La magia - Cos’è, perché funziona, e per quale motivo i politici la usano in segreto
Premessa.
Prima
di iniziare questo articolo è bene fare una premessa. Ciò che
scrivo è diretto a chi non sa nulla di magia e di esoterismo,
quindi alla gente comune. In sostanza, è come se mi rivolgessi a un
ipotetico me stesso 5-6 anni fa, quando questi argomenti erano per
me sconosciuti, e utilizzerò termini e argomenti comprensibili, a
scapito della precisione tecnica, al solo fine di far capire alcuni
concetti; concetti in realtà banali, ma che per l’astrusità con
cui sono in genere presentati, per il tecnicismo utilizzato dagli
addetti ai lavori, unitamente alla disinformazione imperante in
materia, sono assolutamente sconosciuti alle masse.
I tecnici
e gli esperti storceranno il naso per alcune cose che dirò; in
particolare partiremo dalla premessa che esoterismo e magia sono due
termini da usare come sinonimi. In linea teorica questo non è
corretto, essendo la magia una branca dell’esoterismo, ma per
semplificare le cose possiamo utilizzare i due termini come
sinonimi; in fondo tutti i ricercatori di esoterismo si interessano
anche necessariamente di magia, e tutti i maghi sono anche
esoteristi, anche se non è vero il contrario.
Una delle cose
che, negli studi di questi anni, mi ha sorpreso di più, è stato lo
scoprire che la magia è uno degli strumenti più potenti
utilizzato dai personaggi più famosi e influenti della terra; reali
di casate europee, presidenti USA e primi ministri italiani,
francesi, spagnoli; politici (i più insospettabili, da Bertinotti e
Borghezio, a Berlusconi o Prodi), personaggi TV, ecc.
A prima
vista questa cosa può apparire strana o frutto di fantasia (già mi
vedo gli scettici alla lettura di queste righe dire: “le prove,
Franceschetti, vogliamo le prove”), ma che lo strumento
esoterico/magico sia diffusissimo in tutti gli ambienti dei
personaggi più potenti della terra, lo dimostrano, oltre a studi
importanti – come quelli dello storico Giorgio Galli – un
argomento decisivo, di tale importanza da essere idoneo a troncare
ogni obiezione.
L’argomento
è questo...
La
massoneria ha, al diciottesimo grado del rito scozzese, quello di
Cavaliere Rosacroce. Il trentesimo è quello di Cavaliere Kadosh, in
cui si ripete il dramma di Jacques de Molay e della vendetta
templare.
Gli altri gradi della massoneria fanno tutti,
indistintamente, direttamente o indirettamente riferimento a
principi o concetti esoterici, dal Tempio di Salomone ai misteri
egizi.
Chi entra in massoneria, in altre parole, è (meglio
sarebbe dire “dovrebbe essere”) obbligato a studiare il
significato corrispondente ai vari gradi; un massone, insomma, deve
studiare e conoscere i Rosacroce, i Templari e tutto il patrimonio
di conoscenze esoteriche che queste confraternite si portano dietro.
Se quindi il percorso dell’individuo all’interno della
massoneria è un percorso serio, e non finalizzato unicamente alla
brama di potere personale o allo scambio di favori, tale percorso
deve necessariamente includere lo studio della magia e
dell’esoterismo.
Studiare i Rosacroce e i Templari significa
infatti anche studiare esoterismo e magia; tutto ciò che c’è di
magico/esoterico in Occidente si deve ai Rosacroce; tutti i riti
magici praticati dalle varie confraternite esoteriche si rifanno a
conoscenze introdotte e diffuse dai Rosacroce; i mazzi di tarocchi
più utilizzati e diffusi sono tutti direttamente o indirettamente
derivati dal tarocco Rider-Waite, ispirato alla tradizione della
confraternita rosacrociana della Golden Dawn; la maggior parte delle
confraternite magico-esoteriche occidentali si rifanno alla
tradizione templare e/o rosacrociana; tutti gli esoteristi più
famosi al mondo erano appartenenti ad una fratellanza di matrice
rosacrociana; tutti i libri di esoterismo più diffusi sono scritti
o da iniziati a confraternite rosacrociane, o comunque sono
impregnati di concetti rosacrociani.
I Rosacroce sono, in
Occidente, la magia; e tutto ciò è magia richiama anche
inevitabilmente i Rosacroce.
La massoneria è una filiazione
diretta delle società rosacrociane e templari. Possiamo quindi
dire, semplificando le cose, che la massoneria è un’immensa
organizzazione magico-esoterica.
A questo punto allora non
c’è bisogno di “prove” per sapere e convincerci che i
personaggi più potenti della terra praticano e conoscono la magia.
Se è vero che i reali inglesi sono il vertice ufficiale della
massoneria di rito anglosassone mondiale, se è vero che Monti,
Berlusconi, Bush, Clinton, e tutti i presidenti degli USA, erano e
sono massoni, ma lo erano anche Lenin, Marx, Gheddafi, e in generale
i personaggi più importanti della storia dell’umanità, se è
vero che la massoneria conta decine di migliaia di affiliati, tratti
dalle classi più colte e agiate della società, delle due l’una:
o tutta questa gente ha tempo da perdere con organizzazioni,
rituali, e confraternite inutili, oppure c’è un motivo più
profondo per cui queste persone sono tutte iniziate agli alti gradi
della massoneria, cioè di un’organizzazione che è possibile
definire come “organizzazione magico-esoterica”.
Il motivo
per cui tutta questa gente appartiene o è appartenuta alla
massoneria è – in realtà – molto semplice.
La massoneria
detiene le chiavi del potere nel mondo.
E detiene queste chiavi
grazie agli strumenti magico-esoterici di cui si
serve.
Scriveva Aleister
Crowley al
riguardo: “I nostri fratres posseggono le chiavi di tutte le
religioni e possono interpretare a loro vantaggio tutti i riti,
creare nuove fedi e nuove festività, governando il mondo secondo
giustizia e virtù”.
Scrive al riguardo Eliphas Levi nel
suo "Storia della magia", nel capitolo intitolato, non a
caso, "Origini magiche della massoneria": I massoni hanno
"ricevuto i templari come modello, i Rosacroce come padri, e i
Giovanniti come antenati.
Per
capire cosa è la magia cerchiamo di procedere per vari step.
Vediamo nei prossimi paragrafi cosa è veramente la magia, come
funziona e come viene utilizzata dai personaggi che sono al
potere.
Dopodiché vedremo che la magia ha un ruolo molto più
importante di quel che si crede nei destini dell’umanità e nelle
scelte politiche che si fanno ogni giorno, quotidianamente, sulla
pelle dei cittadini e delle masse ignoranti.
La
magia come scienza del modificare la realtà.
La
magia è l’arte di modificare la realtà. Israel Regardie scrive
che “la magia è l’arte di applicare cause naturali per
produrre effetti sorprendenti”; Crowley diceva che “lo
scopo generale della magia è influenzare il mondo dietro le
apparenze, per poter trasformare le apparenze stesse”.
Il
mago non è un tizio vestito in modo strambo che fa uscire un
coniglio dal cilindro. Il mago è colui che riesce a modificare la
realtà attorno a sé, facendo prendere agli avvenimenti la piega
che vuole lui.
È magia ad esempio cercare di attirare a sé la
persona amata, cercare di attirare ricchezze, ma anche guarire un
ammalato (in genere in questi casi si parla di magia bianca) o far
ammalare una persona sana (e in genere qui si parla di magia
nera).
Primo punto fermo è quindi il seguente: la magia è
l’arte di modificare la realtà esterna attorno a noi.
Come si
ottiene la modificazione della realtà?
Con l’evocazione di
angeli, la recitazione di formule, con la forza di volontà, con
procedimenti e riti particolari.
In realtà il mago non fa né
più né meno che quello che fanno quasi tutte le persone, ad
eccezione degli atei e dei materialisti convinti: il cattolico si
recherà a Lourdes o invocherà Padre Pio, l’induista praticherà
forme di meditazione (sono strabilianti i “miracoli” compiuti
dagli Yogi orientali), il buddhista reciterà dei mantra, altri
ritengono di avere un contatto coi propri defunti, ecc.
La
differenza è che il mago chiama la sua arte “magia”, appunto,
mentre il buddhista parlerà di “legge mistica”, l’induista
parlerà di poteri yogici, il cattolico dirà che ha ricevuto la
grazia dalla Madonna, San Gennaro, Padre Pio, ecc. e spesso discorre
di miracolo ritenendo ottusamente che i miracoli li possa fare solo
la Madonna, e non sapendo che la produzione di eventi eccezionali è
assolutamente normale presso la maggior parte delle comunità
etniche nel mondo.
Ulteriore differenza è che il mago, oltre
alle invocazioni di entità superiori, userà qualsiasi altro
strumento, connesso alla forza di volontà e all’arte magica in
generale.
In definitiva possiamo dire che la differenza di fondo
tra magia e religione è che il mago studia questi fenomeni in modo
scientifico, mentre il cattolico o il buddhista in linea di massima
sono inconsapevoli di quello che fanno e se gli dici che
l’invocazione della Madonna o la recitazione del Daimoku o dell’Om
Mani Padme Hum, dell’Om Namah Shivaya, ecc. sono atti magici si
offendono pure e pensano che tu stia bestemmiando.
La
magia come scienza del cambiamento di sé stessi.
Il
presupposto fondamentale perché la magia funzioni è che il mago
modifichi se stesso e cambi internamente.
Secondo punto fermo è
quindi che la magia, per essere efficace, ha bisogno di un
cambiamento interiore del mago.
Non per niente, con mia sorpresa,
ho potuto constatare che su tutti i testi di magia, da quelli più
antichi ai più moderni, si insiste molto sulla meditazione e sulle
varie tecniche di miglioramento di se stessi.
Scrive Regardie che
la via mistica si può raggiungere in due modi: con la meditazione e
lo yoga, o con la magia, ma combinando insieme le due tecniche i
risultati saranno eccezionali.
Addirittura ho trovato in molti
testi di magia la recitazione di mantra tipici dell’induismo o del
buddhismo (dal classico OM, all’Om Mani Padme Hum del buddhismo
tibetano) e tecniche di meditazione yoga prese pari pari
dall’Oriente, e praticate da sempre da Templari e Rosacroce, che
le avevano apprese in Oriente.
Anche nel libro “Magick” di
Aleister Crowley si insiste molto sulla meditazione e lo yoga.
In
alcuni libri di magia si fa espresso riferimento agli esercizi
spirituali di Ignazio di Loyola (il fondatore dell’Ordine dei
Gesuiti) che sono da molti considerati i più efficaci in ambito
magico. Nel suo libro “Esercizi spirituali”, Ignazio di Loyola
dà consigli di meditazione e immaginazione che, secondo Franz
Hartmann, servono per sviluppare i poteri della mente e
dell’anima.
Peraltro, con mia somma sorpresa, ho potuto
constatare che nei testi di magia di Papus, di Dion Fortune, di
Eliphas Levi, e in altri si insiste non solo sulla necessità che il
mago pratichi la meditazione, ma che segua un regime alimentare
vegetariano, senza alcool, e sano.
In altre parole, ad
approfondire l’esoterismo e la magia si scopre che quelle che
vengono fatte passare per “teorie new age” o per scoperte
moderne, erano già ampiamente praticate e consigliate da maghi e
alchimisti del 1500, del 1700 e del 1800.
Aleister
Crowley
La
magia come scienza della natura e come unione col divino.
Infine,
un concetto importante da capire è che la magia, per funzionare,
deve procedere in accordo con la natura; il mago riesce a provocare
un cambiamento nella realtà materiale, solo se questa volontà è
in profondo accordo con la natura stessa delle cose da cambiare.
Il
mago cioè, per operare, deve anche essere un profondo conoscitore
della natura, dei suoi ritmi, e dei suoi segreti.
Ma la natura è
il prodotto di Dio, e quindi, per essere in armonia con la natura,
occorre essere in armonia con Dio e con il divino.
Gesù poteva
produrre tutti quei miracoli perché era in assoluta armonia con Dio
e la natura. Ma miracoli analoghi a quelli di Gesù erano e sono
prodotti anche da Yogi indiani, che da secoli sono maestri nell’arte
di entrare in comunione con il divino e con la natura (il termine
Yoga infatti significa unione, e in particolare unione col divino,
quindi lo scopo dello Yoga è proprio quello di elevare lo spirito
per entrare in contatto con Dio).
Secondo Israel Regardie, lo
scopo del teurgo è “l’acquisizione dell’autoconoscenza e
l’unione con il divino” (L’Albero della Vita, pag.
99).
Eliphas Levi diceva che la magia è “la scienza
tradizionale dei segreti della natura”.
Mentre per Eugène
Canseliet è “l’arte divina che consiste nel prendere contatto
con l’anima universale”.
La magia, diceva Crowley, non è un
modo di vivere, ma IL modo di vivere.
Considerando che l’uomo è
fatto a immagine e somiglianza di Dio, e che il principio
fondamentale della magia è il famoso principio “come in alto così
in basso” di Ermete Trismegisto (che è l’equivalente del “come
in cielo così in terra” del Padre Nostro cristiano), l’uomo
deve conoscere se stesso per poter essere in armonia con Dio, e
conoscere Dio per essere in armonia con se stesso.
Aleister
Crowley diceva di sé stesso che era uno strumento di esseri
superiori che controllano il destino umano.
“Siamo tutti parti
di Dio, non semplicemente timbri che riproducono il suo nome, noi
siamo poemi ispirati da Dio, i figli generati dalla sua follia
amorosa”.
E altrove, sempre Crowley, disse: “La Grande
Opera significa entrare in unione con l’infinito e liberare la
divina scintilla di luce imprigionata nel corpo”.
“Amore è
l’unica legge, Amore sotto il dominio della Volontà”, era un
altro dei motti di Crowley.
La stessa cosa che dicono i
cristiani, i buddhisti, gli induisti, gli sciamani.
La magia
– secondo la definizione di Regardie – è quindi una scienza
dello spirito, un sistema tecnico di formazione per finalità divine
(L’Albero della Vita, pag. 133).
Il mago quindi è anche un
credente, nel senso che crede senz’altro in Dio.
Non a caso per
entrare in massoneria sono richieste tassativamente tre regole:
essere uomo, aver compiuto i 21 anni, e credere in un Dio unico.
Si
legga, per chi è curioso di approfondire, quello che scrive Dion
Fortune sulla via mistica a questo link .
La
magia come scienza della volontà.
La
magia, consistendo nel modificare la realtà, è anche la scienza
della volontà.
Secondo Dion Fortune, i nostri pensieri non
solo ci influenzano, ma formano canali
di ingresso e attrazionedelle
corrispondenti forze nel cosmo.
Secondo Regardie, ciò che conta
in magia sono il pensiero e la volontà. Gli attrezzi del mago sono
solo un rafforzamento di tale volontà (pag. 140). “Tutti i riti,
gli interminabili dettagli cerimoniali, le circumambulazioni, gli
incantesimi, e le suffumicazioni vengono attuate deliberatamente per
esaltare l’immaginazione e rafforzare la forza di
volontà”.
Eliphas Levi scrive al proposito: “Se vuoi regnare
su te stesso e sugli altri, impara a volere”.
Il pensiero
corre immediatamente ai numerosi libri e manuali sul potere della
volontà, dai libri di Louise Hay a quelli di Wayne Dyer, ma anche
ai numerosi manuali sulle tecniche di vendita che si insegnano in
ambito aziendale, nonché ai principi base della maggior parte delle
correnti psicologiche, da quelle comportamentali estreme del
professor Giorgio Nardone, a quelle della psicologia cognitiva
(secondo cui cambiando i nostri pensieri possiamo cambiare le nostre
emozioni e dunque essere più felici).
Rapporto
tra magia e discipline moderne scientifiche
Una
delle cose che si scoprono approfondendo le varie correnti
esoteriche è che esse sono tutte molto simili, quasi come strade
che, pur diverse, conducono alla stessa meta.
