RISONANZA CELLULARE


Programma di meditazione Risonanza cellulare

Descrizione

Il programma neuroacustico «Risonanza cellular si basa sul fenomeno fisico della risonanza. La risonanza è un fenomeno che si verifica quando le vibrazioni di un oggetto aumentano l'ampiezza di vibrazione di un altro oggetto. Una cellula vivente è una miscela di frequenze risonanti che la fanno vibrare come un oscillatore armonico. Le vibrazioni sonore di questo programma influenzano quindi alcune cellule del nostro corpo, che a loro volta le trasmettono ad altre cellule e all'organismo nel suo complesso. In questo modo, le cellule che vibrano a una certa frequenza vibrano con le cellule vicine alla stessa frequenza.

L'obiettivo di “Risonanza Cellulare» è quello di agire a livello cellulare e quindi sull'intero organismo. È utile in caso di guarigione da qualsiasi malattia, per curare ferite e lesioni interne, poiché agisce sui più piccoli elementi costitutivi dell'organismo: le cellule. Sarebbe di immenso aiuto anche dopo un intervento chirurgico, infortunio, quando il corpo ha bisogno di ricevere un impulso per guarire da solo dopo un trauma o una malattia.

Il programma è stato testato a fondo su un gruppo di volontari, che hanno notato una guarigione più rapida delle ferite, un miglioramento delle condizioni generali, del sonno, della pelle, delle prestazioni sessuali, ma anche del benessere generale. Coloro che hanno avuto disturbi si sono ripresi molto più velocemente rispetto al gruppo di controllo.

RECENSIONE

13.10.2022 00:13
EFFETTI NON FISICI. All’inizio, ascoltando il Programma, dopo alcuni minuti, venivo trasportato in uno stato di beatitudine, quasi un’estasi. Negli ascolti successivi questo fenomeno cominciava non appena iniziava il brano e durava a lungo.
EFFETTI FISICI. Data l’integrità del mio corpo, non mi era possibile rinvenirne da subito qualcuno ma sono stato fortunato nell’incorrere in due piccoli incidenti che mi hanno aiutato nell’esame. Il primo l’ho avuto in officina, maneggiando una pinza da meccanico. Cercando di svitare un bullone arrugginito, la pinza mi è scivolata dalla presa colpendomi violentemente la mano sinistra, asportandomi, non so come, un pezzo di pelle del diametro di mezzo centimetro e lasciando quindi esposto all’aria il muscolo sottostante. Lavoro molto manualmente e di tagli, buchi e abrasioni sono un esperto e, almeno per me, so che queste ferite non mi si rimarginano prima di tre giorni e neanche completamente. Ho medicato e incerottato la parte, rassegnato a tre giorni di disagio anche perché qui si trattava di ripristinare un pezzo di pelle. E invece... il giorno dopo, tolto il cerotto per sostituirlo, sopra la carne si era formato un velo bianco, non molto spesso in confronto alla pelle sana, ma sufficiente a proteggere la parte. Nel toccarla non sentivo nessun dolore. Ho portato l’ascolto del programma a due volte nella giornata e l’indomani non c’era più niente. La pelle si era rigenerata. Mi sono dato dell’idiota per non aver pensato di fotografare tutti i passaggi ma chi se lo aspettava?
Il secondo incidente l’ho avuto cercando di rinvasare una grossa pianta grassa, una palla di trenta centimetri di diametro munita di spine esageratamente grandi e pericolose perché, oltre a pungere, erano di forma piatta e coi bordi affilati come spade. Nell’operazione una di queste spine mi ha bucato - è da non crederci – a mezzo centimetro di distanza dall’ex ferita di cui sopra, entrando in profondità e lacerandomi inoltre la carne lateralmente. Il sangue usciva copioso. Ho tamponato la ferita con un paio di fogli di carta da cucina e solo premendo riuscivo a tappare il buco. Mi sono ricordato di dover documentare il tutto ma non appena allentavo la pressione il sangue zampillava non poco. Ho rinunciato alle foto e, non potendo togliere la carta dalla ferita, ne ho aggiunta dell’altra e legato il tutto con del cerotto elastico. Era il periodo in cui sperimentavo l’ascolto due volte al giorno. Il giorno dopo, tolta la medicazione di fortuna, il buco con taglio si era ricucito, lasciando esposta solo la cicatrice ricurva a memoria dell’accaduto. Il giorno dopo era rimasta solo una traccia della cicatrice.
SONNO. Ho provato il Programma poco prima di andare a dormire. Di solito, quando lo faccio con qualche Programma che richiede di essere ascoltato solo di mattina o comunque a molte ore di distanza non riesco a prendere sonno ma in questa occasione mi sono addormentato subito mentre, cosa che non mi è molto congeniale, mi sono svegliato presto e pieno di energia.

 

 

 

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