AIUTA GIORGIO BIANCHI
AIUTA GIORGIO BIANCHI a realizzare la sede romana di VISIONE TV
INCREMENTARE LA FIDUCIA
Il tema portante del WEF di Davos di quest’anno è stato “Rebuilding Trust”, ovvero ricostruire la fiducia.
E non è un caso.
A partire dalla pandemia, la narrazione ufficiale è entrata in profonda crisi e oramai, con un genocidio in corso sotto gli occhi attoniti dell’opinione pubblica, si ritrova spiazzata da mille contraddizioni.
Il risultato è che il consenso anziché aumentare diminuisce inesorabilmente, come ci dimostra il crollo di vendite dei megafoni del potere, ovvero i giornali mainstream.
Pertanto, non potendo più fare affidamento sullo strumento del soft power, sono condannati a fare un salto di qualità e quindi ad aumentare la presa sulle popolazioni.
Come affermato lucidamente da Giorgio Agamben in pieno confinamento, l’epoca delle democrazie liberali si è ufficialmente conclusa. Abbiamo varcato le colonne d’ercole del mondo che conoscevamo e ci stiamo avventurando verso un futuro di menzogne sempre più pervasive, di controllo più capillare, di censura più smaccata, di repressione più impunita, di valori sempre più superati, di umanità via via più umiliata.
La pandemia ci ha colti impreparati. Nessuno aveva il minimo sentore di cosa ci stesse per piovere sulla testa. Chiusi in casa, avvolti nella bolla dei media di regime e dei social, con i contatti fisici ridotti all’osso, è stato difficile rompere il muro della menzogna e far circolare quelle idee che fin da subito sono state stigmatizzate col marchio dell’eresia. Le loro strategie erano pianificate. Noi siamo stati costretti a improvvisare. Eppure in qualche modo alla fine siamo riusciti a farci ascoltare. Come l’acqua che si insinua nelle fessure, un poco alla volta, la nostra contro-narrazione è riuscita a farsi largo e a raggiungere un pubblico sempre più vasto. Nonostante, i blocchi, gli strike, la gogna mediatica, la repressione e il fanatismo esasperato dalla propaganda.
Lascetecelo dire, il lavoro fatto ha una valenza di portata storica.
Eravamo talmente nel giusto, che i fatti ci hanno dato ragione quando ancora le loro menzogne erano in circolo ad avvelenare il dibattito pubblico. Purtroppo la maggioranza silenziosa non ha ancora gli strumenti per rendersene conto, ma chi ci segue da tempo, lo sa.
Visione TV è stata sempre in prima linea: contro le folli politiche pandemiche, contro la criminale avventura della Nato in Ucraina, contro il genocidio che in queste ore si sta perpetuando in Palestina. Puntando tutto sui fatti, sulla logica e sul supporto di tanti affezionati sostenitori. Contro i miliardi che si creano dal nulla, contro schiere di giornalisti prezzolati, contro una moltitudine di automi trasformati in ripetitori del potere.
Visione TV è espressione di un’intelligenza collettiva che ha saputo organizzarsi per resistere all’urto della macchina propagandistica più sofisticata e potente della Storia.
In Ucraina in particolare, grazie alla collaborazione con Giorgio Bianchi, siamo riusciti a combattere alla pari con i propagandisti della Nato. Li abbiamo sbugiardati su tutta la linea, mettendo a segno scoop straordinari. Siamo stati il granello di sabbia che ha inceppato la micidiale e costosissima macchina manipolatoria del potere profondo.
Ma a questo punto, se i nostri avversari sono malconci al punto di dover “ricostruire la fiducia” attorno alle loro menzogne, noi abbiamo la necessità di fare un balzo in avanti. La prossima volta dobbiamo essere pronti, ovvero più reattivi e più efficaci di quanto non siamo stati, perché, statene certi, siamo solo all’inizio. Difatti, la grande capacità di programmazione a lungo termine, oggi si è trasformata in un boomerang, esattamente come i social, svelandoci i loro obiettivi, i loro mezzi e i loro uomini. Ora tocca a noi pianificare, e per farlo, dobbiamo consolidare e accrescere la nostra struttura.
Per questo motivo abbiamo dato mandato a Giorgio Bianchi, uno dei nostri collaboratori più talentuosi, di fondare la redazione romana di Visione TV, con tanto di uffici e personale.
Sulla carta non sarà un processo veloce, ma come sempre, contiamo sulla variabile umana. Tutto dipenderà da voi, da quanto crederete in noi e da quanto vorrete accrescere la fiducia nei nostri confronti.
Noi dal canto nostro siamo determinati ad andare avanti e siamo convinti che il lavoro sul campo, nel mondo reale al di fuori del web, sia l’unico antidoto al veleno delle loro menzogne.
Temono la buona informazione più della peste ed è per questo motivo che ci stanno contrastando con tutti i mezzi, senza badare a spese, anche a costo di gettare alle ortiche la parvenza di democrazia che si erano impegnati per anni a rappresentare.
Aiutateci a migliorare, fate in modo che noi tutti si possa affrontare assieme le sfide che ci aspettano nell’immediato futuro, potendoci avvalere di strumenti sempre più adeguati.