I punti fermi di
tutte le dottrine esoteriche, da quelle pitagoriche, a quelle
egizie, a quelle catare, templari e rosacrociane, nonché degli
esoterismi orientali, sono i seguenti: l’anima; la dottrina della
reincarnazione;la possibilità di operare trasformazioni della
realtà mediante la forza di volontà.
Cristo, secondo i
Rosacroce e la massoneria, è venuto sulla terra per diffondere le
dottrine esoteriche alle masse; in sostanza l’esoterismo di
Cristo era un esoterismo semplice, alla portata di tutti, e non più
riservato ai soli iniziati delle scuole misteriche.
Cristo
insomma portava in Occidente quell’esoterismo che in Oriente era
molto più diffuso, per spiritualizzare la società occidentale.
La
lotta tra rosacrocianesimo prima, massoneria poi, e Chiesa
cattolica, è dunque uno scontro titanico tra due cristianesimi:
quello cattolico di Pietro e Paolo e quello di Giovanni.
Il
cristianesimo stava dunque portando una ventata di rinnovamento
nella società occidentale, e tale ventata è stata impedita da due
fattori.
Il primo è stato la nascita della Chiesa cattolica; a
partire dalla morte di Cristo, Roma, fiutando il pericolo insito
nella dottrina cristiana, l’ha fatta diventare religione ufficiale
dell’impero al fine di controllarla, ha stravolto
l’interpretazione dei Vangeli, e ha costruito una religione da cui
ha bandito quasi ogni riferimento esoterico (non a caso Roma
contiene già nel suo nome la negazione del messaggio di Cristo; se
il messaggio del Cristo è infatti l’amore, amor in latino, Roma è
proprio il termine amor letto al contrario). Nei secoli la Chiesa ha
poi distrutto tutti gli esoterismi che man mano si trovava nel
cammino: l’esoterismo gnostico, quello templare con la distruzione
dell’Ordine nel 1314, quello cataro con la crociata contro gli
albigesi, quello boemo, e in generale facendo una guerra aperta a
qualsiasi esoterismo (basti pensare alla guerra odierna che viene
fatta a discipline come lo Yoga, che alcuni sacerdoti considerano
una disciplina satanica).
Altri
fattori di distruzione sono stati il materialismo e lo scientismo.
I
vari rami delle dottrine esoteriche si sono specializzati oltre
misura e frammentati in modo da non permettere più la comprensione
del tutto.
Dall’alchimia è nata la chimica.
Dall’astrologia
è nata l’astronomia.
Dalla numerologia è nata la matematica
(a coloro – magari docenti di matematica razionali e amanti del
pensiero scientifico – che leggeranno con scetticismo questa
affermazione, mi basterà ricordare che Pitagora, il cui teorema
tutti abbiamo studiato a scuola, era il fondatore di una delle
scuole di pensiero esoterico più note nell’ambiente esoterico,
tanto che ancora oggi i membri di molte società segrete, massoni
compresi, vengono definiti anche “pitagorici”; mentre Leonardo
da Vinci, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i
tempi, era un rosacroce).
Dalle tecniche per modificare la realtà
è nata la fisica.
La stessa religione nasce dalla scienza
esoterica.
Qualunque
religione organizzata nasce sempre come una branca deviata di una
corrente esoterica.L’esoterismo studia tutto ciò che ha a che
fare con l’anima e con Dio, religioni comprese; e fa partire dal
basso (dalla ricerca di sé) la ricerca dell’unione col divino; la
religione invece fa partire dall’alto, imponendo con la forza,
questa unione, facendo smarrire all’uomo la comprensione di se
stesso.
Scrive Edouard Schuré che “la dottrina esoterica
non è solo una scienza, una filosofia, una morale, una religione;
essa È la scienza, la filosofia, la morale e la religione, di cui
tutte le altre non sono che preparazioni e degenerazioni” (I
grandi iniziati, pag. 17).
In
particolare: rapporti tra magia e psicologia.
Dalle
tecniche magiche per migliorare sé stessi, si sono dipartite le
varie scienze psicologiche e sociologiche; basta leggere i libri di
Dion Fortune (esoterista inglese che fu membro della Golden Dawn e
che da giovane fu psicologa) per vedere che la sociologia e la
psicologia non hanno inventato nulla, ma hanno semplicemente
studiato e approfondito una parte della scienza esoterica. Tutti i
libri di miglioramento personale – dalla legge dell’attrazione,
ai libri di Dale Carnegie (che tra l’altro era un massone di alto
grado), ai libri di Wayne Dyer – dicono cose che era possibile
trovare in scritti magico-esoterici del 1800, del 1500, ma
addirittura nei Vangeli, se interpretati correttamente e non alla
lettera come pretenderebbero di fare alcuni cattolici.
Ciò
che oggi dicono le moderne tecniche psicologiche, lo dicevano già
gli scritti magici ed esoterici di Cornelio Agrippa nel 1500, di
Papus nell’800 e di Dion Fortune ai primi del 1900.
In una
biografia di Crowley mi sono imbattuto in una tecnica psicologica
abbastanza paradossale utilizzata dal grande mago nero inglese per
guarire una persona, che mi ha ricordato le moderne tecniche di
Nardone e Watzlawick.
E tecniche molto particolari di
psicoterapia sono contenute nel libro della maga e psicologa Dion
Fortune dal titolo “I segreti del dottor Taverner, dottore
dell’occulto”, e nel libro “Psicomagia” di Alejandro
Jodorowsky, che mi hanno ricordato in alcuni punti ancora una volta
le moderne terapie di Nardone.
La differenza è che se dici
che hai guarito una persona con la terapia di Nardone sei un genio
avanti coi tempi; se dici che hai usato la tecnica di Jodorowsky o
Fortune sei pazzo, e se poi ti azzardi a dire che hai preso lo
spunto da Crowley dicono che sei satanista.
Gli
psicodrammi familiari che vengono utilizzati in alcune moderne
tecniche di psicoterapia, poi, sono identici agli psicodrammi
che Osho faceva
attuare nella sua comune (e che presumo si attuino ancora oggi).
Se
però lo psicodramma lo hai fatto nell’ashram di Osho sei un
arancione fuori di testa; se lo hai fatto in un moderno centro di
terapia scucendo centinaia o migliaia di euro sei uno “avanti”.
In
entrambi i casi, poi, se fai notare a chi effettua queste
pratiche che hanno semplicemente messo in atto un rito, con degli
effetti magici, l’interlocutore non capisce proprio cosa tu stia
dicendo, non avendo la gente il minimo concetto del significato dei
riti e dei ruoli che il rito riveste per la psiche e per il
comportamento umano.
Nel campo della psicologia fu Carl
Gustav Jung (il cui padre era sicuramente massone, mentre lui era un
rosacroce) che cercò di riportare la psicologia alle sue origini,
studiando i rapporti tra psicologia, alchimia ed esoterismo; fu
questo il motivo per cui ruppe con Freud, che lui considerava un
mistificatore e un ingannatore. Sigmund Freud infatti era un massone
appartenente alla potente organizzazione massonica del B’nai
B’rith, la massoneria ebraica, ed era consapevole del danno che
faceva alla parte spirituale dell’uomo con la diffusione della sue
teorie e il suo pansessualismo di stampo dionisiaco. Jung riteneva,
giustamente, che le teorie di Freud avrebbero potuto danneggiare la
società e combatté, per quello che poté, questa possibilità. Le
differenze tra Jung e Freud non erano, come si crede comunemente,
differenze di metodo e di teorie; erano differenze di scuole
massoniche e indirizzi esoterici: il B’nai B’rith, la massoneria
che vuole condurre al NWO assoggettando i popoli per portarli
all’oscurità, e i Rosacroce bianchi, che di quei popoli volevano
l’illuminazione.
Ma gli junghiani successivi, da James Hillman
in poi, hanno provveduto a distruggere il lavoro
di Jung,
troppo pericoloso per la società di allora e di oggi, sì che oggi
molti psicanalisti che si definiscono junghiani non sanno nulla di
alchimia, magia ed esoterismo, pur essendo la scienza alchemica alla
base di molti scritti di Jung. Mentre gli junghiani attuali si
guardano bene dall’approfondire il rapporto tra psicologia,
alchimia e magia.
In particolare, la
psicologia tende alla normalizzazione dell’individuo (considerato
normale quando rientra nella società e trova un lavoro e una
famiglia; cioè considerato normale quando si adegua a una società
malata, il che è una contraddizione in termini) senza però offrire
risposte spirituali, cioè senza offrire le risposte più importanti
ai malesseri esistenziali dell’individuo.
Scrive
la psicanalista Dion Fortune nel suo libro “Magia applicata” che
“aiutare un paziente ad adattarsi meglio alla società non
significa necessariamente curarlo ma trasmettergli le nevrosi della
società stessa”.
Quanto
alla sociologia, scienza che si presupporrebbe “moderna”, in
realtà non fa altro che riprendere alcuni studi che erano propri
già delle scienze esoteriche, sul potere di influenzare le
masse.
Anche qui, basterà rimandare a questo scritto di Dion
Fortune, tratto dal suo “Magia applicata”, per vedere come, con
poche parole, spieghi i fenomeni dell’isteria di massa in modo
molto
semplice.http://poteriocculti.mastertopforum.biz/la-mente-di-gruppo-vt4394.html
Il
mago quindi, perlomeno se illuminato, dovrebbe essere sia psicologo
che sociologo, perché sa penetrare profondamente nell’anima umana
e guarisce (se stesso o gli altri) con degli interventi
all’anima.
Purtroppo, la specializzazione della psicologia
e della sociologia, che hanno separato la parte spirituale da quella
materiale, ha reso il lavoro dello psicologo molto poco efficace
giungendo addirittura ad affermare che il “pensiero magico” è
un sintomo di delirio e schizofrenia.
Riassunto.
La definizione di magia. Esempi di riti magici.
Riassumendo:
1)
la magia è l’arte di modificare la realtà attorno a noi;
2)
il mago deve essere un profondo conoscitore di se stesso;
3) il
mago deve essere un profondo conoscitore della natura e delle sue
leggi;
4) il segreto della magia sta nella forza di
volontà.
Molte pratiche e abitudini sociali sono pratiche
magiche, o derivate dalla magia, ma sono chiamate con altri nomi.
La
recitazione dei mantra buddhisti, operando una trasformazione
interna ed esterna, è magia.
La meditazione è magia.
La
psicanalisi, operando una trasformazione interna, per migliorare gli
eventi esterni dell’individuo e renderlo più felice, è magia.
La
psichiatria, somministrando farmaci per alterare gli stati emotivi e
mentali, fa né più né meno quello che faceva e fa tuttora
l’alchimia; la psichiatria quindi è magia.
L’invocazione
dell’aiuto divino, ma anche l’invocazione dei santi o della
Madonna, operando miracoli, è magia; e la stessa messa cattolica è
un rito esoterico, non a caso molto simile ai riti praticati dalle
società segrete.
La preghiera è una forma di magia.
Faccio
ora due esempi pratici di come il mago ottenga risultati concreti
sulla realtà circostante a lui.
In un caso un mago-massone mi ha
raccontato che con un rito (se non ricordo male il Picatrix) aveva
scommesso il lunedì che avrebbe materializzato un pranzo di pesce
per 20 persone per il fine settimana. Il venerdì è venuto il
proprietario di un ristorante, a chiedergli come poteva restituirgli
un favore che costui tempo fa gli aveva fatto; il giorno dopo le 20
persone hanno mangiato pesce al ristorante.
Un altro mi ha
raccontato che non fa un lavoro fisso; tempo fa aveva bisogno di una
consistente somma di denaro perché era stato costretto a pagare dei
lavori condominiali imprevisti. Dopo qualche giorno, un debitore che
gli doveva del denaro e che lui non sperava più di rivedere, si è
scusato del ritardo con cui aveva restituito il prestito e ci
aggiunse per riconoscenza una somma in più tale da coprire tutto il
debito.
In uno scontro magico che avveniva tra Crowley e alcuni
suoi avversari, un giorno arrivò un poliziotto a casa di Crowley a
fare una perquisizione; questo era l’effetto del rito, secondo
Crowley. Crowley reagi con altro rito, e al suo avversario – se
non ricordo male – morirono tutti i cani.
Questo è né più né
meno quello che fanno i buddhisti aderenti alla scuola di Nichiren;
recitano il Daimoku con delle finalità, e quando il risultato è
raggiunto lo attribuiscono alla recitazione del Daimoku.
Ed è
sempre, né più né meno, quel che succede quando un devoto prega
Padre Pio, San Gennaro, o la Madonna.
È quello che insegna
Louise Hay nei suoi libri come “Puoi cambiare la tua vita”
(ripetendo molte volte una cosa e finendo per convincercene,
arriveremo al risultato voluto), e il libro “The Secret” con la
sua legge
dell’attrazione.
Religione
e scienza. Strumenti diversi ma fine unico.
Più
in generale lo stesso problema della psicologia lo hanno tutte le
scienze. Il problema è che oggi il fisico, il matematico, lo
psicologo, l’astrologo, studiando a fondo un solo aspetto della
realtà (che è invece sempre una e complessa) perde di vista
l’unità del tutto.
L’estrema specializzazione di queste
materie ha fatto quindi perdere di vista l’insieme, diminuendo
l’efficacia degli studi complessivi, che sono diventati aridi e
spesso inutili e fini a se stessi. Soprattutto, la specializzazione
e la frammentazione del sapere ha fatto perdere di vista la cosa più
importante, la parte spirituale della realtà, trasformando la
società in quello che possiamo constatare con i nostri occhi: una
società materialista in cui gli individui hanno perso il senso di
ciò che sono e di ciò che fanno.
Tutte le dottrine
esoteriche e magiche dicono, in sostanza, la stessa cosa: l’anima
è la parte più importante dell’individuo, ed è immortale; e
l’uomo deve cercare di uscire dalla sua condizione materiale per
elevarsi a vette spirituali. Scrive Schuré che “tutte le
tradizioni religiose ed esoteriche giungono a conclusioni identiche
nella sostanza ma differenti nella forma, sulle verità fondamentali
e finali, seguendo tutte lo stesso schema dell’iniziazione
interiore e della meditazione”.
Nelle tradizioni spirituali sia
antiche che moderne l’anima è sempre al centro
dell’interesse.
Nella società occidentale, invece, dell’anima
non si parla più.
L’ostacolo alla crescita dell’individuo e
alla sua elevazione è venuto da due fronti che hanno sferrato un
attacco combinato alla spiritualità: la Chiesa cattolica e la
scienza.
La Chiesa ha eseguito le seguenti operazioni:
-
ha negato la dottrina della reincarnazione e l’anima, relegandola
a un ruolo marginale e sostanzialmente inesistente (secondo la
Chiesa l’anima è sì la parte più importante dell’essere
umano, ma solo perché un giorno ci sarà il giudizio universale, in
cui saremo giudicati per quello che abbiamo fatto in quest’unica
vita; in tal modo si è quindi negato il concetto di anima come è
inteso in tutte le tradizioni esoteriche, occidentali e
orientali);
- ha messo al bando la magia e l’esoterismo;
-
ha affermato che bisogna credere per fede, e non per esperienza
diretta del divino, che si cerca assolutamente di bandire in tutti i
modi.
La scienza ha fatto la stessa cosa, ma con mezzi
diversi:
- nega l’anima e Dio, spesso facendo passare chi è
religioso per una persona primitiva, che è in cerca di sicurezze,
al limite della superstizione;
- ha messo al bando la magia e
l’esoterismo, elevando la scienza stessa a religione;
- si
deride chi ha "fede", contrapponendo la fede, cieca,
superstiziosa e ignorante, alla scienza, progredita, moderna,
civile. In realtà sostituendo alla "fede" in Dio, la fede
nella sua inesistenza e la fede nella scienza.
