Il premio Nobel Pissarides, IL CUORE DEL PROBLEMA EUROPA

Il premio Nobel Pissarides: l’Europa affronterà uno squallido futuro.

Il premio Nobel e docente alla alla London School of Economics, Christopher Pissidares, è intervenuto a febbraio sul tema dello sviluppo nell’area euro in un convegno a Cipro. Il professore ha esordito affermando che la crisi non è un problema di mercato del lavoro , come ritengono i pezzi grossi dell’area euro come la Germania : “Non è una crisi di competitività o di flessibilità, ma di capacità di gestire una valuta quando vengono a cadere i fattori di ottimali”.

Come ha spiegato l‘unione monetaria comprende nazioni con strutture economiche diverse, e manca del necessario grado di libertà di trasferimento della forza lavoro, del capitale e manca di trasferimenti di risorse fiscali.

Il professore ha spiegato che uscire dalla recessione con una politica di austerità è impossibile per una nazione con un debito di grandi proporzioni, in quanto la politica di austerità verrà a condurre ad una riduzione del denominatore della frazione debito/ PIL, portando all’esplosione dello stesso.“Combattere la recessione con una politica economica recessiva è folle”, ha chiaramente affermato Pissadires. Quindi ha continuato richiamando la necessità di una politica monetaria espansiva, ma lamentando che il QE attualmente in atto da parte della BCE non è sufficiente.

Il problema , ha continuato, è che se gli stati europei non avevano l’intenzione di aiutarsi l’un l’altro con i trasferimenti fiscali, sarebbe stato meglio che non si fossero impegnati nella costruzione di una moneta comune. e che ormai è disilluso su questo tema dalla dura posizione del ministro delle finanze tedesco, che “fa apparire il cancelliere Merkel una moderata”.

Con riguardo alla Grecia Pissarides ha affermato che l’errore è stato mescolare una politica di riforme strutturali con una di ridefinizione del debito ed una nuova politica fiscale. Non crede che accadrà un Grexit, ma pensa che la Germania abbia forzato l’applicazione di politiche rivelatesi positive per lei , ma negative per i singoli stati, mancando completamente di una visione europea complessiva.

Qui termina il contenuto del discorso di Pissarides.

Il cuore del problema è proprio questo: l’Europa NON è uno stato federale come gli USA o la Russia o l’India. L’Europa non riesce e non riuscirà neppure a medio termine ad avere una politica fiscale e di trasferimenti comune, strutture statuali simili, un debito comune, un mercato del lavoro e dei capitali comune, per le resistenze degli stessi stati più ricchi. Come può la Germania che limita i trasferimenti di fondi tra i propri lander interni, far trasferire risorse direttamente addirittura a regioni diverse ? Quindi l’euro nasce da una visione sbagliata, che ha voluto mettere il carro davanti ai buoi e che sta progressivamente distruggendo l’essenza dell’Europa stessa.

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