mercoledì 11 dicembre 2019

Gatekeepers: guardiani del destino dell’umanità

Parlare solo di politica, solo di salute, solo di alimentazione o di qualunque altra cosa non è più ammissibile, non si può tacere su tutto il resto, non si può non vedere tutto il resto con cui è interconnesso il consueto dibattere.
A cosa serve parlare solo di politica, o di società, o di leggi, o d’altro tralasciando(volutamente?) la scienza, l’economia, la salute, i vaccini, i tumori, il 5G, la biogeoingegneria(scie chimiche ecc.), le guerre, la Chiesa, la Nasa, i media, la tv, lo sport, il global warming, la terra piatta, le energie e non per ultima l’evoluzione dell’uomo stesso? Perché se tutto è profondamente collegato?



Di tanto in tanto mi ritrovo a seguire alcuni importanti controinformatori e a chiedermi, ma com’è possibile? Ci fanno o ci sono? Non vedono, non sentono, o non ne vogliono parlare di tutto il resto, tutto ciò che è strettamente correlato ai loro argomenti e che deve assolutamente essere menzionato per far comprendere il disegno più grande?


Neanche a me piace parlare di alcuni argomenti, di politica per esempio, eppure l’ho dovuto fare, non potevo esimermi vista la forte compenetrazione di essa con tutto ciò che tratto maggiormente.

Capita quindi che diffidi di certe persone dedite solo ad una informazione ristretta, di nicchia e che vogliono spiegare(agli altri) e cambiare il mondo solo considerando le loro scialbe informazioni che da sole non servono a niente se non a distrarre e/o coprire tutto ciò che ad esse è indiscutibilmente connesso. 

Non mi piace giudicare, ma se qualcuno consapevolmente o meno fa il gatekeeper non posso far finta di niente, non posso stare a guardare mentre deridono la gente; si occupassero di tutto o meglio ancora di niente. Non abbiamo alcun bisogno di farci distrarre dal “piccolo” lasciandoci sfuggire la comprensione della grande illusione che tiene intrappolata la nostra mente.

C’è da dire che inconsapevolmente ognuno di noi, in una piccola misura, induce lontano da alcune verità(azione tipica del gatekeeper), ma qui però mi riferisco a chi attua un lavoro sistematico di deviazione e ottundimento del normale discernimento, quelli che, anche senza mentire, limitano coscientemente l’apprendimento di ulteriori tasselli della nostra realtà e vita.

Riguardo invece ai “comuni mortali” devo anche precisare che il “non dovete tacere” è anche indirizzato a tutti quelli che sanno e non fanno, sanno e si nascondono, sanno e fingono che vada tutto bene.

Sapere senza agire è il peggiore dei mali dell’umanità, è il segno che vi hanno soggiogati ancora di più di chi non sa, cercate invece di usare il vostro sapere agendo in qualsiasi modo per ritrovare la vostra libertà, perché chi non rischia almeno un po’ attraverso l’azione consapevole è il vero schiavo.


Quando possiedi la verità quello


che ti dicono che non puoi fare è quello che devi fare…
Quando tu sai devi farti avanti e parlare…
Se abbracci questa realtà


nessuna cosa creata dall’uomo ti potrà fermare(Fonte)


Ai contro informatori di nicchia che svolgono comunque un apprezzato lavoro vorrei chiedere di allargare gli orizzonti per far vedere meglio l’inganno che non è mai circoscritto in un solo ambito ma che abbraccia sovente ogni settore della vita.


E’ doveroso parlare un po’ di tutto se no è meglio tacere.

Massima attenzione ai veri gatekeepers, non dei semplici troll, ma degli esseri ben addestrati, senza più tracce d’umanità, sempre che prima ne avessero, che agiscono alla luce del sole e sono supportati non si sa bene da chi considerato che sia sul web che altrove acquisiscono una rilevante notorietà; hanno buone doti comunicative e sono scaltri nel sviare discorsi per loro inopportuni, il loro scopo è tenerci impegnati a lungo, lontani da certi argomenti, da certi pensieri, da certe deduzioni.

Distolgono le masse dalla grande distrazione del sistema tutta incentrata sul non farci capire chi siamo e su cosa possiamo, per impedirci di vivere la nostra vera natura di umani-divini-creatori e trasformarci invece in degli inetti schiavi.

In questo modo guidano il destino dell’ignara umanità.


Marcello Salas

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