In sostanza,
Chiesa cattolica e scienza sono state le due facce della stessa
medaglia, apparentemente divise, ma in realtà unite da un fine
comune: la distruzione dell’anima e dello spirito.
Hanno
inoltre inoltre fatto credere che chi è buddista, induista, mago,
ecc. lo sia per "fede", cioè per accettazione acritica e
incondizionata a un qualcosa di divino, quando invece il buddista,
l'induista, il mago, fanno ogni giorno esperienza del divino.
Da
questo punto di vista, la lotta secolare tra Massoneria e Chiesa
cattolica è stata anche (e lo è ancora) una lotta magica: la
Chiesa ha cercato di impedire in tutti i modi la diffusione e lo
sviluppo della magia in Occidente, la massoneria e i Rosacroce hanno
cercato di introdurla e diffonderla.
L’uso
della magia da parte dei politici e dei capi di Stato.
Per
maggiore chiarezza, ripeto quindi quello che ho già detto poche
righe sopra.
A portare prove del legame tra politica e
esoterismo, tra movimenti politici della storia e influenze
massoniche, rosacrociane, o di altri ordini occulti, ci hanno
provato in molti. È stato quindi dimostrato che il regime
nazista fu influenzato dall’esoterismo della Società Thule e che
Aleister Crowley era consigliere segreto di Hitler; mentre Giuseppe
Cambareri, altro esoterista, fu consigliere di Mussolini. È provato
che tutti i presidenti USA sono e sono stati massoni, e clamoroso fu
quando Bush e Kerry dichiararono entrambi, in un’intervista
congiunta, di appartenere alla stessa società segreta, la Skull and
Bones; massoni e rosacrociani furono Mazzini, Garibaldi, Cavour (la
cosiddetta carboneria altro non era che una filiazione della
massoneria).
Ma il limite di questi studi è di voler sempre
rimanere agganciati a prove documentali e certe, quando invece il
vero segreto, come dice giustamente Fausto Carotenuto in una recente
intervista al mensile X Times di novembre, non viene mai messo per
iscritto e può solo essere intuito.
Non c’è in realtà
bisogno di “prove” particolari per poter affermare che i
personaggi più potenti dell’economia e della politica
internazionale pratichino la magia.
Infatti, considerando che i
personaggi più importanti della storia dell’umanità sono stati e
sono tutti massoni, delle due l’una: o la massoneria è un’immensa
congrega di idioti dediti a giocare a rituali vetusti e demenziali e
i personaggi più importanti dell’umanità erano e sono dei
trogloditi superstiziosi, mentre noi, comuni mortali razionali e
amanti del pensiero scientifico, siamo dei geni, oppure tali
personaggi conoscevano e praticavano la magia, e hanno (e sanno)
qualcosa che noi non sappiamo; e allora alla magia e all’esoterismo
va riservato un posto ben diverso rispetto a quello che gli viene
riservato in genere.
Occorre anche considerare che la massoneria
conta tra i suoi iscritti oltre 50.000 persone, e queste persone non
sono studenti, disoccupati, barboni o nullafacenti, ma sono
avvocati, magistrati, commercialisti, architetti, politici, medici,
imprenditori, insomma la classe dirigente del paese. Tanto per fare
un esempio, ai vertici intermedi della Rosa Rossa non c’era solo
il magistrato Piero Luigi Vigna, ora defunto, ma c’è tuttora un
magistrato che firma molti articoli esoterici e che leggo spesso su
riviste e libri di esoterismo.
Insomma, se è vero, per le
cose che abbiamo detto in precedenza, che la massoneria è
un’immensa organizzazione magica, di livello mondiale, ciò
equivale a dire che la magia è molto più diffusa di quanto si
creda, solo che la si chiama con nomi diversi.
Beninteso… la
maggior parte dei massoni non ha la minima idea del significato dei
riti, non studia quasi nulla, e non capisce il perché di ciò che
fa; così come la maggior parte dei cattolici non ha mai letto il
Vangelo e la maggior parte dei buddhisti non ha mai letto un
qualsiasi sutra per intero. La maggior parte dei massoni non sa
nulla di massoneria, essendosi affiliato per carrierismo, per avere
favori, o semplicemente perché in certi ambienti così fan
tutti.
Come accade in tutte le organizzazioni, solo una minoranza
si rende davvero conto di ciò che fa e ne è consapevole. Ma
questo non toglie che – lo ripeto – abbiamo oltre 50.000 persone
della classe dirigente italiana, affiliate a un’organizzazione
magico/esoterica; il che imporrebbe agli scettici, ai materialisti,
e ai fideisti della scienza, di farsi venire qualche dubbio rispetto
alle certezze granitiche che nutrono.
Del resto, come abbiamo
ampiamente dimostrato in altri articoli, simboli massonici o
esoterici (e quindi magici) sono dappertutto; la moneta da un
dollaro (con la piramide massonica e la frase “novus ordo
seclorum”), la moneta da uno e due euro (con le sei linee, sei
stelle e ancora sei linee presenti su tutte le monete, cioè il 666)
e le dodici stelle a cinque punte (la donna che venne dal mare con
una corona di dodici stelle dell’Apocalisse), i simboli dei
partiti, le costruzioni (penso ad esempio alla sede del Parlamento
europeo, la cui strana e incomprensibile forma è in realtà copiata
pari pari dalla struttura della Torre di Babele); Berlusconi ha
costruito le sue ville secondo precisi criteri esoterici, come ha
dimostrato L’Espresso in un articolo tempo fa e come ha spiegato
Gioele Magaldi nel sito del Grande Oriente Democratico, ecc.
Questa
gente, insomma, perde il suo tempo a disseminare ovunque simboli
massonici, esoterici e magici. E ancora una volta delle due l’una:
o questi sono dei perditempo, o forse nel loro agire c’è un
significato più profondo che sfugge alla maggioranza della gente.
I
libri segreti delle società segrete.
Parlando
di prove, non credo inoltre che esistano (come invece diceva
Gabriella Carlizzi) dei manoscritti cifrati e segreti per
decodificare il linguaggio delle società segrete, perché se
esistessero prima o poi potrebbero venire distrutti o scoperti, e
non sarebbe possibile mantenere una segretezza assoluta per secoli;
soprattutto non sarebbe possibile che uno stesso segreto iniziatico
possa essere detenuto da persone che stanno anche a distanza di
migliaia di km le une dalle altre e che spesso hanno necessità di
comunicare in tempo reale e senza limiti fisici.
Sicuramente
esistono testi magici che sono stati tenuti segreti per secoli e che
ora vengono spesso ristampati (le edizioni Rebis in particolare
negli ultimi anni hanno pubblicato testi interessantissimi, come –
almeno per i mie fini – i testi di Arthur Edward Waite; mentre
Venexia editrice pubblica i testi della Fortune e di
Regardie).
Sicuramente esisteranno testi, anche molto importanti,
tenuti segreti alle masse.
Ma i veri libri importanti, a mio
parere, sono sotto gli occhi di tutti: la Bibbia (compresi gli
apocrifi), i Vangeli (compresi gli apocrifi e gnostici), la Divina
Commedia e altri libri sacri.
Avendo le chiavi per interpretare
questi libri, si ha la chiave della conoscenza esoterica.
Ecco –
ad esempio – il motivo per cui la massoneria festeggia San
Giovanni (“Ci sono due chiese oggi: la Chiesa cattolica, di
Pietro, e quella massonica, di Giovanni”, dice il Gran Maestro Di
Bernardo in un’intervista a Ferruccio Pinotti), i Rosacroce hanno
come figura di riferimento più importante San Giovanni, e la stessa
Rosa Rossa fa sempre riferimento a San Giovanni.
Nel Vangelo
di Giovanni è infatti contenuta la parte più importante del
messaggio esoterico di Cristo, che è riassumibile nelle sue due
frasi: “voi siete dei” e “conoscete la verità
e la verità vi renderà liberi”, il che, poi, è lo stesso
messaggio che c’è nella Genesi: Dio creò l’uomo a sua immagine
somiglianza.
E tale messaggio (che si può tradurre così: con la
tua volontà, tu crei la tua realtà) è identico, sia per chi opera
con animo puro, sia per chi vuole utilizzare questi strumenti per il
male. Magia bianca e magia nera, infatti, si servono degli stessi
strumenti; è solo il fine che è diverso, come dicono chiaramente
Dion Fortune e Israel Regardie.
Il
grande segreto della magia.
Il
grande segreto della magia è quindi il valore della forza di
volontà, e la scoperta che tutto ciò che capita nella nostra vita
è attirati dai nostri pensieri.
Ne consegue che
modificando i nostri pensieri può cambiare la nostra
vita.
Nell’antichità si riteneva che questo segreto non
potesse essere dato alle masse o a chiunque lo volesse conoscere,
per evitare che se ne potesse fare un uso distorto.
I Pitagorici
dicevano che dare il segreto a chiunque avrebbe comportato che il
depresso/pessimista avrebbe utilizzato questa conoscenza per
autoflagellarsi e accusarsi e sentirsi in colpa di tutte le
disgrazie capitate alla gente intorno a lui; il malvagio se ne
sarebbe servito per far del male; e la persona troppo limitata non
avrebbe retto alla rivelazione, finendo per perdere il senno.
Nel
medioevo i Rosacroce e i Templari detenevano questo e altri segreti
ma non potevano rivelarlo, perché sarebbero stati perseguitati
dalla Chiesa cattolica.
Oggi però, piano piano, questo concetto
sta iniziando a farsi strada (a partire dai libri di esoterismo,
sempre più diffusi, per passare dai libri new age – il cui
contenuto è identico a ciò che già scrivevano Plotino qualche
millennio fa e Cornelio Agrippa qualche secolo fa – fino ai
recenti libri come “The Secret”, il cui titolo non casuale non è
altro che una volgarizzazione di alcuni segreti che sono stati
sempre propri delle scienze magiche ed esoteriche).
Ciò che
la cultura moderna e occidentale ha voluto nasconderci e cerca
tutt’oggi di nascondere, insomma, è l’importanza della forza di
volontà e tutto ciò che costituisce una tecnica per migliorare se
stessi.
La società occidentale cerca di distruggere
sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di
pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo
è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà
latenti in ogni uomo.
A questo risultato si arriva con una serie
di mezzi.
Anzitutto facendo lavorare ogni individuo otto ore al
giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo
per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi
sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la
completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli
spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è
spirituale (in particolare della manipolazione spirituale dei mass
media abbiamo parlato in un articolo precedente), produce l’effetto
visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento
delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono
il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto
(della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati
dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come
schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di
perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono
schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio
o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia
prodotto.
Per evitare poi che la gente si avvicini alla
discipline esoteriche (e quindi migliori se stessa, approfondendo il
senso della vita e della morte), il sistema provvede ad effettuare
le seguenti operazioni:
- la magia viene presentata come una cosa
da operetta, i cui testimonial principali sono Otelma, Silvan, e
Vanna Marchi;
- alcuni programmi e approfondimenti insistono
molto sui maghi ciarlatani che propinano filtri d’amore a
pagamento, presentando la gente che si rivolge ai maghi come dei
superstiziosi ignoranti;
- nelle trasmissioni, sui giornali,
nelle opere storiche, scientifiche e letterarie, viene volutamente
omesso qualsiasi riferimento esoterico e qualsiasi riferimento ai
problemi dell’anima e dello spirito;
- nei testi di storia
viene omesso qualsiasi riferimento alla massoneria e ai Rosacroce, e
alla loro importanza nella storia dell’umanità; di Dante ci
insegnano che scelse San Bernardo come guida in Paradiso perché era
devoto alla Madonna, e i Fedeli d’Amore ci vengono presentati come
una manica di imbecilli che passavano il loro tempo a scrivere
sonetti demenziali a donne angelicate che poi cornificavano nella
loro vita privata;
- lo Yoga e le tradizioni orientali sono
presentati come una sorta di fuffa new age praticata da fricchettoni
con i capelli lunghi e che fumano canne (v. ad esempio il
personaggio di Verdone nel film “Un sacco bello”), oppure
persone svitate e svampite senza aggancio con la realtà (v. ad
esempio il personaggio di Dharma nel telefilm “Dharma e Greg”);
in caso estremi poi si arriva addirittura a dire che lo Yoga e le
discipline orientali sono “sataniche”, come fanno Padre Amorth e
altri cattolici fondamentalisti; in linea di massima però chi
pratica discipline come la meditazione viene sempre presentato come
un disadattato che fugge dalla realtà, mentre la persona “adattata”
e di successo, ben agganciata alla realtà, è ovviamente quello che
viaggia vestito in giacca e cravatta sulla sua BMW;
- si omette
accuratamente di dire che Dante Alighieri, Leonardo da Vinci,
Mozart, Beethoven, Bacone (che pare fosse colui che effettivamente
scrisse le opere di Shakespeare), ecc. erano rosacroce, quindi maghi
ed esoteristi, come lo erano Mazzini, Cavour e altri meno nobili
personaggi, per evitare che la gente si faccia domande.
Possiamo
quindi dire che il grande segreto della magia è che essa funziona,
e che chi detiene il potere nella nostra società ha fatto credere
alla gente che essa non solo non funzioni, ma sia una scienza da
ciarlatani, da persone superstiziose e arretrate, e che una persona,
per essere evoluta, debba fare riferimento alla "scienza"
e solo alla scienza.
Un altro segreto è che i personaggi
politici, da Borghezio ad Andreotti, Berlusconi o Monti, la
utilizzano come strumento quotidiano, mentre a noi ci propinano al
massimo il mago Otelma e Silvan.
Come
vengono utilizzati i riti.
Una
delle domande che mi sono posto in questi anni è come facessero
certi poteri a creare degli eventi simbolici con una perfezione
quasi assoluta.
Nei riti di sangue che ho analizzato, da solo o
tramite i lettori del blog, ho notato che dal punto di vista
simbolico coincide sempre tutto alla perfezione per disegnare
metaforicamente un evento che ha un certo significato esoterico. Una
delle “coincidenze” che mi hanno da sempre più colpito è che
nella lista passeggeri del disastro di Ustica, ai numeri 13 e 19,
compaiono rispettivamente Maria Grazia Croce e Rosa De Dominicis,
mentre al numero 22, che è il numero della perfezione e di Dio,
compare un certo Diodato; così come mi ha sempre colpito il fatto
che a Viterbo, città rosacrociana per eccellenza in Italia, i nomi
dei sindaci abbiano quasi sempre richiamato simboli rosacrociani, o
in maniera evidente (Rosato Rosati, Gigli, Fioroni, Ascenzi) o in
maniera meno evidente e più sottile ma comunque sempre
collegabile.
Sempre parlando di nomi, mi ha sempre colpito
come i nomi degli esoteristi e dei massoni più famosi facciano
riferimento a concetti esoterici o simbolici. A titolo di esempio:
Crowley richiama crow, il corvo. Israel Regardie richiama Israele.
L’attuale maestro venerabile della Loggia degli Illuminati,
successore quindi dei Templari, si chiama Giuliano Di Bernardo,
richiamando quindi San Bernardo, il fondatore dell’ordine
templare. Licio Gelli richiama sia la luce che il giglio.
Carpeoro,
studioso ed esperto di massoneria e Rosacroce, il cui vero nome è
Gianfranco Pecoraro, già nel nome richiama Giovanni e Cristo (il
pecoraro è il pastore, e il buon pastore è Cristo) ma soprattutto
è nato il 24 giugno, festa della massoneria ma anche dei
Rosacroce.
Escludendo che queste coincidenze siano create a
tavolino da un gruppo di persone che stabiliscono nome e cognome
della persona che ricoprirà una certa carica (anche perché in tal
caso bisognerebbe ipotizzare che i genitori di Carpeoro abbiano
deciso di procreare il piccolo Gianfranco 9 mesi prima del 24
giugno, il 24 ottobre), la spiegazione deve essere ricercata in
quelle coincidenze significative di cui parla Jung.
