Con il silenzio dell’Occidente, la Rada (Parlamento) ucraino ha autorizzato lo spiegamento di armi nucleari sul suo territorio.
Mentre i grandi media europei si occupano d’altro, la crisi del debito in Grecia, il terrorismo dell’ISIS in Medio Oriente, le riforme di Renzi (in Italia), ecc.. viene silenziata una informazione estremamente importante per il destino dell’Europa ed anche per il Mondo.
Il Parlamento dell’Ucraina (Rada) ha approvato lo scorso 4 Giugno in prima lettura una legge per legalizzare lo spiegamento di truppe straniere (forze della NATO) e di armamenti nucleari in Ucraina..
Non viene menzionato il nome di questa legge e si capisce che la si vuole passare sotto silenzio.
Lo spiegamento di armi nucleari in un paese europeo è un fatto gravissimo che contraddice tutti i precedenti trattati esistenti ed in particolare quello sulla non proliferazione delle armi nucleari (TPP) che era stato firmato da tutti i paesi europei. Tra parentesi bisogna considerare che l’Ucraina aveva firmato nel 1994 un trattato internazionale, alla presenza di Russia, Gran Bretagna, USA e Francia in cui rinunciava alla presenza di armi nucleari sul suo territorio.
Pur non facendo parte della NATO, si vuole fare dell’Ucraina un trampolino di lancio per una guerra termonucleare contro la Federazione Russa partendo dal suo territorio. Proprio in queste settimane il governo di Kiev sta ricevendo armamenti letali da parte degli USA e di altri paesi NATO, e si sta procedendo ad una mobilitazione di forze militari senza precedenti, dal Baltico alla Bulgaria, con mezzi corazzati ed artiglieria arrivati direttamente dagli USA, oltre alle nuove basi militari realizzate dal comando USA ai confini della Federazione russa.
Il fatto di voler installare armi nucleari in Ucraina rompe ogni precedente equilibrio strategico ed indica da parte USA una chiara volontà dell’amministrazione di Washington di prospettare un attacco alla Russia per sferrare il primo colpo (first stike) che, secondo gli strateghi americani, dovrebbe neutralizzare le armi nucleari posizionate nella parte meridionale della Russia, possibilmente missili di corta gittata. Questa è una opinione espressa da vari analisti militari ed esperti del “Center for Strategic and International Studies (CSIS)” che hanno individuato la volontà degli USA di spostare il campo di battaglia in Europa nello sforzo di mantenere indenne il territorio degli Stati Uniti.
Si tratta di un calcolo erroneo che si basa sull’idea che i russi non reagirebbero ad un attacco nucleare che riuscisse a decapitare parte delle loro forze, a tal proposito le dichiarazioni fatte da alcuni esperti russi, circa la volontà della Russia di reagire ad un eventuale attacco non “mordendo il palo ma la mano dell’aggressore”, non lasciano dubbi su quale sarebbe la risposta russa in questa eventualità: un conflitto termonucleare allargato.
Da notare che gli Stati Uniti e le altre potenze occidentali hanno sottoposto a sanzioni l’Iran per il solo fatto che questo paese aveva iniziato ad arricchire l’uranio per dotarsi di centrali nucleari e sono in corso negoziati per avere la sua rinuncia all’utilizzo del nucleare per fini di armamento.
La stessa norma non vale invece per l’Ucraina, dove esiste uno stato fantoccio degli USA dopo il colpo di Stato sobillato dagli statunitensi nel Febbraio dello scorso anno.
I paesi europei correranno un rischio esiziale nel caso di un acuirsi della tensione tra gli USA e la Russia per causa del conflitto in Ucraina dove gli occidentali stanno preparando una nuova offensiva del governo di Kiev contro le province separatiste.
La spiegazione ufficiale data nella norma approvata dalla Rada Ucraina è quella del “legalizzare lo spiegamento di truppe di pace internazionali dell’ONU e delle forze europee in Ucraina. Tuttavia non si può nascondere la profonda contraddizione nei termini di “forze di pace” che si trova nell’autorizzare il posizionamento di armi nucleari di distruzione di massa, Si tratta in realtà di coinvolgere le forze militari europee in una guerra nucleare contro la Russia.
Fra le altre cose questo avviene mentre è in corso una diserzione di massa dall’esercito ucraino con decine di migliaia di persone in età di leva che sono fuggite in vari paesi per sottrarsi alla chiamata alle armi dell’Esercito di Kiev. Un evidente rifiuto della guerra da parte della popolazione ucraina dove sta crescendo il malcontento contro la giunta di Poroshenko e degli altri oligarchi.
Risulta chiaro che in un clima di distensione internazionale non sarebbe stato possibile installare missili nucleari di corto raggio a poche centinaia di Km. da Mosca. A questo fine è stato necessario provocare il conflitto in Ucraina che permette agli USA, con il pretesto della difesa, di creare una zona in piena Europa senza restrizioni militari dove installare missili termonucleari puntati sui centri nevralgici della Russia.
