomo era un tempo naturalmente sano e potrebbe tornare in questa primitiva condizione se solo glielo permettessimo; ma la scienza medica perseguita il nostro corpo con innumerevoli farmaci e assale la nostra immaginazione con orde voraci di microbi.
401 – Preferirei morire e farla finita, piuttosto che passare la vita a difendermi da fantomatici assedi di microbi. Se ciò significa essere barbaro e oscurantista, sono lieto di abbracciare la mia retrograda oscurità.
Valdo Vaccaro
http://altrarealta.blogspot.it/