Ma queste
coincidenze significative sono provocate (anche) dalle persone che
manipolano la realtà per mezzi di strumenti esoterici, nella
maggior parte dei casi all’insaputa della persona interessata, che
spesso crede di rivestire quel posto esclusivamente per meriti
personali. Si spiega in tal modo perché persone col quoziente di
intelligenza di Monti o, peggio, di Bush (che significa cespuglio,
ma anche roseto), possano ricoprire ruoli di rilievo internazionale;
e come sia potuta arrivare alla presidenza del Consiglio o al
Parlamento gente con un quoziente intellettivo pari a quello di un
comodino, come la maggior parte dei politici attuali.
La
maggior parte degli eventi significativi viene prodotta quindi
senz’altro con decisioni umane, razionali, e programmate a
tavolino, ma viene anche indotta (provocata, o agevolata) dai riti
esoterici collettivi, effettuati dagli appartenenti
all’organizzazione esoterica contemporaneamente e in varie parti
del mondo.
Un evento come il disastro del Concordia, o una
vicenda come quella delle Bestie di Satana, vengono realizzati a
livello umano da persone che non conoscono il disegno complessivo,
ma vengono orchestrati a livello superiore da persone che agiscono
con riti collettivi e la forza di volontà e di cui nessuno sospetta
l’esistenza, neanche il magistrato corrotto che insabbia
l’indagine o manipola le prove, o l’assassino che ha sparato il
colpo (il quale crede di aver agito per vendetta, o per un
improvviso atto di follia).
In fondo è quel che diceva anche
Jung quando, sinteticamente, diceva che le coincidenze sono
“pensieri che incontrano altri pensieri”.
Le coincidenze sono
quindi provocate dal pensiero collettivo di chi effettua questi
riti.
Questa idea a me pareva una mezza follia, ma dopo che
mi era stata detta e ripetuta da esoteristi noti e meno noti e da
Gabriella Carlizzi in passato, mi è stata di recente confermata da
un ex funzionario dei servizi segreti, di cui mi fido molto (Fausto
Carotenuto);
ho trovato una conferma poi in scritti di Dion Fortune, che sono
veri e propri documenti di prova in tal senso (e che fra poco
indicherò).
Mi sono soffermato a riflettere sul fatto che molti
di noi, che praticano discipline orientali, effettuano queste
meditazioni collettive (idem nella Soka Gakkai, dove si fanno spesso
recitazioni collettive per raggiungere determinate finalità,
aiutare persone, ecc.).
Nulla di più e nulla di diverso da
quando tutti i fedeli di varie chiese, in ogni parte del mondo,
pregano per qualsiasi cosa (dalla salute del papa, alla pace in una
certa zona, ecc.).
L’unica differenza è che noi le effettuiamo
per fini positivi.
Le organizzazioni esoteriche “nere”
effettuano le stesse meditazioni, ma per fini negativi, con cui
condizionano (o tentano di condizionare) la maggior parte degli
eventi che accadono nel mondo.
A coloro che rideranno di queste
mie affermazioni, rispondo da subito che finché si tratta di
persone razionali e materialiste, magari atee, l’incredulità è
assolutamente normale.
Ma a chi pratica una qualsiasi forma di
religione organizzata e quindi effettua preghiere collettive, a chi
pratica meditazioni collettive (per la pace, per la salute di un
amico, per qualsiasi cosa), a chi recita il Daimoku o altri mantra
per produrre risultati nella propria e altrui vita, replico che in
tal caso l’incredulità iniziale, seppure comprensibile, diventa
stupidità se si traduce nel continuare a negare questi
fenomeni.
Mi rivolgo insomma ai lettori di questo articolo
con un messaggio chiaro.
Se siete materialisti e atei, ridete
pure di ciò che ho scritto e pensate pure che io sia fuori di
testa.
Ma se appartenete a una di queste categorie: cattolici che
vanno a messa la domenica o anche solo a Natale, seguaci di Osho, di
Paramahansa Yogananda, buddhisti della Soka Gakkai o di altre forme
di buddhismo, praticanti yoga o altre forme di meditazione,
musulmani, protestanti, pentecostali, induisti, devoti di San
Gennaro, della Madonna di Lourdes o di Medjugorje... sappiate che
non c’è alcuna differenza tra replicare nel tempio massonico il
rito della morte di Hiram, replicare il rito della morte di
Christian Rosenkreutz nel tempio della Golden Dawn, e replicare il
rito della morte di Gesù a Pasqua o della sua nascita a Natale,
recitare il Daimoku replicando il sorgere della Torre Preziosa, o
fare il rito del Rakhi (del braccialetto) come succede in alcune
comunità di matrice induista.
Soprattutto è stupidità pensare
che quello che facciamo noi ha un senso (ad esempio la recitazione
del Daimoku per i buddhisti di Nichiren, o la preghiera collettiva
la domenica in piazza San Pietro) e non possano poi esserci altre
persone, con altri intenti completamente opposti, che pregano per
fini contrari, sia pure con preghiere e riti diversi da quelli cui
ci hanno abituati.
Nel
testo di Dion Fortune “La battaglia magica d’Inghilterra”
viene offerta una preziosa testimonianza documentale della pratica
di questi riti collettivi di meditazione; il libro raccoglie le
lettere che questa esoterista inglese scriveva ai suoi adepti, per
operare mediante strumenti esoterici contro il regime nazista.
Si
tratta di documenti reali, dal valore eccezionale, con cui
l’esoterista inglese dà ai suoi adepti le istruzioni per
combattere “esotericamente” il regime nazista, a mezzo di
meditazioni collettive.
Si può credere a quanto c’è scritto o
no. Ma per non crederci occorre essere atei e materialisti, perché
chiunque – lo ripeto – sia cattolico, protestante, musulmano,
buddhista, induista, massone o aderente a una qualsiasi altra forma
di spiritualità, non potrà che ritrovare negli scritti di Dion
Fortune lo stesso modus operandi che si trova all’interno del
proprio gruppo di appartenenza.
Alcuni
consigli per il miglioramento personale. I libri di Brizzi.
La
letteratura esoterica, alchemica e magica è fatta per il 90% da
testi volutamente incomprensibili.
Si deve in particolare a
Aleister Crowley, Dion Fortune, Israel Regardie, se si è aperta la
strada a scritti comprensibili e chiari su queste materie, che oggi
sono pubblicati prevalentemente da Edizioni Mediterranee, Venexia
Editrice e Edizioni Rebis, permettendo di capire la magia e
l’esoterismo anche ai non iniziati.
La
maggior parte delle persone però non ha bisogno di studiare testi
di alchimia e magia per migliorare se stesso; né è necessario, per
essere felici, essere in grado di richiamare angeli e altre
entità.
Le strade per trovare la felicità sono diverse e
personali: buddhismo, meditazione, pratiche religiose serie, corsi
di miglioramento personale, psicoterapie, sono strade valide a
seconda della personalità dell’individuo.
Il rischio della
religione, sia essa il buddhismo o l’induismo o il cristianesimo,
è il fanatismo; il rischio della psicoterapia è che si perda di
vista il fine spirituale e si tenda alla normalizzazione
dell’individuo senza tenere conto della sua
anima.
D’altronde anche la strada del perfezionamento di
se stessi percorrendo vie esoteriche ha dei rischi ancora più
grandi; in primo luogo perché la strada della magia e
dell’esoterismo è lunga e tortuosa, in secondo luogo perché
attualmente le vie iniziatiche sono quasi completamente in mano a
forze oscure che hanno scopi completamente diversi rispetto al
perfezionamento dell’individuo. Basta vedere la fine che ha fatto
la massoneria, che dovrebbe essere un luogo di perfezionamento
dell’individuo, ed è invece il luogo dove ci si incontra per
favori e per complottare contro la società, e che annovera tra i
suoi affiliati personaggi come Licio Gelli, Totò Riina, Bernardo
Provenzano, i vertici della ’ndrangheta della camorra e di Cosa
Nostra, che devono essere tutti, rigorosamente, massoni (ma si
tratta di massoneria deviata, precisa sempre il massone quando gli
si fa notare questo particolare). D’altronde, avendo conosciuto
personalmente alcuni individui appartenenti a confraternite magiche
o esoteriche, mi hanno dato l’impressione di essere tutto fuorché
degli iniziati.
Una splendida sintesi dei principi base della
magia e dell’alchimia, da cui si possono imparare le tecniche base
per migliorare se stessi e la propria vita, senza dover
necessariamente passare per lo studio di intrugli a base di code di
pipistrello e occhi di rospo, la si può trovare sui libri di
Salvatore Brizzi.
Brizzi ha scritto tre libri molto importanti:
-
La Porta del Mago
- Officina Alkemica
- Risveglio
Nonostante
il titolo, non sono libri di magia, ma sono libri di perfezionamento
personale, di miglioramento personale per trovare una via per la
propria felicità.
L’autore, in questi testi, estrapola dai
libri di magia e alchimia solo ciò che può servire a migliorare se
stessi, sì che essi sono più libri di psicologia che di magia e
alchimia.
A differenza però dei libri di psicologia in
commercio, Brizzi coltiva molto la parte spirituale.
In sostanza
egli fa – in modo chiaro e senza complicazioni – quello che
dovrebbe fare l’esoterismo e la vera religione: aiutare nel
percorso di felicità personale, dando un ausilio per trovare un
senso alla vita, e per vivere una vita che abbia un senso.
Ed è
riuscito, credo per la prima volta, a riunificare psicologia e
spiritualità, dando risposte psicologiche ai problemi principali
che hanno tutti, senza trascurare la parte spirituale che è
fondamentale.Bibliografia
generale e spunti per approfondire.
Sui
rapporti tra politica e magia, di Giorgio Galli:
- Hitler e il
nazimo magico, BUR
- Esoterismo e politica, ed. Rubbettino
In
generale sono molto interessanti e più illuminanti di qualsiasi
altro scritto, gli interventi di Gioele Magaldi (maestro venerabile
del GOD) sul sito del Grande Oriente Democratico, in cui parla
dell’affiliazione massonica di Berlusconi e
Monti.
http://www.grandeoriente-democratico.com/
Che tutti
i presidenti USA siano e siano stati massoni è noto. In
particolare, secondo Gianfranco Carpeoro, ogni presidente USA riceve
automaticamente l’iniziazione al 32esimo grado, anche se – per
avventura – non fosse massone da prima.
Di Dion Fortune si
può leggere
- “Magia applicata”, Venexia Editrice
- “Come
difendersi dagli influssi negativi”, edizioni Armenia. Entrambi
una valida introduzione alla magia
- Il suo testo più importante
è “La Cabala Mistica”, incomprensibile però per i non
iniziati.
Di Israel Regardie il testo base è
- “L’Albero
della Vita”, dove fornisce le nozioni di base per chi vuole
studiare magia ed esoterismo.
- Interessanti sono anche i 4
volumi delle Edizioni Mediterranee “Insegnamenti magici della
Golden Dawn”.
Di Aleister Crowley è molto interessante e
facile (anche se a tratti incomprensibile)
- Magick, edizioni
Astrolabio Ubaldini.
Per uno studio dell’esoterismo e della
magia, oltre ai libri citati, sono fatti molto bene:
- Helmut
Gebelain, Alchimia, ed. Mediterranee.
- Paolo Franceschetti,
L’esoterismo e la magia spiegata in parole comprensibili (data di
pubblicazione prevista: 2022, perché per ora la maggior parte
dell’esoterismo mi risulta incomprensibile e quando vado da
qualche esoterista per farmi spiegare qualcosa in genere esco con le
idee ancora più confuse di prima).
Per una prospettiva
spirituale relativa alla situazione politica internazionale:
-
Fausto Carotenuto, Il mistero della situazione internazionale, ed.
Il ternario.
Su Freud e la sua appartenenza alla massoneria
ebraica:http://www.disinformazione.it/freud_e_la_cabala_ebraica.htm
Di
Jung:
- Psicologia e alchimia
- Simboli della trasformazione
-
L’uomo e i suoi simboli
Il testo di Schuré citato
nell’articolo è il famoso libro “I grandi iniziati”.
Il
testo di Eliphas Levi citato nel primo paragrafo è "Storia
della magia", Edizioni Mediterranee, pag. 285.
Per le
citazioni di Aleister Crowley mi sono basato sui due testi di Sutin
e Lawrence.
Prevengo un’obiezione che proverrà dai lettori
cattolici. Il fatto che abbia spesso citato Crowley non è dovuto al
fatto che sono posseduto da Satana, o mi sono convertito alla magia
nera, così come il fatto di aver citato spesso Dion Fortune e
Israel Regardie non fa di me un iniziato alla Rosa Rossa. Il punto è
un altro, ed è che questi autori sono tra i pochi maghi che hanno
esposto la dottrina esoterica in forma comprensibile e divulgativa.
A Crowley, ad esempio, va l’immenso merito di aver indicato
chiaramente il confine tra magia nera e magia bianca (che lui
praticava entrambe per sua stessa ammissione).
http://altrarealta.blogspot.it/
Premessa.
Prima di iniziare questo articolo è bene fare una premessa. Ciò che scrivo è diretto a chi non sa nulla di magia e di esoterismo, quindi alla gente comune. In sostanza, è come se mi rivolgessi a un ipotetico me stesso 5-6 anni fa, quando questi argomenti erano per me sconosciuti, e utilizzerò termini e argomenti comprensibili, a scapito della precisione tecnica, al solo fine di far capire alcuni concetti; concetti in realtà banali, ma che per l’astrusità con cui sono in genere presentati, per il tecnicismo utilizzato dagli addetti ai lavori, unitamente alla disinformazione imperante in materia, sono assolutamente sconosciuti alle masse.
I tecnici e gli esperti storceranno il naso per alcune cose che dirò; in particolare partiremo dalla premessa che esoterismo e magia sono due termini da usare come sinonimi. In linea teorica questo non è corretto, essendo la magia una branca dell’esoterismo, ma per semplificare le cose possiamo utilizzare i due termini come sinonimi; in fondo tutti i ricercatori di esoterismo si interessano anche necessariamente di magia, e tutti i maghi sono anche esoteristi, anche se non è vero il contrario.
Una delle cose che, negli studi di questi anni, mi ha sorpreso di più, è stato lo scoprire che la magia è uno degli strumenti più potenti utilizzato dai personaggi più famosi e influenti della terra; reali di casate europee, presidenti USA e primi ministri italiani, francesi, spagnoli; politici (i più insospettabili, da Bertinotti e Borghezio, a Berlusconi o Prodi), personaggi TV, ecc.
A prima vista questa cosa può apparire strana o frutto di fantasia (già mi vedo gli scettici alla lettura di queste righe dire: “le prove, Franceschetti, vogliamo le prove”), ma che lo strumento esoterico/magico sia diffusissimo in tutti gli ambienti dei personaggi più potenti della terra, lo dimostrano, oltre a studi importanti – come quelli dello storico Giorgio Galli – un argomento decisivo, di tale importanza da essere idoneo a troncare ogni obiezione.
Prima di iniziare questo articolo è bene fare una premessa. Ciò che scrivo è diretto a chi non sa nulla di magia e di esoterismo, quindi alla gente comune. In sostanza, è come se mi rivolgessi a un ipotetico me stesso 5-6 anni fa, quando questi argomenti erano per me sconosciuti, e utilizzerò termini e argomenti comprensibili, a scapito della precisione tecnica, al solo fine di far capire alcuni concetti; concetti in realtà banali, ma che per l’astrusità con cui sono in genere presentati, per il tecnicismo utilizzato dagli addetti ai lavori, unitamente alla disinformazione imperante in materia, sono assolutamente sconosciuti alle masse.
I tecnici e gli esperti storceranno il naso per alcune cose che dirò; in particolare partiremo dalla premessa che esoterismo e magia sono due termini da usare come sinonimi. In linea teorica questo non è corretto, essendo la magia una branca dell’esoterismo, ma per semplificare le cose possiamo utilizzare i due termini come sinonimi; in fondo tutti i ricercatori di esoterismo si interessano anche necessariamente di magia, e tutti i maghi sono anche esoteristi, anche se non è vero il contrario.
