lunedì 19 ottobre 2015

Se questo è giornalismo… Ma, soprattutto, se questa è medicina…


Ho appena perso tempo a guardare Open Space. Una serie di tagli ha tolto il sapore della serata, pur non riuscendo ad evitare certi passaggi grotteschi. Le enormità sparate dalla professoressa Susanna Esposito sono in gran parte restate, così come il suo tentativo di metterla in gazzarra, espediente rozzo ma efficace per chi, come lei, non ha argomenti. E, del resto, come farebbe ad avere argomenti se non sa nemmeno che cosa c’è nei vaccini che inocula allegramente a chissà quanti ignari soggetti? Sarebbe interessante vedere le reazioni se ogni genitore che porta il figlio alla professoressa le chiedesse ragione della ferraglia che, con probabilità certo diverse da zero, il ragazzino sta per ricevere nel suo organismo. Sarebbe interessante sapere se l’ineffabile professoressa ha idea di quali siano gli effetti di questi frammenti che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stessa ha trovato essere cancerogeni di classe 1, cioè cancerogeni certi. Sarebbe pure interessante vedere che cosa farebbe se i genitori le facessero sottoscrivere un impegno a pagare i danni di eventuali effetti non solo indesiderati ma negati a seguito di una vaccinazione. E, ancora, sarebbe istruttivo sapere se la nostra Esposito ha mai letto i lavori di Oberdörster sulle particelle che arrivano al cervello. L’unica cosa che quella è riuscita a bofonchiare è che il nostro è un “laboratorietto sotto casa”. Indubbiamente certi scannatoi sono altra cosa. Ma, laboratorietto o no, su come mai 27 vaccini su 28 fossero pieni di porcherie il nostro luminare ha preferito strillare altre cose e la “giornalista” Toffa non ha nemmeno provato ad incalzarla sul punto cruciale di quello che avrebbe potuto essere un dibattito non su posizioni contrastanti ma su un contributo alla chiarezza. A me, naturalmente, è stata negata la possibilità di insistere e, comunque, tutto si vuole tranne la chiarezza. Altrettanto buffo è stato il momento dedicato all’autismo. Non mi è stato possibile raccontare nemmeno uno degl’incontri che ho avuto con i genitori di figli autistici e di riferire come tutti mi parlassero di reazioni immediatamente a ridosso di una vaccinazione. Né si è potuto parlare di Bill Posey, il deputato americano che ha svelato pubblicamente come siano stati distrutti i documenti che, a suo dire, dimostravano la relazione tra vaccini e autismo. Io non ho esperienza su questo punto, ma se io inietto dei pezzi di metallo a un bambino e questi, sventuratamente, arrivano al cervello come è assolutamente possibile, mi pare del tutto plausibile immaginare che qualcosa di poco simpatico possa accadere. Io ad oggi non ho prove, ma, se mi si offre la possibilità di indagare, forse qualcosa d’interessante potrebbe saltare fuori. Sul perché d’indagare io non abbia possibilità, si chiedano ragguagli alla fondazione I Bambini delle Fate che dovrebbe finanziare proprio questi studi e, invece, fa tutt’altro. Comunque, restando alla farsetta di Italia 1, il parere autorevole sull’autismo l’hanno fornito la professoressa e la casalinga di Cesena. Ambedue si sono trovate d’accordo su un deciso no, confermando quanto sia superfluo fornire prove e confermando la loro armonia scientifica. E, sempre a proposito delle malattie da vaccino, è stato bello che si prendesse per un fatto scontato che la mancata vaccinazione della piccola che ebbe ad ammalarsi di pertosse ora tossisca e abbia il raffreddore a causa proprio della non vaccinazione sua (peraltro non praticabile a poche settimane di età perché anche la follia ha un limite) e del mondo intero, mentre sia negato che un numero decisamente non trascurabile di bambini manifesti gravissimi problemi neurologici poche ore dopo l’avvenuta vaccinazione. Se questo è giornalismo… Ma, soprattutto, se questa è medicina…
Stefano  Montanari

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http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2759-avvertimenti-per-chi-guardera-open-space.html
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