Viaggio ad Auroville, l’ecovillaggio dove l’utopia è diventata realtà


Per alcuni è solo un raduno di hippie, per altri un immenso laboratorio dove coltivare un'altra società possibile. Parliamo della città ecosostenibile di Auroville, nata 45 anni fa nel cuore dell'India francese


E’ uno dei tanti esperimenti socio-urbanistici di vita comunitaria alternativa esistenti al mondo e al tempo stesso è uno dei più riusciti nell’ambito del Global Ecovillagge Network. Si tratta di Auroville, fondata nel 1968 nel distretto di Viluppuram dello stato indiano di Tamil Nadu, a circa dieci chilometri dall’ex colonia francese di Pondicherry. Ispirata al maestro bengalese Sri Aurobindo, è una forma di convivenza interculturale e interreligiosa in corso da 40 anni e ha come figura di riferimento quella di Mirra Alfassa, una donna austriaca conosciuta con il nome di ”Madre”. La città conta duemila abitanti provenienti da tutto il mondo (anche dall’Italia) ed è intesa come un luogo universale in cui vivere in armonia, senza la necessità della proprietà privata. La vita è basata su alcune dimensioni fondamentali: l’ecologia, la collettività, la spiritualità e l’educazione. L’architettura delle abitazioni richiama quella degli alloggi tradizionali della zona, costruiti in legno con foglie di palma o cocco

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