Una delle cose che, negli studi di questi anni, mi ha sorpreso di più, è stato lo scoprire che la magia è uno degli strumenti più potenti utilizzato dai personaggi più famosi e influenti della terra; reali di casate europee, presidenti USA e primi ministri italiani, francesi, spagnoli; politici (i più insospettabili, da Bertinotti e Borghezio, a Berlusconi o Prodi), personaggi TV, ecc.
A prima vista questa cosa può apparire strana o frutto di fantasia (già mi vedo gli scettici alla lettura di queste righe dire: “le prove, Franceschetti, vogliamo le prove”), ma che lo strumento esoterico/magico sia diffusissimo in tutti gli ambienti dei personaggi più potenti della terra, lo dimostrano, oltre a studi importanti – come quelli dello storico Giorgio Galli – un argomento decisivo, di tale importanza da essere idoneo a troncare ogni obiezione.
L’argomento è questo...
La massoneria ha, al diciottesimo grado del rito scozzese, quello di Cavaliere Rosacroce. Il trentesimo è quello di Cavaliere Kadosh, in cui si ripete il dramma di Jacques de Molay e della vendetta templare.
Gli altri gradi della massoneria fanno tutti, indistintamente, direttamente o indirettamente riferimento a principi o concetti esoterici, dal Tempio di Salomone ai misteri egizi.
Chi entra in massoneria, in altre parole, è (meglio sarebbe dire “dovrebbe essere”) obbligato a studiare il significato corrispondente ai vari gradi; un massone, insomma, deve studiare e conoscere i Rosacroce, i Templari e tutto il patrimonio di conoscenze esoteriche che queste confraternite si portano dietro. Se quindi il percorso dell’individuo all’interno della massoneria è un percorso serio, e non finalizzato unicamente alla brama di potere personale o allo scambio di favori, tale percorso deve necessariamente includere lo studio della magia e dell’esoterismo.
Studiare i Rosacroce e i Templari significa infatti anche studiare esoterismo e magia; tutto ciò che c’è di magico/esoterico in Occidente si deve ai Rosacroce; tutti i riti magici praticati dalle varie confraternite esoteriche si rifanno a conoscenze introdotte e diffuse dai Rosacroce; i mazzi di tarocchi più utilizzati e diffusi sono tutti direttamente o indirettamente derivati dal tarocco Rider-Waite, ispirato alla tradizione della confraternita rosacrociana della Golden Dawn; la maggior parte delle confraternite magico-esoteriche occidentali si rifanno alla tradizione templare e/o rosacrociana; tutti gli esoteristi più famosi al mondo erano appartenenti ad una fratellanza di matrice rosacrociana; tutti i libri di esoterismo più diffusi sono scritti o da iniziati a confraternite rosacrociane, o comunque sono impregnati di concetti rosacrociani.
I Rosacroce sono, in Occidente, la magia; e tutto ciò è magia richiama anche inevitabilmente i Rosacroce.
La massoneria è una filiazione diretta delle società rosacrociane e templari. Possiamo quindi dire, semplificando le cose, che la massoneria è un’immensa organizzazione magico-esoterica.
A questo punto allora non c’è bisogno di “prove” per sapere e convincerci che i personaggi più potenti della terra praticano e conoscono la magia. Se è vero che i reali inglesi sono il vertice ufficiale della massoneria di rito anglosassone mondiale, se è vero che Monti, Berlusconi, Bush, Clinton, e tutti i presidenti degli USA, erano e sono massoni, ma lo erano anche Lenin, Marx, Gheddafi, e in generale i personaggi più importanti della storia dell’umanità, se è vero che la massoneria conta decine di migliaia di affiliati, tratti dalle classi più colte e agiate della società, delle due l’una: o tutta questa gente ha tempo da perdere con organizzazioni, rituali, e confraternite inutili, oppure c’è un motivo più profondo per cui queste persone sono tutte iniziate agli alti gradi della massoneria, cioè di un’organizzazione che è possibile definire come “organizzazione magico-esoterica”.
Il motivo per cui tutta questa gente appartiene o è appartenuta alla massoneria è – in realtà – molto semplice.
La massoneria detiene le chiavi del potere nel mondo.
E detiene queste chiavi grazie agli strumenti magico-esoterici di cui si serve.
Scriveva Aleister Crowley al riguardo: “I nostri fratres posseggono le chiavi di tutte le religioni e possono interpretare a loro vantaggio tutti i riti, creare nuove fedi e nuove festività, governando il mondo secondo giustizia e virtù”.
Scrive al riguardo Eliphas Levi nel suo "Storia della magia", nel capitolo intitolato, non a caso, "Origini magiche della massoneria": I massoni hanno "ricevuto i templari come modello, i Rosacroce come padri, e i Giovanniti come antenati.
Per
capire cosa è la magia cerchiamo di procedere per vari step.
Vediamo nei prossimi paragrafi cosa è veramente la magia, come
funziona e come viene utilizzata dai personaggi che sono al
potere.
Dopodiché vedremo che la magia ha un ruolo molto più importante di quel che si crede nei destini dell’umanità e nelle scelte politiche che si fanno ogni giorno, quotidianamente, sulla pelle dei cittadini e delle masse ignoranti.
Dopodiché vedremo che la magia ha un ruolo molto più importante di quel che si crede nei destini dell’umanità e nelle scelte politiche che si fanno ogni giorno, quotidianamente, sulla pelle dei cittadini e delle masse ignoranti.
La magia come scienza del modificare la realtà.
La magia è l’arte di modificare la realtà. Israel Regardie scrive che “la magia è l’arte di applicare cause naturali per produrre effetti sorprendenti”; Crowley diceva che “lo scopo generale della magia è influenzare il mondo dietro le apparenze, per poter trasformare le apparenze stesse”.
Il
mago non è un tizio vestito in modo strambo che fa uscire un
coniglio dal cilindro. Il mago è colui che riesce a modificare la
realtà attorno a sé, facendo prendere agli avvenimenti la piega
che vuole lui.
È magia ad esempio cercare di attirare a sé la persona amata, cercare di attirare ricchezze, ma anche guarire un ammalato (in genere in questi casi si parla di magia bianca) o far ammalare una persona sana (e in genere qui si parla di magia nera).
Primo punto fermo è quindi il seguente: la magia è l’arte di modificare la realtà esterna attorno a noi.
Come si ottiene la modificazione della realtà?
Con l’evocazione di angeli, la recitazione di formule, con la forza di volontà, con procedimenti e riti particolari.
In realtà il mago non fa né più né meno che quello che fanno quasi tutte le persone, ad eccezione degli atei e dei materialisti convinti: il cattolico si recherà a Lourdes o invocherà Padre Pio, l’induista praticherà forme di meditazione (sono strabilianti i “miracoli” compiuti dagli Yogi orientali), il buddhista reciterà dei mantra, altri ritengono di avere un contatto coi propri defunti, ecc.
La differenza è che il mago chiama la sua arte “magia”, appunto, mentre il buddhista parlerà di “legge mistica”, l’induista parlerà di poteri yogici, il cattolico dirà che ha ricevuto la grazia dalla Madonna, San Gennaro, Padre Pio, ecc. e spesso discorre di miracolo ritenendo ottusamente che i miracoli li possa fare solo la Madonna, e non sapendo che la produzione di eventi eccezionali è assolutamente normale presso la maggior parte delle comunità etniche nel mondo.
Ulteriore differenza è che il mago, oltre alle invocazioni di entità superiori, userà qualsiasi altro strumento, connesso alla forza di volontà e all’arte magica in generale.
In definitiva possiamo dire che la differenza di fondo tra magia e religione è che il mago studia questi fenomeni in modo scientifico, mentre il cattolico o il buddhista in linea di massima sono inconsapevoli di quello che fanno e se gli dici che l’invocazione della Madonna o la recitazione del Daimoku o dell’Om Mani Padme Hum, dell’Om Namah Shivaya, ecc. sono atti magici si offendono pure e pensano che tu stia bestemmiando.
È magia ad esempio cercare di attirare a sé la persona amata, cercare di attirare ricchezze, ma anche guarire un ammalato (in genere in questi casi si parla di magia bianca) o far ammalare una persona sana (e in genere qui si parla di magia nera).
Primo punto fermo è quindi il seguente: la magia è l’arte di modificare la realtà esterna attorno a noi.
Come si ottiene la modificazione della realtà?
Con l’evocazione di angeli, la recitazione di formule, con la forza di volontà, con procedimenti e riti particolari.
In realtà il mago non fa né più né meno che quello che fanno quasi tutte le persone, ad eccezione degli atei e dei materialisti convinti: il cattolico si recherà a Lourdes o invocherà Padre Pio, l’induista praticherà forme di meditazione (sono strabilianti i “miracoli” compiuti dagli Yogi orientali), il buddhista reciterà dei mantra, altri ritengono di avere un contatto coi propri defunti, ecc.
La differenza è che il mago chiama la sua arte “magia”, appunto, mentre il buddhista parlerà di “legge mistica”, l’induista parlerà di poteri yogici, il cattolico dirà che ha ricevuto la grazia dalla Madonna, San Gennaro, Padre Pio, ecc. e spesso discorre di miracolo ritenendo ottusamente che i miracoli li possa fare solo la Madonna, e non sapendo che la produzione di eventi eccezionali è assolutamente normale presso la maggior parte delle comunità etniche nel mondo.
Ulteriore differenza è che il mago, oltre alle invocazioni di entità superiori, userà qualsiasi altro strumento, connesso alla forza di volontà e all’arte magica in generale.
In definitiva possiamo dire che la differenza di fondo tra magia e religione è che il mago studia questi fenomeni in modo scientifico, mentre il cattolico o il buddhista in linea di massima sono inconsapevoli di quello che fanno e se gli dici che l’invocazione della Madonna o la recitazione del Daimoku o dell’Om Mani Padme Hum, dell’Om Namah Shivaya, ecc. sono atti magici si offendono pure e pensano che tu stia bestemmiando.
La magia come scienza del cambiamento di sé stessi.
Il presupposto fondamentale perché la magia funzioni è che il mago modifichi se stesso e cambi internamente.
Secondo punto fermo è quindi che la magia, per essere efficace, ha bisogno di un cambiamento interiore del mago.
Non per niente, con mia sorpresa, ho potuto constatare che su tutti i testi di magia, da quelli più antichi ai più moderni, si insiste molto sulla meditazione e sulle varie tecniche di miglioramento di se stessi.
Scrive Regardie che la via mistica si può raggiungere in due modi: con la meditazione e lo yoga, o con la magia, ma combinando insieme le due tecniche i risultati saranno eccezionali.
Addirittura ho trovato in molti testi di magia la recitazione di mantra tipici dell’induismo o del buddhismo (dal classico OM, all’Om Mani Padme Hum del buddhismo tibetano) e tecniche di meditazione yoga prese pari pari dall’Oriente, e praticate da sempre da Templari e Rosacroce, che le avevano apprese in Oriente.
Anche nel libro “Magick” di Aleister Crowley si insiste molto sulla meditazione e lo yoga.
In alcuni libri di magia si fa espresso riferimento agli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola (il fondatore dell’Ordine dei Gesuiti) che sono da molti considerati i più efficaci in ambito magico. Nel suo libro “Esercizi spirituali”, Ignazio di Loyola dà consigli di meditazione e immaginazione che, secondo Franz Hartmann, servono per sviluppare i poteri della mente e dell’anima.
Peraltro, con mia somma sorpresa, ho potuto constatare che nei testi di magia di Papus, di Dion Fortune, di Eliphas Levi, e in altri si insiste non solo sulla necessità che il mago pratichi la meditazione, ma che segua un regime alimentare vegetariano, senza alcool, e sano.
In altre parole, ad approfondire l’esoterismo e la magia si scopre che quelle che vengono fatte passare per “teorie new age” o per scoperte moderne, erano già ampiamente praticate e consigliate da maghi e alchimisti del 1500, del 1700 e del 1800.
Aleister
Crowley
La
magia come scienza della natura e come unione col divino.
Infine, un concetto importante da capire è che la magia, per funzionare, deve procedere in accordo con la natura; il mago riesce a provocare un cambiamento nella realtà materiale, solo se questa volontà è in profondo accordo con la natura stessa delle cose da cambiare.
Il mago cioè, per operare, deve anche essere un profondo conoscitore della natura, dei suoi ritmi, e dei suoi segreti.
Ma la natura è il prodotto di Dio, e quindi, per essere in armonia con la natura, occorre essere in armonia con Dio e con il divino.
Gesù poteva produrre tutti quei miracoli perché era in assoluta armonia con Dio e la natura. Ma miracoli analoghi a quelli di Gesù erano e sono prodotti anche da Yogi indiani, che da secoli sono maestri nell’arte di entrare in comunione con il divino e con la natura (il termine Yoga infatti significa unione, e in particolare unione col divino, quindi lo scopo dello Yoga è proprio quello di elevare lo spirito per entrare in contatto con Dio).
Secondo Israel Regardie, lo scopo del teurgo è “l’acquisizione dell’autoconoscenza e l’unione con il divino” (L’Albero della Vita, pag. 99).
Eliphas Levi diceva che la magia è “la scienza tradizionale dei segreti della natura”.
Mentre per Eugène Canseliet è “l’arte divina che consiste nel prendere contatto con l’anima universale”.
La magia, diceva Crowley, non è un modo di vivere, ma IL modo di vivere.
Considerando che l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio, e che il principio fondamentale della magia è il famoso principio “come in alto così in basso” di Ermete Trismegisto (che è l’equivalente del “come in cielo così in terra” del Padre Nostro cristiano), l’uomo deve conoscere se stesso per poter essere in armonia con Dio, e conoscere Dio per essere in armonia con se stesso.
Aleister Crowley diceva di sé stesso che era uno strumento di esseri superiori che controllano il destino umano.
“Siamo tutti parti di Dio, non semplicemente timbri che riproducono il suo nome, noi siamo poemi ispirati da Dio, i figli generati dalla sua follia amorosa”.
E altrove, sempre Crowley, disse: “La Grande Opera significa entrare in unione con l’infinito e liberare la divina scintilla di luce imprigionata nel corpo”.
“Amore è l’unica legge, Amore sotto il dominio della Volontà”, era un altro dei motti di Crowley.
La stessa cosa che dicono i cristiani, i buddhisti, gli induisti, gli sciamani.
La magia – secondo la definizione di Regardie – è quindi una scienza dello spirito, un sistema tecnico di formazione per finalità divine (L’Albero della Vita, pag. 133).
Il mago quindi è anche un credente, nel senso che crede senz’altro in Dio.
Non a caso per entrare in massoneria sono richieste tassativamente tre regole: essere uomo, aver compiuto i 21 anni, e credere in un Dio unico.
Si legga, per chi è curioso di approfondire, quello che scrive Dion Fortune sulla via mistica a questo link .
La magia come scienza della volontà.
La magia, consistendo nel modificare la realtà, è anche la scienza della volontà.
Secondo Dion Fortune, i nostri pensieri non solo ci influenzano, ma formano canali di ingresso e attrazionedelle corrispondenti forze nel cosmo.
Secondo Regardie, ciò che conta in magia sono il pensiero e la volontà. Gli attrezzi del mago sono solo un rafforzamento di tale volontà (pag. 140). “Tutti i riti, gli interminabili dettagli cerimoniali, le circumambulazioni, gli incantesimi, e le suffumicazioni vengono attuate deliberatamente per esaltare l’immaginazione e rafforzare la forza di volontà”.
Eliphas Levi scrive al proposito: “Se vuoi regnare su te stesso e sugli altri, impara a volere”.
