ANNONA MURICATA L. (GRAVIOLA)
Altri nomi comuni locali : Guanàbana, Ci guo fan li zhi (Cina) , Soursop, Corossol épineux…
CHE COS’È
E’ una pianta tropicale sempreverde della famiglia delle Annonaceae.
E’ originaria delle Antille e delle zone tropicali del Sud e del Nord America; al giorno d’oggi è ormai ampiamente coltivata in molti paesi (Australia, Cina sudorientale, Africa). In America Latina si trova dal Messico meridionale al Perù fino all’Argentina.
COM’È
L’albero è piccolo (7,5-9 m), con foglie oblunghe, grandi, spesse e lucenti, di colore verde scuro.
I fiori sono singoli e sono lunghi 4-5 cm.
I frutti sono di grosse dimensioni (15-20 cm ), verdi, ovoidali o cuoriformi, con alcune spine morbide orientate verso l’apice; la polpa è morbida, di colore biancastro, molto succosa e secerne un lattice bianco leggermente aspro- acido.
Il frutto è molto ricercato come fonte di cibo. E’ venduto nei mercati locali nei tropici, dove è chiamato Guanabana in paesi di lingua spagnola e Graviola in Brasile. La polpa del frutto è eccellente per la preparazione di bevande e sorbetti.
Nella medicina popolare vengono utilizzate tutte le parti della Graviola, più frequentemente i frutti e le foglie, a volte le radici. In genere il frutto e i succhi di frutta derivati sono utilizzati per combattere vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare il latte materno dopo il parto e come astringente in caso di diarrea.
I semi triturati sono usati contro i parassiti interni ed esterni (vermi e pidocchi). La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine.
In Perù utilizzano le foglie nella preparazione di un tè utile contro il catarro.
Gli indigeni della Guyana utilizzano la corteccia e le foglie come cardiotonico e sedativo.
Attenzione :
I semi contengono un olio irritante, che ha causato severe infiammazioni agli occhi.
Da alcuni anni alcune epidemie di patologie neurologiche ed endocrine che si verificano nelle Indie Occidentali Francesi sono sotto osservazione. E’ sempre più forte l’evidenza che queste epidemie, ed in particolare quelle di sindromi parkinsoniane atipiche (levodopa resistenti) siano correlate a fattori ambientali, presenti nella dieta. Il consumo di tisane o frutti di Annona muricata ed altre specie è stato presentato come una delle cause o concause. Roman (1998), ha descritto una sindrome neurologica ed endocrina che colpisce giovani donne di colore a Guadalupe; l’eziologia rimane oscura, ma l’autore propone un legame con il consumo di sostanze neurotossiche contenute in Annona muricata.
Un anno più tardi uno studio di Caparros-Lefebvre e Elbaz (1999) ha investigato il supposto legame tra consumo di frutta ed infusi di foglie di Annona muricata e A. squamosa e la frequenza anomala di parkinsonismo atipico e PSP in pazienti sofferenti di parkinsonismo nelle Indie Occidentali. Secondo gli autori un’esposizione cronica ad alcuni alcaloidi contenuti nella pianta potrebbe essere un fattore eziologico importante (gli alcaloidi causano parkinsonismo in modelli animali).
In un esperimento in vitro, una coltura di neuroni è stata esposta agli alcaloidi derivati dalla corteccia della radice d’Annona muricata. Dopo 24 ore, il 50% dei neuroni erano degenerati. La morte neuronale è stata causata da apoptosi. Gli autori concludono che il ripetuto consumo di guanabana potrebbe essere alla base della disfunzione e degenerazione neuronale che sottende alla “West Indian parkinsonian syndrome”, una sindrome parkinsoniana levodopa-resistente (Lannuzel 2002). In uno studio più recente gli autori hanno concluso che l’annonacina promuove la morte neuronale interferendo con la produzione d’energia dei neuroni stessi, attraverso lo stesso meccanismo d’inibizione della respirazione mitocondriale che sta alla base della sua attività citotossica (Lannuzel et al 2003).
