Roma, 10 gen – Immancabile, con l’arrivo del nuovo anno, si è riaffacciata con prepotenza la vexata quaestio dell’immigrazione di massa. Che, come al solito, viene affrontata a senso unico, in coerenza con i dettami del pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto. La grande narrazione la conoscono ormai anche i muri: vi sono disperati in Africa che premono alle porte dell’Occidente europeo, in attesa di essere salvati dalla loro miserrima condizione. Chi si opponga a ciò è, eo ipso, un irredimibile xenofobo, un populista senza cuore, un potenziale Hitler. Questa, appunto, la narrazione egemonica, che è poi il punto di vista del padronato cosmopolitico. Vale, oggi come (e più di) ieri, il noto teorema di Carlo Marx: le idee dominanti sono le idee della classe dominante. Più precisamente, sono il rapporto di forza dominante esaminato dal punto di vista delle idee. Che, appunto, egemonizzano anche l’immaginario di chi, dominato, tutto l’interesse avrebbe a opporsi a tale