Il pensiero corre immediatamente ai numerosi libri e manuali sul potere della volontà, dai libri di Louise Hay a quelli di Wayne Dyer, ma anche ai numerosi manuali sulle tecniche di vendita che si insegnano in ambito aziendale, nonché ai principi base della maggior parte delle correnti psicologiche, da quelle comportamentali estreme del professor Giorgio Nardone, a quelle della psicologia cognitiva (secondo cui cambiando i nostri pensieri possiamo cambiare le nostre emozioni e dunque essere più felici).
Rapporto
tra magia e discipline moderne scientifiche
Una delle cose che si scoprono approfondendo le varie correnti esoteriche è che esse sono tutte molto simili, quasi come strade che, pur diverse, conducono alla stessa meta.
I punti fermi di tutte le dottrine esoteriche, da quelle pitagoriche, a quelle egizie, a quelle catare, templari e rosacrociane, nonché degli esoterismi orientali, sono i seguenti: l’anima; la dottrina della reincarnazione;la possibilità di operare trasformazioni della realtà mediante la forza di volontà.
Cristo, secondo i Rosacroce e la massoneria, è venuto sulla terra per diffondere le dottrine esoteriche alle masse; in sostanza l’esoterismo di Cristo era un esoterismo semplice, alla portata di tutti, e non più riservato ai soli iniziati delle scuole misteriche.
Cristo insomma portava in Occidente quell’esoterismo che in Oriente era molto più diffuso, per spiritualizzare la società occidentale.
La lotta tra rosacrocianesimo prima, massoneria poi, e Chiesa cattolica, è dunque uno scontro titanico tra due cristianesimi: quello cattolico di Pietro e Paolo e quello di Giovanni.
Il cristianesimo stava dunque portando una ventata di rinnovamento nella società occidentale, e tale ventata è stata impedita da due fattori.
Il primo è stato la nascita della Chiesa cattolica; a partire dalla morte di Cristo, Roma, fiutando il pericolo insito nella dottrina cristiana, l’ha fatta diventare religione ufficiale dell’impero al fine di controllarla, ha stravolto l’interpretazione dei Vangeli, e ha costruito una religione da cui ha bandito quasi ogni riferimento esoterico (non a caso Roma contiene già nel suo nome la negazione del messaggio di Cristo; se il messaggio del Cristo è infatti l’amore, amor in latino, Roma è proprio il termine amor letto al contrario). Nei secoli la Chiesa ha poi distrutto tutti gli esoterismi che man mano si trovava nel cammino: l’esoterismo gnostico, quello templare con la distruzione dell’Ordine nel 1314, quello cataro con la crociata contro gli albigesi, quello boemo, e in generale facendo una guerra aperta a qualsiasi esoterismo (basti pensare alla guerra odierna che viene fatta a discipline come lo Yoga, che alcuni sacerdoti considerano una disciplina satanica).
Altri fattori di distruzione sono stati il materialismo e lo scientismo.
I vari rami delle dottrine esoteriche si sono specializzati oltre misura e frammentati in modo da non permettere più la comprensione del tutto.
Dall’alchimia è nata la chimica.
Dall’astrologia è nata l’astronomia.
Dalla numerologia è nata la matematica (a coloro – magari docenti di matematica razionali e amanti del pensiero scientifico – che leggeranno con scetticismo questa affermazione, mi basterà ricordare che Pitagora, il cui teorema tutti abbiamo studiato a scuola, era il fondatore di una delle scuole di pensiero esoterico più note nell’ambiente esoterico, tanto che ancora oggi i membri di molte società segrete, massoni compresi, vengono definiti anche “pitagorici”; mentre Leonardo da Vinci, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, era un rosacroce).
Dalle tecniche per modificare la realtà è nata la fisica.
La stessa religione nasce dalla scienza esoterica.
Qualunque
religione organizzata nasce sempre come una branca deviata di una
corrente esoterica.L’esoterismo studia tutto ciò che ha a che
fare con l’anima e con Dio, religioni comprese; e fa partire dal
basso (dalla ricerca di sé) la ricerca dell’unione col divino; la
religione invece fa partire dall’alto, imponendo con la forza,
questa unione, facendo smarrire all’uomo la comprensione di se
stesso.
Scrive Edouard Schuré che “la dottrina esoterica non è solo una scienza, una filosofia, una morale, una religione; essa È la scienza, la filosofia, la morale e la religione, di cui tutte le altre non sono che preparazioni e degenerazioni” (I grandi iniziati, pag. 17).
Scrive Edouard Schuré che “la dottrina esoterica non è solo una scienza, una filosofia, una morale, una religione; essa È la scienza, la filosofia, la morale e la religione, di cui tutte le altre non sono che preparazioni e degenerazioni” (I grandi iniziati, pag. 17).
In
particolare: rapporti tra magia e psicologia.
Dalle tecniche magiche per migliorare sé stessi, si sono dipartite le varie scienze psicologiche e sociologiche; basta leggere i libri di Dion Fortune (esoterista inglese che fu membro della Golden Dawn e che da giovane fu psicologa) per vedere che la sociologia e la psicologia non hanno inventato nulla, ma hanno semplicemente studiato e approfondito una parte della scienza esoterica. Tutti i libri di miglioramento personale – dalla legge dell’attrazione, ai libri di Dale Carnegie (che tra l’altro era un massone di alto grado), ai libri di Wayne Dyer – dicono cose che era possibile trovare in scritti magico-esoterici del 1800, del 1500, ma addirittura nei Vangeli, se interpretati correttamente e non alla lettera come pretenderebbero di fare alcuni cattolici.
Ciò che oggi dicono le moderne tecniche psicologiche, lo dicevano già gli scritti magici ed esoterici di Cornelio Agrippa nel 1500, di Papus nell’800 e di Dion Fortune ai primi del 1900.
In una biografia di Crowley mi sono imbattuto in una tecnica psicologica abbastanza paradossale utilizzata dal grande mago nero inglese per guarire una persona, che mi ha ricordato le moderne tecniche di Nardone e Watzlawick.
E tecniche molto particolari di psicoterapia sono contenute nel libro della maga e psicologa Dion Fortune dal titolo “I segreti del dottor Taverner, dottore dell’occulto”, e nel libro “Psicomagia” di Alejandro Jodorowsky, che mi hanno ricordato in alcuni punti ancora una volta le moderne terapie di Nardone.
La differenza è che se dici che hai guarito una persona con la terapia di Nardone sei un genio avanti coi tempi; se dici che hai usato la tecnica di Jodorowsky o Fortune sei pazzo, e se poi ti azzardi a dire che hai preso lo spunto da Crowley dicono che sei satanista.
Gli
psicodrammi familiari che vengono utilizzati in alcune moderne
tecniche di psicoterapia, poi, sono identici agli psicodrammi
che Osho faceva
attuare nella sua comune (e che presumo si attuino ancora oggi).
Se però lo psicodramma lo hai fatto nell’ashram di Osho sei un arancione fuori di testa; se lo hai fatto in un moderno centro di terapia scucendo centinaia o migliaia di euro sei uno “avanti”.
In entrambi i casi, poi, se fai notare a chi effettua queste pratiche che hanno semplicemente messo in atto un rito, con degli effetti magici, l’interlocutore non capisce proprio cosa tu stia dicendo, non avendo la gente il minimo concetto del significato dei riti e dei ruoli che il rito riveste per la psiche e per il comportamento umano.
Nel campo della psicologia fu Carl Gustav Jung (il cui padre era sicuramente massone, mentre lui era un rosacroce) che cercò di riportare la psicologia alle sue origini, studiando i rapporti tra psicologia, alchimia ed esoterismo; fu questo il motivo per cui ruppe con Freud, che lui considerava un mistificatore e un ingannatore. Sigmund Freud infatti era un massone appartenente alla potente organizzazione massonica del B’nai B’rith, la massoneria ebraica, ed era consapevole del danno che faceva alla parte spirituale dell’uomo con la diffusione della sue teorie e il suo pansessualismo di stampo dionisiaco. Jung riteneva, giustamente, che le teorie di Freud avrebbero potuto danneggiare la società e combatté, per quello che poté, questa possibilità. Le differenze tra Jung e Freud non erano, come si crede comunemente, differenze di metodo e di teorie; erano differenze di scuole massoniche e indirizzi esoterici: il B’nai B’rith, la massoneria che vuole condurre al NWO assoggettando i popoli per portarli all’oscurità, e i Rosacroce bianchi, che di quei popoli volevano l’illuminazione.
Ma gli junghiani successivi, da James Hillman in poi, hanno provveduto a distruggere il lavoro di Jung, troppo pericoloso per la società di allora e di oggi, sì che oggi molti psicanalisti che si definiscono junghiani non sanno nulla di alchimia, magia ed esoterismo, pur essendo la scienza alchemica alla base di molti scritti di Jung. Mentre gli junghiani attuali si guardano bene dall’approfondire il rapporto tra psicologia, alchimia e magia.
In particolare, la psicologia tende alla normalizzazione dell’individuo (considerato normale quando rientra nella società e trova un lavoro e una famiglia; cioè considerato normale quando si adegua a una società malata, il che è una contraddizione in termini) senza però offrire risposte spirituali, cioè senza offrire le risposte più importanti ai malesseri esistenziali dell’individuo.
Scrive la psicanalista Dion Fortune nel suo libro “Magia applicata” che “aiutare un paziente ad adattarsi meglio alla società non significa necessariamente curarlo ma trasmettergli le nevrosi della società stessa”.
Quanto alla sociologia, scienza che si presupporrebbe “moderna”, in realtà non fa altro che riprendere alcuni studi che erano propri già delle scienze esoteriche, sul potere di influenzare le masse.
Anche qui, basterà rimandare a questo scritto di Dion Fortune, tratto dal suo “Magia applicata”, per vedere come, con poche parole, spieghi i fenomeni dell’isteria di massa in modo molto semplice.http://poteriocculti.mastertopforum.biz/la-mente-di-gruppo-vt4394.html
Il mago quindi, perlomeno se illuminato, dovrebbe essere sia psicologo che sociologo, perché sa penetrare profondamente nell’anima umana e guarisce (se stesso o gli altri) con degli interventi all’anima.
Purtroppo, la specializzazione della psicologia e della sociologia, che hanno separato la parte spirituale da quella materiale, ha reso il lavoro dello psicologo molto poco efficace giungendo addirittura ad affermare che il “pensiero magico” è un sintomo di delirio e schizofrenia.
Se però lo psicodramma lo hai fatto nell’ashram di Osho sei un arancione fuori di testa; se lo hai fatto in un moderno centro di terapia scucendo centinaia o migliaia di euro sei uno “avanti”.
In entrambi i casi, poi, se fai notare a chi effettua queste pratiche che hanno semplicemente messo in atto un rito, con degli effetti magici, l’interlocutore non capisce proprio cosa tu stia dicendo, non avendo la gente il minimo concetto del significato dei riti e dei ruoli che il rito riveste per la psiche e per il comportamento umano.
Nel campo della psicologia fu Carl Gustav Jung (il cui padre era sicuramente massone, mentre lui era un rosacroce) che cercò di riportare la psicologia alle sue origini, studiando i rapporti tra psicologia, alchimia ed esoterismo; fu questo il motivo per cui ruppe con Freud, che lui considerava un mistificatore e un ingannatore. Sigmund Freud infatti era un massone appartenente alla potente organizzazione massonica del B’nai B’rith, la massoneria ebraica, ed era consapevole del danno che faceva alla parte spirituale dell’uomo con la diffusione della sue teorie e il suo pansessualismo di stampo dionisiaco. Jung riteneva, giustamente, che le teorie di Freud avrebbero potuto danneggiare la società e combatté, per quello che poté, questa possibilità. Le differenze tra Jung e Freud non erano, come si crede comunemente, differenze di metodo e di teorie; erano differenze di scuole massoniche e indirizzi esoterici: il B’nai B’rith, la massoneria che vuole condurre al NWO assoggettando i popoli per portarli all’oscurità, e i Rosacroce bianchi, che di quei popoli volevano l’illuminazione.
Ma gli junghiani successivi, da James Hillman in poi, hanno provveduto a distruggere il lavoro di Jung, troppo pericoloso per la società di allora e di oggi, sì che oggi molti psicanalisti che si definiscono junghiani non sanno nulla di alchimia, magia ed esoterismo, pur essendo la scienza alchemica alla base di molti scritti di Jung. Mentre gli junghiani attuali si guardano bene dall’approfondire il rapporto tra psicologia, alchimia e magia.
In particolare, la psicologia tende alla normalizzazione dell’individuo (considerato normale quando rientra nella società e trova un lavoro e una famiglia; cioè considerato normale quando si adegua a una società malata, il che è una contraddizione in termini) senza però offrire risposte spirituali, cioè senza offrire le risposte più importanti ai malesseri esistenziali dell’individuo.
Scrive la psicanalista Dion Fortune nel suo libro “Magia applicata” che “aiutare un paziente ad adattarsi meglio alla società non significa necessariamente curarlo ma trasmettergli le nevrosi della società stessa”.
Quanto alla sociologia, scienza che si presupporrebbe “moderna”, in realtà non fa altro che riprendere alcuni studi che erano propri già delle scienze esoteriche, sul potere di influenzare le masse.
Anche qui, basterà rimandare a questo scritto di Dion Fortune, tratto dal suo “Magia applicata”, per vedere come, con poche parole, spieghi i fenomeni dell’isteria di massa in modo molto semplice.http://poteriocculti.mastertopforum.biz/la-mente-di-gruppo-vt4394.html
Il mago quindi, perlomeno se illuminato, dovrebbe essere sia psicologo che sociologo, perché sa penetrare profondamente nell’anima umana e guarisce (se stesso o gli altri) con degli interventi all’anima.
Purtroppo, la specializzazione della psicologia e della sociologia, che hanno separato la parte spirituale da quella materiale, ha reso il lavoro dello psicologo molto poco efficace giungendo addirittura ad affermare che il “pensiero magico” è un sintomo di delirio e schizofrenia.
Riassunto.
La definizione di magia. Esempi di riti magici.
Riassumendo:
1) la magia è l’arte di modificare la realtà attorno a noi;
2) il mago deve essere un profondo conoscitore di se stesso;
3) il mago deve essere un profondo conoscitore della natura e delle sue leggi;
4) il segreto della magia sta nella forza di volontà.
Molte pratiche e abitudini sociali sono pratiche magiche, o derivate dalla magia, ma sono chiamate con altri nomi.
La recitazione dei mantra buddhisti, operando una trasformazione interna ed esterna, è magia.
La meditazione è magia.
La psicanalisi, operando una trasformazione interna, per migliorare gli eventi esterni dell’individuo e renderlo più felice, è magia.
La psichiatria, somministrando farmaci per alterare gli stati emotivi e mentali, fa né più né meno quello che faceva e fa tuttora l’alchimia; la psichiatria quindi è magia.
L’invocazione dell’aiuto divino, ma anche l’invocazione dei santi o della Madonna, operando miracoli, è magia; e la stessa messa cattolica è un rito esoterico, non a caso molto simile ai riti praticati dalle società segrete.
La preghiera è una forma di magia.
Faccio ora due esempi pratici di come il mago ottenga risultati concreti sulla realtà circostante a lui.
In un caso un mago-massone mi ha raccontato che con un rito (se non ricordo male il Picatrix) aveva scommesso il lunedì che avrebbe materializzato un pranzo di pesce per 20 persone per il fine settimana. Il venerdì è venuto il proprietario di un ristorante, a chiedergli come poteva restituirgli un favore che costui tempo fa gli aveva fatto; il giorno dopo le 20 persone hanno mangiato pesce al ristorante.
Un altro mi ha raccontato che non fa un lavoro fisso; tempo fa aveva bisogno di una consistente somma di denaro perché era stato costretto a pagare dei lavori condominiali imprevisti. Dopo qualche giorno, un debitore che gli doveva del denaro e che lui non sperava più di rivedere, si è scusato del ritardo con cui aveva restituito il prestito e ci aggiunse per riconoscenza una somma in più tale da coprire tutto il debito.
