ĀSANA

Allora ascolta questo segreto, perché molti ti diranno che non è vero, che tutto è solo nella mente, che basta costellare, pregare gli angeli o gli alieni…. O semplicemente solo meditare…

Ma il corpo è la manifestazione della mente profonda , ciò che la psiche non vuole vedere si indurisce nei muscoli, si curva nella colonna, si cristallizza nei diaframmi. 

È un linguaggio silenzioso, e chi ha occhi per leggere vede nello scheletro e nella postura la condizione reale della coscienza. 

Un praticante che “vede”, non deve più chiedere come stanno gli altri, gli basta osservare come si siedono, come camminano, come respirano…

Attraverso il corpo il praticante vede la mente sua e quella degli altri.

Ed è proprio qui che entra l’āsana. 

Non è ginnastica, non è stretching… È alchimia incarnata. 

Ogni posizione è una chiave eterica che riordina le geometrie sottili. 

Quando entri in un’āsana stai tracciando nel tuo corpo lo stesso disegno che governa le stelle come triangoli, spirali, cerchi che non sono altro che le forme eterne che vibrano nell’universo e che, riprodotte nella carne, sciolgono nodi invisibili.

Ma la postura da sola non basta, è il respiro che accende la chiave. 

L’inspirazione chiama il prāṇa, l’espirazione dissolve le impurità, il respiro muove la mente come il vento muove la fiamma, senza respiro consapevole, la posizione è vuota, con il respiro, la posizione diventa sigillo, cioè imprime nel “corpo-mente” una nuova architettura.

E qui il segreto si fa più profondo…

Se la mente crea il corpo, è vero anche il contrario…

Lavorando sul corpo, puoi risalire alle radici della mente. 

Questo è ciò che non ti diranno… che piegando il corpo in una forma, stai piegando la psiche che lo abita… Che sciogliendo un blocco nelle anche, stai sciogliendo una paura arcaica… Che aprendo il petto, stai aprendo il cuore alla vita.

Chi non ha mai attraversato questa via penserà che sono solo posizioni, ma chi resta, chi respira dentro l’āsana, scopre che ogni postura è un portale, entri come persona comune e ne esci trasformata. 

Non perché hai lavorato sul corpo o sulla mente, ma perché hai toccato il punto di “Unione” in cui i due non sono più separati.

-Luigi Silvestri

Advanced Mind Institute