IL PRINCIPE DELLE MONETE – CAP.8
a crisi economica spiegata al cittadino che nulla sa di economia e finanza e il ruolo nefasto giocato dall’Euro, dall’Unione Europea e dal Professore – capitolo 8
Il crollo emotivo del Principe e il grido straziante scaturito dalla sua gola testimoniavano la rabbia per la consapevolezza di essere stato sconfitto e l’orrore provato nell’intravedere lo spettro di una società orfana della disoccupazione ma non erano, al contrario di quello che si potrebbe pensare, un sintomo di debolezza né di paura Nessuno, in verità, neppure uomini di rango inferiore, accettano volentieri di arrivare secondi, quanto anche fosse evidente la superiorità di chi prevale. Ammettere un insuccesso risulta ancora più difficile allorché , come nel caso del Principe, si sappia con certezza di essere superiori per nascita, cultura e intelletto;
Si rende conto Gran Ciambellano? Se lo Stato finanzia la piena occupazione, Io non avrò più manodopera a basso costo, il lavoro precario e a tempo ce lo sogneremo e lo spettro del licenziamento farà paura solo ai bambini.
Esatto Signore, per non parlare di tutte le opportunità di profitto che lo Stato Democratico, grazie alla Moneta Sovrana, ci potrà sottrarre!
Ma certo! Non potrò più lucrare sui servizi essenziali, i telefoni, i trasporti, l’acqua. Tutto questo potrebbe diventare pubblico. La Sanità pubblica e accessibile a tutti a basso costo e lo stesso sarà per la scuola. In pratica sono rovinato!
Lo disse con serenità. Come se improvvisamente la cosa non lo riguardasse. Era tornato sicuro di sé nonostante l’avversa fortuna e mostrando al Gran Ciambellano, lui sì vinto e rassegnato, la vera statura di un capo. Non sfugga, a chi ambisce a risultati eccezionali nella vita, quanta importanza riveste nel percorso verso il successo, la fiducia in se stessi e la consapevolezza, di là dalle soluzioni contingenti, di prevalere comunque, contando solo sul coraggio, la volontà e l’intelligenza, ma più di tutto sulla volontà;
Sì Padrone, hanno creato un mostro. Nessuno, neanche un megastraricco come lei, può nulla contro Lo Stato Democratico e la sua Moneta. La nostra sorte purtroppo è segnata. Siamo destinati a scomparire!
COL CACCHIO CHE SCOMPARIAMO!
Urlò il Principe, quasi a sottolineare l’uscita definitiva da uno stato di torpore durato troppo a lungo.
La mia stirpe non ha dominato il mondo per secoli per farsi sottomettere da un branco di puzzolenti omuncoli, plebei e ignoranti. La situazione è difficile, sì, lo ammetto, ma troveremo il modo di venirne fuori! In effetti avevo sottovalutato questa massa di subumani. Mi dica Gran Ciambellano, di questi Stati Democratici con Moneta Sovrana, ce ne sono molti?
Sempre di più Illustrissimo! I più importanti sono gli Stati Uniti che hanno il dollaro, La Germania con il Marco, l’Inghilterra con la Sterlina, il Giappone con lo Yen e così via, la Svezia, la Norvegia, perfino la Grecia.
Senti, senti, ma è proprio un’epidemia!
Sì, mio Signore e si diffonde sempre di più. C’è un paese poi che ha usato la Moneta Sovrana su larga scala portando il livello di benessere della popolazione a proporzioni impensabili.
Davvero? E quale sarebbe questo Paese così all’avanguardia?
L’Italia, mio Signore, l’Italia!
Non solo è il posto più bello del mondo, con migliaia di chilometri di spiagge meravigliose, valli, montagne, paesaggi di struggente bellezza e un patrimonio artistico immenso, ma si è messa a spendere a piene mani la sua stramaledettissima Lira per arricchire quel popolo di fannulloni e buoni a nulla.
L’Italia dice?
Sì, Padrone, l’Italia! Lì tutti se la passano bene. Lo Stato provvede a tutto. A tutti paga le cure mediche, garantisce una pensione, li accudisce per anni se perdono il lavoro. Inoltre finanzia le aziende nazionali illimitatamente per creare posti di lavoro, sostiene la cultura, garantisce l’istruzione, fornisce, a costi irrisori, i servizi essenziali: acqua, elettricità, gas, telefoni. Vivere in Italia è una vera pacchia!
Ma il suo Debito Pubblico non diventa sempre più grande?
E allora? Con la sua Lira potrà sempre ripagarlo. Come le avevo spiegato il Debito non è mai un problema per uno Stato a Moneta Sovrana. Rappresenta di fatto la misura della ricchezza immessa dallo Stato nel circuito economico Nazionale.
Certo, capisco. La situazione dunque è veramente grave, ma non tutto è perduto!
Cosa dobbiamo fare Santità? M’illumini.
Per il momento, continuiamo a restare nascosti e a studiare. Se le guerre, che ho condotto per secoli, mi hanno insegnato qualche cosa è che per vincere bisogna conoscere molto bene l’avversario, meglio di se stessi. Solo allora se ne potranno prevedere le mosse e batterlo sul suo stesso terreno. Abbia fede Gran Ciambellano, abbia fede
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