In uno scontro magico che avveniva tra Crowley e alcuni suoi avversari, un giorno arrivò un poliziotto a casa di Crowley a fare una perquisizione; questo era l’effetto del rito, secondo Crowley. Crowley reagi con altro rito, e al suo avversario – se non ricordo male – morirono tutti i cani.
Questo è né più né meno quello che fanno i buddhisti aderenti alla scuola di Nichiren; recitano il Daimoku con delle finalità, e quando il risultato è raggiunto lo attribuiscono alla recitazione del Daimoku.
Ed è sempre, né più né meno, quel che succede quando un devoto prega Padre Pio, San Gennaro, o la Madonna.
È quello che insegna Louise Hay nei suoi libri come “Puoi cambiare la tua vita” (ripetendo molte volte una cosa e finendo per convincercene, arriveremo al risultato voluto), e il libro “The Secret” con la sua legge dell’attrazione.
Religione e scienza. Strumenti diversi ma fine unico.
Più in generale lo stesso problema della psicologia lo hanno tutte le scienze. Il problema è che oggi il fisico, il matematico, lo psicologo, l’astrologo, studiando a fondo un solo aspetto della realtà (che è invece sempre una e complessa) perde di vista l’unità del tutto.
L’estrema specializzazione di queste materie ha fatto quindi perdere di vista l’insieme, diminuendo l’efficacia degli studi complessivi, che sono diventati aridi e spesso inutili e fini a se stessi. Soprattutto, la specializzazione e la frammentazione del sapere ha fatto perdere di vista la cosa più importante, la parte spirituale della realtà, trasformando la società in quello che possiamo constatare con i nostri occhi: una società materialista in cui gli individui hanno perso il senso di ciò che sono e di ciò che fanno.
Tutte le dottrine esoteriche e magiche dicono, in sostanza, la stessa cosa: l’anima è la parte più importante dell’individuo, ed è immortale; e l’uomo deve cercare di uscire dalla sua condizione materiale per elevarsi a vette spirituali. Scrive Schuré che “tutte le tradizioni religiose ed esoteriche giungono a conclusioni identiche nella sostanza ma differenti nella forma, sulle verità fondamentali e finali, seguendo tutte lo stesso schema dell’iniziazione interiore e della meditazione”.
Nelle tradizioni spirituali sia antiche che moderne l’anima è sempre al centro dell’interesse.
Nella società occidentale, invece, dell’anima non si parla più.
L’ostacolo alla crescita dell’individuo e alla sua elevazione è venuto da due fronti che hanno sferrato un attacco combinato alla spiritualità: la Chiesa cattolica e la scienza.
La Chiesa ha eseguito le seguenti operazioni:
- ha negato la dottrina della reincarnazione e l’anima, relegandola a un ruolo marginale e sostanzialmente inesistente (secondo la Chiesa l’anima è sì la parte più importante dell’essere umano, ma solo perché un giorno ci sarà il giudizio universale, in cui saremo giudicati per quello che abbiamo fatto in quest’unica vita; in tal modo si è quindi negato il concetto di anima come è inteso in tutte le tradizioni esoteriche, occidentali e orientali);
- ha messo al bando la magia e l’esoterismo;
- ha affermato che bisogna credere per fede, e non per esperienza diretta del divino, che si cerca assolutamente di bandire in tutti i modi.
La scienza ha fatto la stessa cosa, ma con mezzi diversi:
- nega l’anima e Dio, spesso facendo passare chi è religioso per una persona primitiva, che è in cerca di sicurezze, al limite della superstizione;
- ha messo al bando la magia e l’esoterismo, elevando la scienza stessa a religione;
- si deride chi ha "fede", contrapponendo la fede, cieca, superstiziosa e ignorante, alla scienza, progredita, moderna, civile. In realtà sostituendo alla "fede" in Dio, la fede nella sua inesistenza e la fede nella scienza.
In sostanza, Chiesa cattolica e scienza sono state le due facce della stessa medaglia, apparentemente divise, ma in realtà unite da un fine comune: la distruzione dell’anima e dello spirito.
Hanno inoltre inoltre fatto credere che chi è buddista, induista, mago, ecc. lo sia per "fede", cioè per accettazione acritica e incondizionata a un qualcosa di divino, quando invece il buddista, l'induista, il mago, fanno ogni giorno esperienza del divino.
Da questo punto di vista, la lotta secolare tra Massoneria e Chiesa cattolica è stata anche (e lo è ancora) una lotta magica: la Chiesa ha cercato di impedire in tutti i modi la diffusione e lo sviluppo della magia in Occidente, la massoneria e i Rosacroce hanno cercato di introdurla e diffonderla.
L’uso della magia da parte dei politici e dei capi di Stato.
Per maggiore chiarezza, ripeto quindi quello che ho già detto poche righe sopra.
A portare prove del legame tra politica e esoterismo, tra movimenti politici della storia e influenze massoniche, rosacrociane, o di altri ordini occulti, ci hanno provato in molti. È stato quindi dimostrato che il regime nazista fu influenzato dall’esoterismo della Società Thule e che Aleister Crowley era consigliere segreto di Hitler; mentre Giuseppe Cambareri, altro esoterista, fu consigliere di Mussolini. È provato che tutti i presidenti USA sono e sono stati massoni, e clamoroso fu quando Bush e Kerry dichiararono entrambi, in un’intervista congiunta, di appartenere alla stessa società segreta, la Skull and Bones; massoni e rosacrociani furono Mazzini, Garibaldi, Cavour (la cosiddetta carboneria altro non era che una filiazione della massoneria).
Ma il limite di questi studi è di voler sempre rimanere agganciati a prove documentali e certe, quando invece il vero segreto, come dice giustamente Fausto Carotenuto in una recente intervista al mensile X Times di novembre, non viene mai messo per iscritto e può solo essere intuito.
Non c’è in realtà bisogno di “prove” particolari per poter affermare che i personaggi più potenti dell’economia e della politica internazionale pratichino la magia.
Infatti, considerando che i personaggi più importanti della storia dell’umanità sono stati e sono tutti massoni, delle due l’una: o la massoneria è un’immensa congrega di idioti dediti a giocare a rituali vetusti e demenziali e i personaggi più importanti dell’umanità erano e sono dei trogloditi superstiziosi, mentre noi, comuni mortali razionali e amanti del pensiero scientifico, siamo dei geni, oppure tali personaggi conoscevano e praticavano la magia, e hanno (e sanno) qualcosa che noi non sappiamo; e allora alla magia e all’esoterismo va riservato un posto ben diverso rispetto a quello che gli viene riservato in genere.
Occorre anche considerare che la massoneria conta tra i suoi iscritti oltre 50.000 persone, e queste persone non sono studenti, disoccupati, barboni o nullafacenti, ma sono avvocati, magistrati, commercialisti, architetti, politici, medici, imprenditori, insomma la classe dirigente del paese. Tanto per fare un esempio, ai vertici intermedi della Rosa Rossa non c’era solo il magistrato Piero Luigi Vigna, ora defunto, ma c’è tuttora un magistrato che firma molti articoli esoterici e che leggo spesso su riviste e libri di esoterismo.
Insomma, se è vero, per le cose che abbiamo detto in precedenza, che la massoneria è un’immensa organizzazione magica, di livello mondiale, ciò equivale a dire che la magia è molto più diffusa di quanto si creda, solo che la si chiama con nomi diversi.
Beninteso… la maggior parte dei massoni non ha la minima idea del significato dei riti, non studia quasi nulla, e non capisce il perché di ciò che fa; così come la maggior parte dei cattolici non ha mai letto il Vangelo e la maggior parte dei buddhisti non ha mai letto un qualsiasi sutra per intero. La maggior parte dei massoni non sa nulla di massoneria, essendosi affiliato per carrierismo, per avere favori, o semplicemente perché in certi ambienti così fan tutti.
Come accade in tutte le organizzazioni, solo una minoranza si rende davvero conto di ciò che fa e ne è consapevole. Ma questo non toglie che – lo ripeto – abbiamo oltre 50.000 persone della classe dirigente italiana, affiliate a un’organizzazione magico/esoterica; il che imporrebbe agli scettici, ai materialisti, e ai fideisti della scienza, di farsi venire qualche dubbio rispetto alle certezze granitiche che nutrono.
Del resto, come abbiamo ampiamente dimostrato in altri articoli, simboli massonici o esoterici (e quindi magici) sono dappertutto; la moneta da un dollaro (con la piramide massonica e la frase “novus ordo seclorum”), la moneta da uno e due euro (con le sei linee, sei stelle e ancora sei linee presenti su tutte le monete, cioè il 666) e le dodici stelle a cinque punte (la donna che venne dal mare con una corona di dodici stelle dell’Apocalisse), i simboli dei partiti, le costruzioni (penso ad esempio alla sede del Parlamento europeo, la cui strana e incomprensibile forma è in realtà copiata pari pari dalla struttura della Torre di Babele); Berlusconi ha costruito le sue ville secondo precisi criteri esoterici, come ha dimostrato L’Espresso in un articolo tempo fa e come ha spiegato Gioele Magaldi nel sito del Grande Oriente Democratico, ecc.
Questa gente, insomma, perde il suo tempo a disseminare ovunque simboli massonici, esoterici e magici. E ancora una volta delle due l’una: o questi sono dei perditempo, o forse nel loro agire c’è un significato più profondo che sfugge alla maggioranza della gente.
I libri segreti delle società segrete.
Parlando di prove, non credo inoltre che esistano (come invece diceva Gabriella Carlizzi) dei manoscritti cifrati e segreti per decodificare il linguaggio delle società segrete, perché se esistessero prima o poi potrebbero venire distrutti o scoperti, e non sarebbe possibile mantenere una segretezza assoluta per secoli; soprattutto non sarebbe possibile che uno stesso segreto iniziatico possa essere detenuto da persone che stanno anche a distanza di migliaia di km le une dalle altre e che spesso hanno necessità di comunicare in tempo reale e senza limiti fisici.
Sicuramente esistono testi magici che sono stati tenuti segreti per secoli e che ora vengono spesso ristampati (le edizioni Rebis in particolare negli ultimi anni hanno pubblicato testi interessantissimi, come – almeno per i mie fini – i testi di Arthur Edward Waite; mentre Venexia editrice pubblica i testi della Fortune e di Regardie).
Sicuramente esisteranno testi, anche molto importanti, tenuti segreti alle masse.
Ma i veri libri importanti, a mio parere, sono sotto gli occhi di tutti: la Bibbia (compresi gli apocrifi), i Vangeli (compresi gli apocrifi e gnostici), la Divina Commedia e altri libri sacri.
Avendo le chiavi per interpretare questi libri, si ha la chiave della conoscenza esoterica.
Ecco – ad esempio – il motivo per cui la massoneria festeggia San Giovanni (“Ci sono due chiese oggi: la Chiesa cattolica, di Pietro, e quella massonica, di Giovanni”, dice il Gran Maestro Di Bernardo in un’intervista a Ferruccio Pinotti), i Rosacroce hanno come figura di riferimento più importante San Giovanni, e la stessa Rosa Rossa fa sempre riferimento a San Giovanni.
Nel Vangelo di Giovanni è infatti contenuta la parte più importante del messaggio esoterico di Cristo, che è riassumibile nelle sue due frasi: “voi siete dei” e “conoscete la verità e la verità vi renderà liberi”, il che, poi, è lo stesso messaggio che c’è nella Genesi: Dio creò l’uomo a sua immagine somiglianza.
E tale messaggio (che si può tradurre così: con la tua volontà, tu crei la tua realtà) è identico, sia per chi opera con animo puro, sia per chi vuole utilizzare questi strumenti per il male. Magia bianca e magia nera, infatti, si servono degli stessi strumenti; è solo il fine che è diverso, come dicono chiaramente Dion Fortune e Israel Regardie.
Il
grande segreto della magia.
Il grande segreto della magia è quindi il valore della forza di volontà, e la scoperta che tutto ciò che capita nella nostra vita è attirati dai nostri pensieri.
Ne consegue che modificando i nostri pensieri può cambiare la nostra vita.
Nell’antichità si riteneva che questo segreto non potesse essere dato alle masse o a chiunque lo volesse conoscere, per evitare che se ne potesse fare un uso distorto.
I Pitagorici dicevano che dare il segreto a chiunque avrebbe comportato che il depresso/pessimista avrebbe utilizzato questa conoscenza per autoflagellarsi e accusarsi e sentirsi in colpa di tutte le disgrazie capitate alla gente intorno a lui; il malvagio se ne sarebbe servito per far del male; e la persona troppo limitata non avrebbe retto alla rivelazione, finendo per perdere il senno.
Nel medioevo i Rosacroce e i Templari detenevano questo e altri segreti ma non potevano rivelarlo, perché sarebbero stati perseguitati dalla Chiesa cattolica.
Oggi però, piano piano, questo concetto sta iniziando a farsi strada (a partire dai libri di esoterismo, sempre più diffusi, per passare dai libri new age – il cui contenuto è identico a ciò che già scrivevano Plotino qualche millennio fa e Cornelio Agrippa qualche secolo fa – fino ai recenti libri come “The Secret”, il cui titolo non casuale non è altro che una volgarizzazione di alcuni segreti che sono stati sempre propri delle scienze magiche ed esoteriche).
Ciò che la cultura moderna e occidentale ha voluto nasconderci e cerca tutt’oggi di nascondere, insomma, è l’importanza della forza di volontà e tutto ciò che costituisce una tecnica per migliorare se stessi.
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo.
A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.
Anzitutto facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale (in particolare della manipolazione spirituale dei mass media abbiamo parlato in un articolo precedente), produce l’effetto visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto.
Per evitare poi che la gente si avvicini alla discipline esoteriche (e quindi migliori se stessa, approfondendo il senso della vita e della morte), il sistema provvede ad effettuare le seguenti operazioni:
- la magia viene presentata come una cosa da operetta, i cui testimonial principali sono Otelma, Silvan, e Vanna Marchi;
- alcuni programmi e approfondimenti insistono molto sui maghi ciarlatani che propinano filtri d’amore a pagamento, presentando la gente che si rivolge ai maghi come dei superstiziosi ignoranti;
- nelle trasmissioni, sui giornali, nelle opere storiche, scientifiche e letterarie, viene volutamente omesso qualsiasi riferimento esoterico e qualsiasi riferimento ai problemi dell’anima e dello spirito;
- nei testi di storia viene omesso qualsiasi riferimento alla massoneria e ai Rosacroce, e alla loro importanza nella storia dell’umanità; di Dante ci insegnano che scelse San Bernardo come guida in Paradiso perché era devoto alla Madonna, e i Fedeli d’Amore ci vengono presentati come una manica di imbecilli che passavano il loro tempo a scrivere sonetti demenziali a donne angelicate che poi cornificavano nella loro vita privata;
- lo Yoga e le tradizioni orientali sono presentati come una sorta di fuffa new age praticata da fricchettoni con i capelli lunghi e che fumano canne (v. ad esempio il personaggio di Verdone nel film “Un sacco bello”), oppure persone svitate e svampite senza aggancio con la realtà (v. ad esempio il personaggio di Dharma nel telefilm “Dharma e Greg”); in caso estremi poi si arriva addirittura a dire che lo Yoga e le discipline orientali sono “sataniche”, come fanno Padre Amorth e altri cattolici fondamentalisti; in linea di massima però chi pratica discipline come la meditazione viene sempre presentato come un disadattato che fugge dalla realtà, mentre la persona “adattata” e di successo, ben agganciata alla realtà, è ovviamente quello che viaggia vestito in giacca e cravatta sulla sua BMW;
- si omette accuratamente di dire che Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Mozart, Beethoven, Bacone (che pare fosse colui che effettivamente scrisse le opere di Shakespeare), ecc. erano rosacroce, quindi maghi ed esoteristi, come lo erano Mazzini, Cavour e altri meno nobili personaggi, per evitare che la gente si faccia domande.
