giovedì 23 gennaio 2014

il pericolo è reale, ma la paura… la paura è una scelta



Rivedevo qualche giorno fa After Earth, il film con/e di Will Smith, protagonista il figlio Jaiden nel ruolo di un cadetto ranger un po’ fifone.

Film bistrattato dalla critica e dal pubblico, a parer mio ben fatto e, anche se non così ben recitato dal giovane Jaiden, comunque un film con una sua dignità. La ragione per cui dico questo, andando consapevolmente contro corrente, è che, al di là della bellezza di molte scene, questo film è incentrato su un tema fondamentale nella nostra vita: la paura.

E alla fine, il nocciolo della trama è uno solo: quando Will Smith spiega al figlio la natura della paura.

Lo fa con un bellissimo discorso, la cui parte centrale vi ripeto qui di seguito.

“La paura è uno stato risultante dal nostro modo di pensare al futuro. Noi abbiamo paura di cose che ancora non ci sono, non sono accadute e forse neppure accadranno mai.

Intendiamoci, il pericolo è reale, ma la paura… la paura è una scelta“.

Ed è profondamente vero. La paura ha origine dalla separazione e come tale trova vita solo ed esclusivamente nella nostra mente. Più ci distacchiamo dalla mente e meno la paura ha la possibilità di esistere. E’ la mente che teme il futuro. La nostra consapevolezza, quando radicata al momento presente, non può in alcun modo provare paura. La paura è qualcosa che scegliamo di provare tutte ele volte che ci identifichiamo con la nostra mente che non può che vivere nel futuro, in quello spazio probabile o improbabile, possibile o impossibile ma comunque quasi mai reale che è stata creata per gestire.

Nel presente, la paura non può esistere: una cosa esiste, e se è un pericolo lo si affronta istante per istante, ma se non lo è allora il pericolo è solo nel futuro. Quindi, per chi sta nel presente, la paura non esiste. O meglio esiste come possibilità ma non come oggetto del timore.

Allora non ci si “pre” occupa ma ci si occupa di qualcosa. E’ possibile usare la mente per prevedere con ragionevole precisione gli sviluppi di una situazione, ma rimarrà, appunto, una previsione. Non qualcosa di cui aver paura, quella paura che ti blocca nel presente, quando invece dovresti muoverti con la massima energia e velocità.

Certo, la cosa non è tutta lì. La paura è un’energia atavica, profondamente intridente la struttura stessa del DNA dell’universo materiale.

Tuttavia è possibile liberarsene.

E iniziare finalmente ad occuparsi delle cose che esistono anziché preoccuparsi di quelle che ancora non ci sono.

Una scelta, appunto.

http://www.pensierolucido.com/2013/10/31/ce-una-paura-che-e-una-scelta/
http://altrarealta.blogspot.it/