lunedì 22 giugno 2015

HANNO SPEZZATO IL CUORE ALLA GRECIA; come uscire da una situazione drammatica


La vita tra le vie di Atene, in mezzo al ceto medio diventato improvvisamente povero e senza speranze: mense che esplodono, panchine tramutate in letti, bankomat a secco. Un pasto caldo al giorno è l’obiettivo massimo; il disprezzo verso l’Europa, la Germania in particolare (il fatto quotidiano)


e adesso la Grecia cosa fa? Semplicissimo: crea la Banca Greca, di proprietà dello Stato, si prende un software bancario (le regalo il mio, lo trova sotto www.monetacomplementarecomunale.com), crea la Nuova Dracma-ND = 1 €, immette le credenziali degli 8 milioni di Greci e gli regala 10.000 nuove Dracme. Lo fece la Deutsche Bank di proprietà dei Rotschild nel 1946: regalò ad ogni cittadino 50 Marchi per iniziare il giro del denaro. In tal modo riparte l'economia delle piccole cose, del cittadino che non arriva a fine mese, le mergenze, gli scambi commerciali. Chiaramente a costo zero, poichè la Banca Greca ha il mero costo di gestione di 1.000 filiali diciamo 200.000 ND a filiale, ovvero 200 milioni. Questi denari virtuali operabili solo elettronicamente (online, via cellulare o via pos), subiscono un prelievo fiscale del 10% annuo, prelevati mensilmente. Di rilievo è il fatto che la Guardia di Finanza ed i Commercialisti si possono dedicare a cose creative, poiché il prelievo fiscale è sul saldo bancario, non sull’imponibile con tutti quei se e ma che fan diventare pazzi e lo fa il software semplicemente a automaticamente. Questo invoglia a spendere, a non tesaurizzare. Il cittadino ha diritto a prelevare 1000 Nuove Dracme per le operazioni spicciole, non sottoposte ad alcun controllo fiscale, con cui opera per le cose di ogni giorno. Ogni mese lo stato immette nuova liquidità in circolo pagando i dipendenti statali. Quando ritenuto necessario, regala altro denaro sul conto dei Cittadini, fino a raggiungere lo stato di Euflazione (vedi grafico) ovvero di situazione di liquidità ideale. Situazione difficile da stabilire ex tunc, e che pertanto richiede la procedura (credo duri un anno) per stabilire la liquidità richiesta dalle transazioni commerciali. Il prelievo fiscale del 10% è sufficiente finanziare la cosa pubblica, non vi sono altre tasse o versamenti allo Stato di vario genere (Iva, Imu, IMPS e cazzi vari).
La Banca per può far credito, a un tasso da -3 a + 3%, ma solitamente a tasso zero.
Le banche con gli € - Unicredit e compagni di merende - rimangono sul territorio, ma chiaramente nessuno le usa più poiché chi andrebbe a usare una banca che ti presta soldi al 10% quando li puoi avere al 0%?
Gli investimenti in borsa di ND sono vietati; chi vuole farlo, deve usare gli €.
Così abbiamo una base monetaria dedicata esclusivamente al commercio, a costo di gestione bassissimo, che garantisce il bilancio statale, che non indebita la Grecia non nessuno. Semplice, no?

Antonio Miclavez















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HANNO SPEZZATO IL CUORE ALLA GRECIA; come uscire da una situazione drammatica
vale per la Grecia per l'Italia e per tutti i paesi che con l'Euro hanno peggiorato le proprie condizioni economiche