LA MALATTIA COME SOSTEGNO DEL SISTEMA
Al fine di riprendersi in mano il controllo del proprio supporto
vitale occorre fare una cosa semplice: cessare di ingoiare
le pillole del sistema.
Prima di tutto occorre rinunciare ai cibi contenenti OGM,
ai prodotti chimici, sintetici, e agli integratori mimetizzati sotto
l’etichetta di “naturali”. Gli alimenti biologici non hanno
bisogno di alcun integratore. Occorre quindi impegnarsi il più
possibile per minimizzare la presenza di prodotti chimici e sintetici
nel quotidiano.
In secondo luogo è necessario utilizzare il telefono cellulare per il
suo scopo principale, cioé come telefono (e, quando serve, disabilitare
la modalità radio). Prenderlo in mano solo quando è veramente
necessario, tenerlo lontano dal corpo e soprattutto lontano dalla testa.
L’unico mezzo efficace per evitare le radiazioni dirette al cervello
è l’uso di auricolari, cuffiette e microfono con cavo. Proprio con
cavo e non tramite qualche altro mezzo di emissione-radiazione.
In terzo luogo bisogna dosare consapevolmente il flusso di
informazioni in ingresso, così come il proprio coinvolgimento
diretto nella ragnatela di informazione globale. Su questo ci
soffermeremo più avanti.
Si tratta di misure di prima necessità, utili per staccarsi dalle
ventose della “matrix”. Ma anche questo non è sufficiente.
Occorre ancora aprire lo sportello tenuto premuto dal sistema.
Rianimare i sistemi di irrigazione e drenaggio.
Ripetiamo ancora una volta il motivo per cui è necessario. I
capillari vascolari e linfatici con l’età deperiscono, si prosciugano.
Il sistema tecnogeno accelera questo processo. È per questo
che la vita dell’uomo moderno cade letteralmente in una for-
bice che va dai 20 ai 40 anni. Prima dei venti, come giovane
specialista non si è ancora utili, poiché si manca di esperienza,
e dopo i quaranta non si è già più utili, perché tutto quello che
c’era da spremere è stato spremuto. Per lo stesso motivo dopo i
quaranta non si è più interessanti per il sesso opposto, e il picco
creativo è già alle spalle. Non si è fatto in tempo a cominciare a
vivere che è già tutto passato. Non è forse stupido?
Anche le malattie stanno rapidamente ringiovanendo.
Ripetiamo ancora una volta una semplice verità che, per qualche
motivo, nessuno pronuncia chiaramente ad alta voce e di cui
probabilmente pochi si rendono conto: il sistema ha bisogno di
elementi non del tutto sani, diversamente potrebbero fuoriuscire
dal suo controllo. Certo, dovete andare a lavorare ed esercitare
le vostre funzioni, ma dovete anche ammalarvi cronicamente,
farvi visitare dai medici e prendere medicine. Solo in questo
modo soddisferete i requisiti del sistema.
La malattia, come si sa, insorge quando viene alterata la microcircolazione
dei mezzi interni, del sangue, della linfa, del
liquido intracellulare. Oltre alle malattie di per sé, effetti del disturbo
della microcircolazione sono anche il sovrappeso, l’obesità,
la cellulite, l’invecchiamento precoce, la diminuzione della
massa muscolare, della potenza, dell’intelligenza, della vitalità
in generale. Il fatto che l’80% di tutto il sangue si trovi nei
capillari parla già da solo. Lo sportello si trova proprio là e lo si
può aprire con l’aiuto dell’attivazione della microcircolazione del
sangue e della linfa.
I metodi sono noti da tempo: il movimento, l’attività fisica,
le brevi abluzioni con l’acqua ghiacciata, le docce di contrasto,
i bagni di vapore. Tuttavia, il metodo migliore, scoperto
all’inizio del secolo scorso, è costituito dalla capillaroterapia
Questo metodo è stato elaborato da uno scienziato russo, il professor A. Zalmanov.
In ricerche analoghe si era impegnato anche il professore A. Krog,
danese, che grazie ai suoi lavori ricevette il Premio Nobel.
in un prossimo post la descrizione dettagliata del metodo Zalmanov
http://altrarealta.blogspot.it/
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