Grazie
INCREMENTARE LA FIDUCIA
Il tema portante del WEF di Davos di quest’anno è stato “Rebuilding Trust”, ovvero ricostruire la fiducia.
E non è un caso.
A partire dalla pandemia, la narrazione ufficiale è entrata in profonda crisi e oramai, con un genocidio in corso sotto gli occhi attoniti dell’opinione pubblica, si ritrova spiazzata da mille contraddizioni.
Il risultato è che il consenso anziché aumentare diminuisce inesorabilmente, come ci dimostra il crollo di vendite dei megafoni del potere, ovvero i giornali mainstream.
Pertanto, non potendo più fare affidamento sullo strumento del soft power, sono condannati a fare un salto di qualità e quindi ad aumentare la presa sulle popolazioni.
Come affermato lucidamente da Giorgio Agamben in pieno confinamento, l’epoca delle democrazie liberali si è ufficialmente conclusa. Abbiamo varcato le colonne d’ercole del mondo che conoscevamo e ci stiamo avventurando verso un futuro di menzogne sempre più pervasive, di controllo più capillare, di censura più smaccata, di repressione più impunita, di valori sempre più superati, di umanità via via più umiliata.
La pandemia ci ha colti impreparati. Nessuno aveva il minimo sentore di cosa ci stesse per piovere sulla testa. Chiusi in casa, avvolti nella bolla dei media di regime e dei social, con i contatti fisici ridotti all’osso, è stato difficile rompere il muro della menzogna e far circolare quelle idee che fin da subito sono state stigmatizzate col marchio dell’eresia. Le loro strategie erano pianificate. Noi siamo stati costretti a improvvisare. Eppure in qualche modo alla fine siamo riusciti a farci ascoltare. Come l’acqua che si insinua nelle fessure, un poco alla volta, la nostra contro-narrazione è riuscita a farsi largo e a raggiungere un pubblico sempre più vasto. Nonostante, i blocchi, gli strike, la gogna mediatica, la repressione e il fanatismo esasperato dalla propaganda.
Lascetecelo dire, il lavoro fatto ha una valenza di portata storica.
Eravamo talmente nel giusto, che i fatti ci hanno dato ragione quando ancora le loro menzogne erano in circolo ad avvelenare il dibattito pubblico. Purtroppo la maggioranza silenziosa non ha ancora gli strumenti per rendersene conto, ma chi ci segue da tempo, lo sa.
Visione TV è stata sempre in prima linea: contro le folli politiche pandemiche, contro la criminale avventura della Nato in Ucraina, contro il genocidio che in queste ore si sta perpetuando in Palestina. Puntando tutto sui fatti, sulla logica e sul supporto di tanti affezionati sostenitori. Contro i miliardi che si creano dal nulla, contro schiere di giornalisti prezzolati, contro una moltitudine di automi trasformati in ripetitori del potere.
Visione TV è espressione di un’intelligenza collettiva che ha saputo organizzarsi per resistere all’urto della macchina propagandistica più sofisticata e potente della Storia.
In Ucraina in particolare, grazie alla collaborazione con Giorgio Bianchi, siamo riusciti a combattere alla pari con i propagandisti della Nato. Li abbiamo sbugiardati su tutta la linea, mettendo a segno scoop straordinari. Siamo stati il granello di sabbia che ha inceppato la micidiale e costosissima macchina manipolatoria del potere profondo.
Ma a questo punto, se i nostri avversari sono malconci al punto di dover “ricostruire la fiducia” attorno alle loro menzogne, noi abbiamo la necessità di fare un balzo in avanti. La prossima volta dobbiamo essere pronti, ovvero più reattivi e più efficaci di quanto non siamo stati, perché, statene certi, siamo solo all’inizio. Difatti, la grande capacità di programmazione a lungo termine, oggi si è trasformata in un boomerang, esattamente come i social, svelandoci i loro obiettivi, i loro mezzi e i loro uomini. Ora tocca a noi pianificare, e per farlo, dobbiamo consolidare e accrescere la nostra struttura.
Per questo motivo abbiamo dato mandato a Giorgio Bianchi, uno dei nostri collaboratori più talentuosi, di fondare la redazione romana di Visione TV, con tanto di uffici e personale.
Sulla carta non sarà un processo veloce, ma come sempre, contiamo sulla variabile umana. Tutto dipenderà da voi, da quanto crederete in noi e da quanto vorrete accrescere la fiducia nei nostri confronti.
Noi dal canto nostro siamo determinati ad andare avanti e siamo convinti che il lavoro sul campo, nel mondo reale al di fuori del web, sia l’unico antidoto al veleno delle loro menzogne.
Temono la buona informazione più della peste ed è per questo motivo che ci stanno contrastando con tutti i mezzi, senza badare a spese, anche a costo di gettare alle ortiche la parvenza di democrazia che si erano impegnati per anni a rappresentare.
Aiutateci a migliorare, fate in modo che noi tutti si possa affrontare assieme le sfide che ci aspettano nell’immediato futuro, potendoci avvalere di strumenti sempre più adeguati.
Grazie
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