NON OPERATE IDENTIFICAZIONI ILLEGITTIME
Questo è un vocale un po’ particolare [in realtà l'ho pubblicato su Telegram], dove analizzo la questione di ciò che stiamo vivendo in questo periodo storico sotto un aspetto un po’ più filosofico. Tenetevelo da parte questo vocale. Vi sto dicendo queste cose perché so che arriveranno guerre ed epidemie, epidemie vere, non quelle finte, perciò non voglio che vi troviate impreparati, non solo dal punto di vista della vostra apertura del Cuore, ma anche dal punto di vista intellettuale. Dovete sapere su quali basi filosofiche si fonda la vostra disobbedienza civile.
1) La scienza ufficiale ha il diritto di esprimere il suo punto di vista su una data questione, ma non può automaticamente arrogarsi il diritto di decidere sulla questione stessa, cioè non può far diventare legge un parere scientifico. La scienza può dire come la pensa, ma non può trasformare in legge il suo parere su un dato fenomeno. Il cittadino “modernizzato” (e “modernizzato” non è certo un complimento!) compie infatti un passaggio logico che invece logico non è, ma è solo frutto di una identificazione meccanica – e illegittima – fra i concetti di “verità” e “verità scientifica”. Si pensa, cioè, che “verità scientifica” sia sinonimo di verità in assoluto, ma non è così. Il passaggio logico illegittimo è questo: “ciò che dice la scienza è vero, in quanto la scienza rappresenta l’unica forma di verità possibile, perciò è giusto che diventi legge”. Invece no, la scienza dà il suo parere, ma anche la metafisica – che, per esempio, è l’unica forma di conoscenza a cui io faccio riferimento – può dare il suo parere, il quale non vale meno di quello scientifico.
La nostra concezione scientifica è figlia del positivismo, che è solo una corrente filosofica particolare, ma non c’è scritto da nessuna parte che è quella giusta! Per il positivismo la realtà è esterna a noi, il tempo è un oggetto esterno a noi e il mondo può essere conosciuto come un oggetto esterno. In pratica, la ricerca delle leggi che regolano il mondo fenomenico viene considerata l'unica forma di conoscenza possibile. L'unico metodo valido per l'indagine della realtà diventa quello sperimentale, mentre la metafisica viene considerata priva di ogni fondamento.
Verità e verità scientifica NON SONO LA STESSA COSA, NON SONO SINONIMI.
2) Non possedere una laurea in medicina (o qualunque altra disciplina) non significa automaticamente essere ignoranti di quella data disciplina. Non essere dei “tecnici” di una materia, non significa essere ignoranti di quella materia. Il discernimento non dipende dalla laurea che ho conseguito. L’identificazione fra tecnicismo e conoscenza è anch’essa illegittima. Infatti, in un’epoca in cui l’informazione circola libera, una persona ha accesso ai testi scritti da medici e studiosi che non appartengono alla cosiddetta medicina ufficiale ed essere quindi in grado – dopo aver ascoltato non solo quello “ufficiale”, ma più punti di vista – di prendere delle decisioni autonome per se stessa e per i propri figli. Altrimenti torniamo al medioevo: qualcuno ti dice come stanno le cose e tu devi obbedire, non puoi informarti autonomamente, devi obbedire all’élite, che questa élite sia religiosa o scientifica... non cambia niente. State all’erta, perché stiamo vivendo – e vivremo sempre di più – un nuovo medioevo, con tanto di studiosi non allineati che vengono messi all’indice e condannati al rogo solo perché non si conformano alla cosiddetta “verità scientifica”, che è solo il nome per indicare la verità religiosa di quest’epoca storica.
3) Vi ricordo che quella che viene ritenuta la “scienza ufficiale” in una data epoca, non è “la scienza in toto” (altra identificazione illegittima di due concetti) ed è tipico delle religioni bollare come eresie (oggi si dice fake news) tutto ciò che non è scritto sui “libri sacri della scienza”, che è poi solo la scienza approvata in un dato periodo storico. Una volta si diceva “eresie” oggi si dice fake news.
Aggiungo inoltre che gli esperti sono, per definizione, esperti di ciò che è vecchio, in quanto non si può essere esperti di ciò che è nuovo. Meditate su questa affermazione.
Il vostro Scarasaggio Salvatore Brizzi
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