Possiamo quindi dire che il grande segreto della magia è che essa funziona, e che chi detiene il potere nella nostra società ha fatto credere alla gente che essa non solo non funzioni, ma sia una scienza da ciarlatani, da persone superstiziose e arretrate, e che una persona, per essere evoluta, debba fare riferimento alla "scienza" e solo alla scienza.
Un altro segreto è che i personaggi politici, da Borghezio ad Andreotti, Berlusconi o Monti, la utilizzano come strumento quotidiano, mentre a noi ci propinano al massimo il mago Otelma e Silvan.
Come vengono utilizzati i riti.
Una delle domande che mi sono posto in questi anni è come facessero certi poteri a creare degli eventi simbolici con una perfezione quasi assoluta.
Nei riti di sangue che ho analizzato, da solo o tramite i lettori del blog, ho notato che dal punto di vista simbolico coincide sempre tutto alla perfezione per disegnare metaforicamente un evento che ha un certo significato esoterico. Una delle “coincidenze” che mi hanno da sempre più colpito è che nella lista passeggeri del disastro di Ustica, ai numeri 13 e 19, compaiono rispettivamente Maria Grazia Croce e Rosa De Dominicis, mentre al numero 22, che è il numero della perfezione e di Dio, compare un certo Diodato; così come mi ha sempre colpito il fatto che a Viterbo, città rosacrociana per eccellenza in Italia, i nomi dei sindaci abbiano quasi sempre richiamato simboli rosacrociani, o in maniera evidente (Rosato Rosati, Gigli, Fioroni, Ascenzi) o in maniera meno evidente e più sottile ma comunque sempre collegabile.
Sempre parlando di nomi, mi ha sempre colpito come i nomi degli esoteristi e dei massoni più famosi facciano riferimento a concetti esoterici o simbolici. A titolo di esempio: Crowley richiama crow, il corvo. Israel Regardie richiama Israele. L’attuale maestro venerabile della Loggia degli Illuminati, successore quindi dei Templari, si chiama Giuliano Di Bernardo, richiamando quindi San Bernardo, il fondatore dell’ordine templare. Licio Gelli richiama sia la luce che il giglio.
Carpeoro, studioso ed esperto di massoneria e Rosacroce, il cui vero nome è Gianfranco Pecoraro, già nel nome richiama Giovanni e Cristo (il pecoraro è il pastore, e il buon pastore è Cristo) ma soprattutto è nato il 24 giugno, festa della massoneria ma anche dei Rosacroce.
Escludendo che queste coincidenze siano create a tavolino da un gruppo di persone che stabiliscono nome e cognome della persona che ricoprirà una certa carica (anche perché in tal caso bisognerebbe ipotizzare che i genitori di Carpeoro abbiano deciso di procreare il piccolo Gianfranco 9 mesi prima del 24 giugno, il 24 ottobre), la spiegazione deve essere ricercata in quelle coincidenze significative di cui parla Jung.
Ma queste coincidenze significative sono provocate (anche) dalle persone che manipolano la realtà per mezzi di strumenti esoterici, nella maggior parte dei casi all’insaputa della persona interessata, che spesso crede di rivestire quel posto esclusivamente per meriti personali. Si spiega in tal modo perché persone col quoziente di intelligenza di Monti o, peggio, di Bush (che significa cespuglio, ma anche roseto), possano ricoprire ruoli di rilievo internazionale; e come sia potuta arrivare alla presidenza del Consiglio o al Parlamento gente con un quoziente intellettivo pari a quello di un comodino, come la maggior parte dei politici attuali.
La maggior parte degli eventi significativi viene prodotta quindi senz’altro con decisioni umane, razionali, e programmate a tavolino, ma viene anche indotta (provocata, o agevolata) dai riti esoterici collettivi, effettuati dagli appartenenti all’organizzazione esoterica contemporaneamente e in varie parti del mondo.
Un evento come il disastro del Concordia, o una vicenda come quella delle Bestie di Satana, vengono realizzati a livello umano da persone che non conoscono il disegno complessivo, ma vengono orchestrati a livello superiore da persone che agiscono con riti collettivi e la forza di volontà e di cui nessuno sospetta l’esistenza, neanche il magistrato corrotto che insabbia l’indagine o manipola le prove, o l’assassino che ha sparato il colpo (il quale crede di aver agito per vendetta, o per un improvviso atto di follia).
In fondo è quel che diceva anche Jung quando, sinteticamente, diceva che le coincidenze sono “pensieri che incontrano altri pensieri”.
Le coincidenze sono quindi provocate dal pensiero collettivo di chi effettua questi riti.
Questa idea a me pareva una mezza follia, ma dopo che mi era stata detta e ripetuta da esoteristi noti e meno noti e da Gabriella Carlizzi in passato, mi è stata di recente confermata da un ex funzionario dei servizi segreti, di cui mi fido molto (Fausto Carotenuto); ho trovato una conferma poi in scritti di Dion Fortune, che sono veri e propri documenti di prova in tal senso (e che fra poco indicherò).
Mi sono soffermato a riflettere sul fatto che molti di noi, che praticano discipline orientali, effettuano queste meditazioni collettive (idem nella Soka Gakkai, dove si fanno spesso recitazioni collettive per raggiungere determinate finalità, aiutare persone, ecc.).
Nulla di più e nulla di diverso da quando tutti i fedeli di varie chiese, in ogni parte del mondo, pregano per qualsiasi cosa (dalla salute del papa, alla pace in una certa zona, ecc.).
L’unica differenza è che noi le effettuiamo per fini positivi.
Le organizzazioni esoteriche “nere” effettuano le stesse meditazioni, ma per fini negativi, con cui condizionano (o tentano di condizionare) la maggior parte degli eventi che accadono nel mondo.
A coloro che rideranno di queste mie affermazioni, rispondo da subito che finché si tratta di persone razionali e materialiste, magari atee, l’incredulità è assolutamente normale.
Ma a chi pratica una qualsiasi forma di religione organizzata e quindi effettua preghiere collettive, a chi pratica meditazioni collettive (per la pace, per la salute di un amico, per qualsiasi cosa), a chi recita il Daimoku o altri mantra per produrre risultati nella propria e altrui vita, replico che in tal caso l’incredulità iniziale, seppure comprensibile, diventa stupidità se si traduce nel continuare a negare questi fenomeni.
Mi rivolgo insomma ai lettori di questo articolo con un messaggio chiaro.
Se siete materialisti e atei, ridete pure di ciò che ho scritto e pensate pure che io sia fuori di testa.
Ma se appartenete a una di queste categorie: cattolici che vanno a messa la domenica o anche solo a Natale, seguaci di Osho, di Paramahansa Yogananda, buddhisti della Soka Gakkai o di altre forme di buddhismo, praticanti yoga o altre forme di meditazione, musulmani, protestanti, pentecostali, induisti, devoti di San Gennaro, della Madonna di Lourdes o di Medjugorje... sappiate che non c’è alcuna differenza tra replicare nel tempio massonico il rito della morte di Hiram, replicare il rito della morte di Christian Rosenkreutz nel tempio della Golden Dawn, e replicare il rito della morte di Gesù a Pasqua o della sua nascita a Natale, recitare il Daimoku replicando il sorgere della Torre Preziosa, o fare il rito del Rakhi (del braccialetto) come succede in alcune comunità di matrice induista.
Soprattutto è stupidità pensare che quello che facciamo noi ha un senso (ad esempio la recitazione del Daimoku per i buddhisti di Nichiren, o la preghiera collettiva la domenica in piazza San Pietro) e non possano poi esserci altre persone, con altri intenti completamente opposti, che pregano per fini contrari, sia pure con preghiere e riti diversi da quelli cui ci hanno abituati.
Nel
testo di Dion Fortune “La battaglia magica d’Inghilterra”
viene offerta una preziosa testimonianza documentale della pratica
di questi riti collettivi di meditazione; il libro raccoglie le
lettere che questa esoterista inglese scriveva ai suoi adepti, per
operare mediante strumenti esoterici contro il regime nazista.
Si tratta di documenti reali, dal valore eccezionale, con cui l’esoterista inglese dà ai suoi adepti le istruzioni per combattere “esotericamente” il regime nazista, a mezzo di meditazioni collettive.
Si può credere a quanto c’è scritto o no. Ma per non crederci occorre essere atei e materialisti, perché chiunque – lo ripeto – sia cattolico, protestante, musulmano, buddhista, induista, massone o aderente a una qualsiasi altra forma di spiritualità, non potrà che ritrovare negli scritti di Dion Fortune lo stesso modus operandi che si trova all’interno del proprio gruppo di appartenenza.
Si tratta di documenti reali, dal valore eccezionale, con cui l’esoterista inglese dà ai suoi adepti le istruzioni per combattere “esotericamente” il regime nazista, a mezzo di meditazioni collettive.
Si può credere a quanto c’è scritto o no. Ma per non crederci occorre essere atei e materialisti, perché chiunque – lo ripeto – sia cattolico, protestante, musulmano, buddhista, induista, massone o aderente a una qualsiasi altra forma di spiritualità, non potrà che ritrovare negli scritti di Dion Fortune lo stesso modus operandi che si trova all’interno del proprio gruppo di appartenenza.
Alcuni consigli per il miglioramento personale. I libri di Brizzi.
La letteratura esoterica, alchemica e magica è fatta per il 90% da testi volutamente incomprensibili.
Si deve in particolare a Aleister Crowley, Dion Fortune, Israel Regardie, se si è aperta la strada a scritti comprensibili e chiari su queste materie, che oggi sono pubblicati prevalentemente da Edizioni Mediterranee, Venexia Editrice e Edizioni Rebis, permettendo di capire la magia e l’esoterismo anche ai non iniziati.
La maggior parte delle persone però non ha bisogno di studiare testi di alchimia e magia per migliorare se stesso; né è necessario, per essere felici, essere in grado di richiamare angeli e altre entità.
Le strade per trovare la felicità sono diverse e personali: buddhismo, meditazione, pratiche religiose serie, corsi di miglioramento personale, psicoterapie, sono strade valide a seconda della personalità dell’individuo.
Il rischio della religione, sia essa il buddhismo o l’induismo o il cristianesimo, è il fanatismo; il rischio della psicoterapia è che si perda di vista il fine spirituale e si tenda alla normalizzazione dell’individuo senza tenere conto della sua anima.
D’altronde anche la strada del perfezionamento di se stessi percorrendo vie esoteriche ha dei rischi ancora più grandi; in primo luogo perché la strada della magia e dell’esoterismo è lunga e tortuosa, in secondo luogo perché attualmente le vie iniziatiche sono quasi completamente in mano a forze oscure che hanno scopi completamente diversi rispetto al perfezionamento dell’individuo. Basta vedere la fine che ha fatto la massoneria, che dovrebbe essere un luogo di perfezionamento dell’individuo, ed è invece il luogo dove ci si incontra per favori e per complottare contro la società, e che annovera tra i suoi affiliati personaggi come Licio Gelli, Totò Riina, Bernardo Provenzano, i vertici della ’ndrangheta della camorra e di Cosa Nostra, che devono essere tutti, rigorosamente, massoni (ma si tratta di massoneria deviata, precisa sempre il massone quando gli si fa notare questo particolare). D’altronde, avendo conosciuto personalmente alcuni individui appartenenti a confraternite magiche o esoteriche, mi hanno dato l’impressione di essere tutto fuorché degli iniziati.
Una splendida sintesi dei principi base della magia e dell’alchimia, da cui si possono imparare le tecniche base per migliorare se stessi e la propria vita, senza dover necessariamente passare per lo studio di intrugli a base di code di pipistrello e occhi di rospo, la si può trovare sui libri di Salvatore Brizzi.
Brizzi ha scritto tre libri molto importanti:
- La Porta del Mago
- Officina Alkemica
- Risveglio
Nonostante il titolo, non sono libri di magia, ma sono libri di perfezionamento personale, di miglioramento personale per trovare una via per la propria felicità.
L’autore, in questi testi, estrapola dai libri di magia e alchimia solo ciò che può servire a migliorare se stessi, sì che essi sono più libri di psicologia che di magia e alchimia.
A differenza però dei libri di psicologia in commercio, Brizzi coltiva molto la parte spirituale.
In sostanza egli fa – in modo chiaro e senza complicazioni – quello che dovrebbe fare l’esoterismo e la vera religione: aiutare nel percorso di felicità personale, dando un ausilio per trovare un senso alla vita, e per vivere una vita che abbia un senso.
Ed è riuscito, credo per la prima volta, a riunificare psicologia e spiritualità, dando risposte psicologiche ai problemi principali che hanno tutti, senza trascurare la parte spirituale che è fondamentale.Bibliografia generale e spunti per approfondire.
Sui rapporti tra politica e magia, di Giorgio Galli:
- Hitler e il nazimo magico, BUR
- Esoterismo e politica, ed. Rubbettino
In generale sono molto interessanti e più illuminanti di qualsiasi altro scritto, gli interventi di Gioele Magaldi (maestro venerabile del GOD) sul sito del Grande Oriente Democratico, in cui parla dell’affiliazione massonica di Berlusconi e Monti.
http://www.grandeoriente-democratico.com/
Che tutti i presidenti USA siano e siano stati massoni è noto. In particolare, secondo Gianfranco Carpeoro, ogni presidente USA riceve automaticamente l’iniziazione al 32esimo grado, anche se – per avventura – non fosse massone da prima.
Di Dion Fortune si può leggere
- “Magia applicata”, Venexia Editrice
- “Come difendersi dagli influssi negativi”, edizioni Armenia. Entrambi una valida introduzione alla magia
- Il suo testo più importante è “La Cabala Mistica”, incomprensibile però per i non iniziati.
Di Israel Regardie il testo base è
- “L’Albero della Vita”, dove fornisce le nozioni di base per chi vuole studiare magia ed esoterismo.
- Interessanti sono anche i 4 volumi delle Edizioni Mediterranee “Insegnamenti magici della Golden Dawn”.
Di Aleister Crowley è molto interessante e facile (anche se a tratti incomprensibile)
- Magick, edizioni Astrolabio Ubaldini.
Per uno studio dell’esoterismo e della magia, oltre ai libri citati, sono fatti molto bene:
- Helmut Gebelain, Alchimia, ed. Mediterranee.
- Paolo Franceschetti, L’esoterismo e la magia spiegata in parole comprensibili (data di pubblicazione prevista: 2022, perché per ora la maggior parte dell’esoterismo mi risulta incomprensibile e quando vado da qualche esoterista per farmi spiegare qualcosa in genere esco con le idee ancora più confuse di prima).
Per una prospettiva spirituale relativa alla situazione politica internazionale:
- Fausto Carotenuto, Il mistero della situazione internazionale, ed. Il ternario.
Su Freud e la sua appartenenza alla massoneria ebraica:http://www.disinformazione.it/freud_e_la_cabala_ebraica.htm
Di Jung:
- Psicologia e alchimia
- Simboli della trasformazione
- L’uomo e i suoi simboli
Il testo di Schuré citato nell’articolo è il famoso libro “I grandi iniziati”.
Il testo di Eliphas Levi citato nel primo paragrafo è "Storia della magia", Edizioni Mediterranee, pag. 285.
Per le citazioni di Aleister Crowley mi sono basato sui due testi di Sutin e Lawrence.
Prevengo un’obiezione che proverrà dai lettori cattolici. Il fatto che abbia spesso citato Crowley non è dovuto al fatto che sono posseduto da Satana, o mi sono convertito alla magia nera, così come il fatto di aver citato spesso Dion Fortune e Israel Regardie non fa di me un iniziato alla Rosa Rossa. Il punto è un altro, ed è che questi autori sono tra i pochi maghi che hanno esposto la dottrina esoterica in forma comprensibile e divulgativa. A Crowley, ad esempio, va l’immenso merito di aver indicato chiaramente il confine tra magia nera e magia bianca (che lui praticava entrambe per sua stessa ammissione).
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Molto interessante! Per chi volesse capirne di più su come va il mondo!
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