Anche la signora Merkel, come gli altri statisti europei, sebbene informati, stanno attentamente occultando i rischi a cui vengono sottoposte le popolazioni europee per causa della folle corsa agli armamenti voluta dagli strateghi di Washington.
Sarà la Storia a giudicare il loro operato quando verrà il momento.
Fonte: El Espia Digital
Traduzione e sintesi: Luciano Lago per Controinformazione
http://altrarealta.blogspot.it/
Non viene menzionato il nome di questa legge e si capisce che la si vuole passare sotto silenzio.
Lo spiegamento di armi nucleari in un paese europeo è un fatto gravissimo che contraddice tutti i precedenti trattati esistenti ed in particolare quello sulla non proliferazione delle armi nucleari (TPP) che era stato firmato da tutti i paesi europei. Tra parentesi bisogna considerare che l’Ucraina aveva firmato nel 1994 un trattato internazionale, alla presenza di Russia, Gran Bretagna, USA e Francia in cui rinunciava alla presenza di armi nucleari sul suo territorio.
Pur non facendo parte della NATO, si vuole fare dell’Ucraina un trampolino di lancio per una guerra termonucleare contro la Federazione Russa partendo dal suo territorio. Proprio in queste settimane il governo di Kiev sta ricevendo armamenti letali da parte degli USA e di altri paesi NATO, e si sta procedendo ad una mobilitazione di forze militari senza precedenti, dal Baltico alla Bulgaria, con mezzi corazzati ed artiglieria arrivati direttamente dagli USA, oltre alle nuove basi militari realizzate dal comando USA ai confini della Federazione russa.
Il fatto di voler installare armi nucleari in Ucraina rompe ogni precedente equilibrio strategico ed indica da parte USA una chiara volontà dell’amministrazione di Washington di prospettare un attacco alla Russia per sferrare il primo colpo (first stike) che, secondo gli strateghi americani, dovrebbe neutralizzare le armi nucleari posizionate nella parte meridionale della Russia, possibilmente missili di corta gittata. Questa è una opinione espressa da vari analisti militari ed esperti del “Center for Strategic and International Studies (CSIS)” che hanno individuato la volontà degli USA di spostare il campo di battaglia in Europa nello sforzo di mantenere indenne il territorio degli Stati Uniti.
Si tratta di un calcolo erroneo che si basa sull’idea che i russi non reagirebbero ad un attacco nucleare che riuscisse a decapitare parte delle loro forze, a tal proposito le dichiarazioni fatte da alcuni esperti russi, circa la volontà della Russia di reagire ad un eventuale attacco non “mordendo il palo ma la mano dell’aggressore”, non lasciano dubbi su quale sarebbe la risposta russa in questa eventualità: un conflitto termonucleare allargato.
Da notare che gli Stati Uniti e le altre potenze occidentali hanno sottoposto a sanzioni l’Iran per il solo fatto che questo paese aveva iniziato ad arricchire l’uranio per dotarsi di centrali nucleari e sono in corso negoziati per avere la sua rinuncia all’utilizzo del nucleare per fini di armamento.
La stessa norma non vale invece per l’Ucraina, dove esiste uno stato fantoccio degli USA dopo il colpo di Stato sobillato dagli statunitensi nel Febbraio dello scorso anno.
I paesi europei correranno un rischio esiziale nel caso di un acuirsi della tensione tra gli USA e la Russia per causa del conflitto in Ucraina dove gli occidentali stanno preparando una nuova offensiva del governo di Kiev contro le province separatiste.
La spiegazione ufficiale data nella norma approvata dalla Rada Ucraina è quella del “legalizzare lo spiegamento di truppe di pace internazionali dell’ONU e delle forze europee in Ucraina. Tuttavia non si può nascondere la profonda contraddizione nei termini di “forze di pace” che si trova nell’autorizzare il posizionamento di armi nucleari di distruzione di massa, Si tratta in realtà di coinvolgere le forze militari europee in una guerra nucleare contro la Russia.
Fra le altre cose questo avviene mentre è in corso una diserzione di massa dall’esercito ucraino con decine di migliaia di persone in età di leva che sono fuggite in vari paesi per sottrarsi alla chiamata alle armi dell’Esercito di Kiev. Un evidente rifiuto della guerra da parte della popolazione ucraina dove sta crescendo il malcontento contro la giunta di Poroshenko e degli altri oligarchi.
Risulta chiaro che in un clima di distensione internazionale non sarebbe stato possibile installare missili nucleari di corto raggio a poche centinaia di Km. da Mosca. A questo fine è stato necessario provocare il conflitto in Ucraina che permette agli USA, con il pretesto della difesa, di creare una zona in piena Europa senza restrizioni militari dove installare missili termonucleari puntati sui centri nevralgici della Russia.
Anche la signora Merkel, come gli altri statisti europei, sebbene informati, stanno attentamente occultando i rischi a cui vengono sottoposte le popolazioni europee per causa della folle corsa agli armamenti voluta dagli strateghi di Washington.
Sarà la Storia a giudicare il loro operato quando verrà il momento.
Fonte: El Espia Digital
Traduzione e sintesi: Luciano Lago per Controinformazione
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