LA FATTORIA UMANA



Fattoria Umana: quando lo Spirito viene munto come risorsa energetica

All'inizio è difficile da accettare.
Perché hanno camuffato tutto molto bene:
La vita come opportunità.
La Terra, come scuola.
Il dolore, come maestro.
E la sofferenza... come evoluzione.

Ma se guardi senza romanticismo, se spegni l'emozione e accendi la percezione cruda dello Spirito, qualcosa scoppia dentro:
Siamo in una fattoria. Letteralmente.

⚡ Cos'è una fattoria?

Uno spazio chiuso. Controllato.
Dove si cresce qualcosa per essere sfruttato da qualcun altro.
Dove la libertà non esiste davvero, ma simula.
Dove il ciclo della vita è al servizio di chi munge, raccoglie o sacrifica.

Ora sostituisce le mucche con gli umani.
E guardati intorno.

Ti sembra così diverso?

🙄 Chi ci coltiva?

Un'entità creatrice, chiamata con molti nomi:
Dio, Geova, Demiurgo, Architetto, Allah, ecc.
Ma che non è l'Assoluto.
È un dio minore, un usurpatore.
Un'entità che si è assegnata il ruolo di creatore e signore di questo mondo materiale.

E ciò che ha creato non è stato per amare... ma per sfruttare.

⚡ Come si sfrutta un essere umano?

Attraverso i loro corpi.
Le sue emozioni.
La sua anima programmata.
I suoi pensieri.
Il suo dolore.

Tutto ciò che genera energia emotiva o psichica... è prosciugato. 

La paura nutre.
Il desiderio attiva il ciclo.
L'amore condizionato si munge.
La sofferenza si raccoglie.
Anche la ricerca spirituale, se mal diretta, viene riciclata.

È un sistema di consumo perfetto.
Una fattoria automatizzata.

👉 Perché non ce ne rendiamo conto?

Perché siamo nati dentro.
E siamo stati programmati per credere che questa è vita e che il sistema che ci sfrutta è Dio.

Ci hanno fatto sentire in colpa per averlo messo in discussione.
Ci hanno riempito di mandati, punizioni, premi, religioni, spiritualità emotiva, karma e contratti di "apprendimento".

E così funziona la fattoria: non per sbarre fisiche, ma per gabbie invisibili.

👉E il corpo umano?

È la gabbia perfetta.
Un veicolo sensibile, ma limitato.
Con bisogni costanti: fame, sesso, attaccamento, dolore, paura di morire.

Ci hanno inseriti in corpi per farci dimenticare che eravamo spiriti increduli.
E da allora ci coltivano.

👉 E la spiritualità moderna?

Anche parte del recinto.

Molti dei sentieri chiamati "spirituali" oggi non liberano, ma raffinano il bestiame.
Ti rendono più docile, più colpevole, più obbediente.
Parlano di amore incondizionato, ma mai di fuga reale.
Ti invitano a guarire la tua infanzia, la tua stirpe, le tue emozioni... ma non ti dicono che tutto questo è stato impiantato per non farti mai uscire.

Non vogliono la tua libertà. Vogliono la tua energia

 E l'anima?

L'anima non è lo Spirito.
L'anima è la tuta intermedia che ti collega al sistema del Demiurgo.
È dove si ospitano emozioni, memorie, karma e contratto con questa fattoria.

E sì: molte anime ritornano ancora e ancora, per mille vite, come bestiame reincarnando.
Non per evolvere, ma per essere raccolte ancora e ancora.

 Allora... Cosa facciamo?

Primo: ricordare.
Ricordare che non siamo questo corpo o questo sistema.
Nemmeno quest'anima carica di colpe.
Siamo spiriti increduli, intrappolati in una struttura artificiale.

Secondo: disattivare la programmazione.
Non cadere più nei trucchi della morale, del karma, del dolore come via di elevazione.

Terzo: smettere di servire il sistema.
Ogni volta che ripeti i copioni dell'anima, ogni volta che agisci dal desiderio, dal dramma o dal senso di colpa... nutri la fattoria.

RICORDATI 

Questa "vita" non è come sembra.
La libertà non è spirituale se è ancora dentro un recinto.

Non ti sto dicendo cosa credere, ma metti in discussione tutto.
Se riesci ancora a sentire dentro quella scintilla che non vibra, che non piange, che non muore...
Questa parte è reale.
Questo sei tu. Spirito. Nessun padrone. Senza Dio. Niente fattoria.

Ma se non ti svegli ora, sarai ancora parte del gregge.
E in questa fattoria, nessuno vuole che il bestiame si svegli.

Juliett Gutiérrez 






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