Le sindromi parkinsoniane atipiche che si ritrovano nelle Indie Occidentali potrebbero quindi essere legate all’influenza di fattori ambientali ed in particolare all’assunzione d’Annona spp. (Champy et al 2004).
Curiosità
La direttiva del Ministero della Salute (dicembre 2010) consente di inserire negli integratori alimentari le sostanze e gli estratti vegetali di questa pianta; in particolare cita fructus.
Riferimento per gli effetti: fructus, per la regolarità del transito intestinale.
PRINCIPI ATTIVI DELLA GRAVIOLA E RICERCA CLINICA
Dal molti anni sono in corso studi, in particolare negli Stati Uniti, sulla Graviola e sono stati trovati diversi principi attivi; la maggior parte delle ricerche sulla Graviola si è concentrata su una serie di sostanze chimiche denominate acetogenine annonacee, presenti in diverse parti della pianta.
Tre gruppi di ricerca separati hanno confermato che queste sostanze chimiche hanno significative proprietà antitumorali e tossicità selettiva contro vari tipi di cellule tumorali (senza danneggiare le cellule sane).
Quattro studi pubblicati nel 1998 specificano ulteriormente le sostanze chimiche che nella Graviola stanno dimostrando le proprietà antitumorale e antivirale.
Sembra che, contrariamente a quanto succede con la chemioterapia che distrugge indiscriminatamente tutte le cellule, anche quelle sane, la Graviola colpisca selettivamente, quindi distrugga solo le cellule tumorali.
Gli studi condotti in tre diversi laboratori sulle modalità d’azione dei principi attivi della Graviola hanno recentemente stabilito che le acetogenine sono inibitori dei processi enzimatici che si trovano solo nelle membrane delle cellule cancerose. Questo è il motivo per cui sono tossiche per le cellule tumorali, ma non hanno tossicità per le cellule sane.
La ricerca ha indicato che le acetogenine annonacee uccidono le cellule maligne di diversi tipi di cancro.
Uno studio ha mostrato che gli effetti dei principi attivi della Graviola contro il cancro del colon sono molto superiori rispetto a quelli di un farmaco usato per questa patologia (sembra che l’attività citotossica selettiva sia stata oltre diecimila volte superiore rispetto a quella del farmaco).
La ricerca e la sperimentazione sulle proprietà antitumorali della Graviola sono comunque ancora in corso da parte delle università e di diverse aziende farmaceutiche, che cercano di sintetizzare i principi attivi utili della Graviola in nuovi farmaci chemioterapici. In effetti, la Graviola sembra seguire lo stesso percorso di un altro farmaco contro il cancro,il Taxol, derivato dalla corteccia dell’albero tasso, che contiene una sostanza denominata taxolo. Ci sono voluti trent’anni di ricerca da parte di numerose aziende farmaceutiche, università e agenzie governative prima che il primo farmaco Taxol fosse proposto a un malato di cancro. Per quanto riguarda la Graviola, i ricercatori sono riusciti a riprodurre, sintetizzare chimicamente il principio attivo fondamentale della Graviola per quanto riguarda gli effetti antitumorali, ma non esiste un brevetto che possa consentire l’utilizzo della Graviola su ampia scala.
Sulla Graviola esistono dunque ricerche e test di laboratorio, ma non test clinici su larga scala.
PROPRIETÀ - ATTIVITÀ DELLA GRAVIOLA
(secondo l’utilizzo tradizionale e gli studi effettuati) :
Antiossidante (8)
Antivirale (supporta il miglioramento del sistema immunitario) (8)
Studi su proprietà anti -Herpes Simplex Virus.
Antibatterica ( 7):
L’ estratto delle foglie di Annona muricata ha evidenziato un ampio spettro di attività contro alcuni batteri, responsabili di comuni malattie batteriche, come polmonite, diarrea, infezioni del tratto urinario e infezioni della pelle.
