Profughi, Grillo contro la Ue: li trattano come spazzatura




A seguito della marcia indietro dell’Unione europea sulle quote di accoglienza di profughi e migranti, che non saranno più obbligatorie ma facoltative, lasciando di fatto l’Italia da sola, Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, è intervenuto sulla questione con un post di fuoco sul suo blog. Grillo non è nuovo ad attacchi virulenti, ma in una situazione del genere, con molte zone d’Italia in piena emergenza, dalla Stazione di Milano alla frontiera di Ventimiglia, per non parlare di Lampedusa e dei centri accoglienza al Sud che stanno esplodendo, è difficile dargli torto.

“I profughi non identificati – scrive Grillo – cercano di migrare altrove, lontano dall’Italia, e la risposta dei Paesi europei è una sola: chiudere le frontiere, congelare Schengen. Lassù al Nord non si passa. E così l’Italia diventa un bivacco permanente di sfollati nelle stazioni e ai confini con gli altri Stati. Un corridoio (poco) umanitario che sta esplodendo, anche dal punto vista sanitario, nell’indifferenza dell’Europa. Una trappola per italiani e profughi“.

“Perché dobbiamo rimanere nella UE – si chiede Grillo – se quando c’è un problema di queste dimensioni, l’unica sua risposta è di chiudere le porte come nel Medioevo, alzare i ponti levatoi? I profughi non vogliono rimanere in Italia e di questo va preso atto. La UE non li vuole, al di là dei proclami della Merkel e di Hollande che li considerano in realtà come spazzatura da tenere in Italia, oltre confine. E questo è un fatto”.

Il Regolamento di Dublino, “che impone di stare nel primo Paese di accoglienza” e che sottolinea Grillo fu “firmato a suo tempo anche dalla Lega”, “va modificato in fretta“. “Il profugo – aggiunge – deve poter scegliere il Paese della UE dove essere accolto. Se gli ltri Paesi UE escono da Schengen temporaneamente, dobbiamo farlo anche noi. Controlleremo almeno il flusso migratorio che dal Mediterraneo transita attraverso i Paesi balcanici.

Per fare queste due cose ci vorrebbe però un governo con gli attributi, invece di un governo di coglioni”, conclude con durezza.

V.B.
http://www.direttanews.it/2015/06/13/profughi-grillo-contro-la-ue-li-trattano-come-spazzatura/
http://altrarealta.blogspot.it/

Immigrazione clandestina, quello che non viene detto.


La crisi economica funziona anche e soprattutto (se pianificata) per destabilizzare le società di ogni singolo Paese. La sola perdita della sovranità economica, non risulta sufficiente per le elites sovranazionali, quindi è necessario anche la perdita dell’identità nazionale tramite l’importazione in casa propria di scenari da terzo mondo. Il progetto dell’immigrazione forzata mira proprio alla destabilizzazione della società, in un contesto di gioco psicologico in cui trovandosi a contatto con il terzo mondo. Il caso dell’aggressione con il machete è emblematico, questo strumento lo abbiamo sempre associato alle lotte tribali-etniche in Africa, soprattutto nel tragico genocidio ruandese ed oggi, grazie alla globalizzazione del terzo mondo, questo strumento di morte, ce lo ritroviamo in casa, cosa inimmaginabile fino a pochi anni fa. In questo scenario il cittadino italiano (nel nostro caso) si dovrà abituare a ciò e quindi accettare in modo passivo i danni recati dalla crisi economica, in sostanza adeguarsi anch’esso agli standard da Paese sottosviluppato perché richiesto dall’austerità imposta per imporre un sistema economico monetario che mira alla svalutazione umana in nome del principio liberista del mercantilismo…


Ovviamente questo scenario di desolazione sociale deve essere difeso, giustificato ed imposto sotto l’ipocrisia di un fantomatico antirazzismo ed antifascismo, per nascondere il realtà il piano mondialista della globalizzazione della povertà.
Ma l’ipocrisia che fomenta la giustificazione dell’immigrazione di massa ci viene proposta con la frase: “Sono rifugiati, scappano dalle guerre”, troppo facile.
Quali guerre, non possiamo essere pressapochisti, pertanto bisogna analizzare la situazione politica-economica in Africa e da ciò con grafici e notizie si capirà che non ci sono guerre militari attualmente, tranne che in Libia, per la voglia di esportare “democrazia” mentre in Siria e in Yemen, perchè questi non allineati all’occidente. Ma la percentuale di libici e siriani che chiedono asilo in Italia è irrisorio e di certo non li vediamo bivaccare nelle stazioni italiane. Mentre NON si hanno notizia di profughi yemeniti in Italia.

Analizzando i Paesi da dove arrivano i clandestini, si capisce che questi provengono principalmente dall’Africa nera e qualcosa dal Nord.
E nei rispettivi paesi sotto elencati, NON sono presenti guerre civili o su scala internazionale.

In tutta la zona dell’Africa occidentale ex francese e portoghese, NON è presente alcuna guerra civile o internazionale, così come nella zona anglofona degli Stati di Nigeria e Ghana.

articolo completo su
http://scenarieconomici.it/immigrazione-cladenstina-quello-che-non-viene-detto/

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