L'ENORME POTERE DEL M.E:S
Il potere del MES è enorme e ha ucciso la democrazia in Europa. Il referendum greco dirà se tale potere autoreferenziale è possibile oppure lo si può mettere in discussione.
Corollario: il potere si conquista per ampliarlo e conservarlo; di certo non si conquista per cederlo, condividerlo o ridurlo. Il potere si conquista per via pacifica, se possibile. Lo si difende in qualunque modo: anche con le sanzioni, col terrorismo, con la destabilizzazione finanziaria o con la guerra, se necessario; con tutto quanto insieme e in varia mistura, se è remunerativo.
Le prerogative e le immunità autoreferenziali del MES ne fanno un sovrano assoluto sull’Europa. Poco importa che sia un “direttorio” e non una persona fisica. I suoi funzionari e il suo vertice sono la crema d’una nuova nobiltà al di sotto della quale, a vari gradi di lignaggio si collocano, le rimanenti frazioni della corte, coi burocrati della commissione e degli organismi UE. La Nomenklatura sovietica, al confronto, fu una confraternita di penitenti.
MES (Meccanismo Europeo di Stabilità. Organismo permanente. Capitale sociale, garantito dagli Stati membri, 700 miliardi di euro, di cui 500 prestabili, rinnovabile all’infinito con decisione del MES, non sindacabile dai parlamenti nazionali, con l’eccezione di quello tedesco, a seguito della sentenza del 12 settembre del 2012 della sua Corte costituzionale di Berlino.
Diritto di voto. Ogni stato membro “pesa” col variare della quota versata. Il MES è nelle mani dei governi nazionali. La Germania, maggior contribuente, ha il voto più pesante.
Immunità. Il MES ha piena personalità e capacità giuridica. Acquista e aliena beni immobiliari e mobili, stipula contratti. I suoi organismi, beni, fondi, averi e lo staff sono immuni da qualsiasi procedimento legale, così come i documenti, i locali e gli archivi sono inviolabili: non è previsto alcun meccanismo d’accesso. Il direttore generale del MES è intoccabile: può revocare l’immunità di qualsiasi membro del personale del MES eccetto la propria.
Prestiti. Gli Stati che chiedono prestiti al MES devono rispettare il Patto di stabilità e i criteri di convergenza. I creditori internazionali della Troika subentrano nella politica economica del paese debitore, il quale sottoscrive un Memorandum con cui accetta tali condizioni, sottostando a un programma di aggiustamento macroeconomico e di progressivo rientro del suo debito pubblico (cessione della sovranità). Il MES e il Fiscal Compact operano in sincronia. La sovranità dei singoli Stati membri è subordinata alla governance economica privata del MES.
I finanziatori privati (p.e.Nomura, Goldman Sachs, Merril Lynch e tutti i principali istituti di investimento mondiali) sono ammessi come osservatori alle riunioni per la concessione del credito nonché per la definizione delle rigorose prescrizioni da imporre al paese richiedente.
Governance.
Corollario: il potere si conquista per ampliarlo e conservarlo; di certo non si conquista per cederlo, condividerlo o ridurlo. Il potere si conquista per via pacifica, se possibile. Lo si difende in qualunque modo: anche con le sanzioni, col terrorismo, con la destabilizzazione finanziaria o con la guerra, se necessario; con tutto quanto insieme e in varia mistura, se è remunerativo.
Le prerogative e le immunità autoreferenziali del MES ne fanno un sovrano assoluto sull’Europa. Poco importa che sia un “direttorio” e non una persona fisica. I suoi funzionari e il suo vertice sono la crema d’una nuova nobiltà al di sotto della quale, a vari gradi di lignaggio si collocano, le rimanenti frazioni della corte, coi burocrati della commissione e degli organismi UE. La Nomenklatura sovietica, al confronto, fu una confraternita di penitenti.
MES (Meccanismo Europeo di Stabilità. Organismo permanente. Capitale sociale, garantito dagli Stati membri, 700 miliardi di euro, di cui 500 prestabili, rinnovabile all’infinito con decisione del MES, non sindacabile dai parlamenti nazionali, con l’eccezione di quello tedesco, a seguito della sentenza del 12 settembre del 2012 della sua Corte costituzionale di Berlino.
Diritto di voto. Ogni stato membro “pesa” col variare della quota versata. Il MES è nelle mani dei governi nazionali. La Germania, maggior contribuente, ha il voto più pesante.
Immunità. Il MES ha piena personalità e capacità giuridica. Acquista e aliena beni immobiliari e mobili, stipula contratti. I suoi organismi, beni, fondi, averi e lo staff sono immuni da qualsiasi procedimento legale, così come i documenti, i locali e gli archivi sono inviolabili: non è previsto alcun meccanismo d’accesso. Il direttore generale del MES è intoccabile: può revocare l’immunità di qualsiasi membro del personale del MES eccetto la propria.
Prestiti. Gli Stati che chiedono prestiti al MES devono rispettare il Patto di stabilità e i criteri di convergenza. I creditori internazionali della Troika subentrano nella politica economica del paese debitore, il quale sottoscrive un Memorandum con cui accetta tali condizioni, sottostando a un programma di aggiustamento macroeconomico e di progressivo rientro del suo debito pubblico (cessione della sovranità). Il MES e il Fiscal Compact operano in sincronia. La sovranità dei singoli Stati membri è subordinata alla governance economica privata del MES.
I finanziatori privati (p.e.Nomura, Goldman Sachs, Merril Lynch e tutti i principali istituti di investimento mondiali) sono ammessi come osservatori alle riunioni per la concessione del credito nonché per la definizione delle rigorose prescrizioni da imporre al paese richiedente.
Governance.
1) Consiglio dei governatori formato dai ministri delle finanze della zona euro; 2) Consiglio d’Amministrazione (nominato dal Consiglio dei governatori); 2) Direttore generale, responsabile dell’intera organizzazione, nominato a maggioranza qualificata dal Consiglio dei Governatori.
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