Antileishmaniosi (malattia parassitaria che può colpire sia gli uomini sia gli animali):
Studi su estratti di Annona muricata pericarpo, isolamento di tre acetogenine : annonacin, annonacin A e A annomuricin.
Antimalarica
Vermifuga (supporta l'espulsione dei vermi) (7)
Antipiretica (supporta la riduzione della febbre)
Antitumorale (vedi studi)
Cardiotonica (supporta il cuore)
Ipotensiva (supporta l'abbassamento della pressione del sangue)
Nervina (supporta il rilassamento dei nervi)
Antidepressiva
In uno studio clinico alcuni alcaloidi che si trovano nel frutto della Graviola hanno mostrato effetti antidepressivi negli animali, in quanto in grado di stimolare i recettori della serotonina.
Ipoglicemizzante
Studi sugli effetti ipoglicemizzanti di Annona muricata Linn. su cellule pancreatiche di ratti.
Anti-iperlipidemia
Studio di estratti metanolici di AM sui profili lipidici sierici sperimentalmente indotti in ratti diabetici ha mostrato una significativa riduzione del colesterolo totale, LDL e VLDL e un aumento significativo del colesterolo HDL.
USO CONSIGLIATO – DOSAGGIO
Infusione delle foglie:
1 tazza 3 volte al giorno
Tintura: 2-4 ml 3 volte al giorno,
Capsule: 2 g 2-3 volte al giorno.
CONTROINDICAZIONI
Non usare durante la gravidanza o l'allattamento.
Per le sue proprietà vasodilatatorie , la sua assunzione, per chi soffre di problemi vascolari, è consigliata sotto controllo medico.
RIPORTO PER INTERO UN ARTICOLO SUGLI STUDI EFFETTUATI SULLA GRAVIOLA
Istituto di Scienze della Salute di Baltimora
Bollettino per i membri di gennaio 2001 Vol.5, n. 7
“Le società farmaceutiche investono miliardi di dollari sulle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro. Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.
Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare. Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro: oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che una promessa. C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare la storia, offrendo la possibilità di credere alla cura naturale contro il cancro.
Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile: vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso, e perdita di capelli, proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali, trovare forza e vitalità nel corso del trattamento.
L'albero è stato studiato in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che:
effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas ; è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia; selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.
Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute? Perché gli oncologi non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le celle cancerogene con letale precisione.
Noi dobbiamo le notizie su questo sorprendente albero alla società Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia. Come risultato, Raintree cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Scoprì che numerosi altri gruppi negli USA avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola ed i risultati confortavano: La Graviola rintraccia e uccide selettivamente le cellule cancerogene che interessano prostata, polmoni, seno, colon e pancreas, lasciando vivere le cellule sane, mentre la chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che si riproducono attivamente, sia le cancerogene che quelle sane, causando spesso effetti devastanti, come la perdita di capelli e la comparsa di nausee.
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti. Pertanto, questa pianta venne presentata come il killer delle cellule cancerogene. Raintree si assunse il compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Dopo un anno di ricerca e sviluppo, cominciarono a distribuire la Graviola negli USA. Più recenti studi, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano selezionata citotossicità paragonabile alla Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare, in quanto ancora poco conosciuta ed accettata dalla medicina farmaceutica. Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro. Si consiglia, tuttavia, di consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro, anche se la Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte una possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se assunta a stomaco pieno ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)”.
1. Unpublished data, National Cancer Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976) from Napralert Files, University of Illinois, 1995 2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000 3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996 4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998 5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995.
Questo articolo, che qui viene riprodotto in abstract, è apparso sulla pubblicazione mensile dell'Istituto delle Scienze della Salute. © Copyrighted, 2001 by Institute for Health Sciences L.L.C., 819 N. Charles Street Baltimore, MD 21201.
Dragonero
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