Babilonia è tornata. L'incomprensione sembra dominare piazze, strade, uffici, case, famiglie. Babilonia è nella testa, senza esclusioni di colpi. C'è un sottofondo rumoroso e furbo che si finge te, che ti distrae dal centro e ti fa indicare il "LA' FUORI" come punto di ritrovo. Sii nel mondo, ma non del mondo. Ci sono innumerevoli sinapsi che ti illudono, con le loro scosse elettriche, di vertià subdole, obsolete e fuorvianti. Non sai più chi sei. Non comprendi come, quando e perchè. Senti solo che ci sei, ma a volte nemmeno quello. Cerchi placebo, illusioni, risposte olografiche appartenenti alla Dea Paura. E quando credi di sapere ormai tutto, lì si presenta quel vociare ingannevole che si finge te. Ti dice che sei bravo, che stai facendo un ottimo lavoro, che sei divino, magico, forte, romantico, evoluto. Sei caduto nel tranello per l'ennesima volta. Ti si fa credere di essere lui. Lui chi? Ti chiederai.. Non la sa nessuno, ma lo hai scoperto, ed è fonda