Divieto contante

Divieto contante, ecco cosa c’è dietro la scusa della lotta all’evasione fiscale

Scatta da oggi l’obbligo per imprese, lavoratori autonomi, esercenti e liberi professionisti di dotarsi di Pos (“point of sale”) per i pagamenti pari o superiori ai 30 euro. Un cliente potrà pretendere, quindi, di pagare con la carta di credito o il bancomat per cifre anche solo di 30 euro. All’obbligo, tuttavia, non corrisponde per ora alcuna sanzione. In effetti, si tratta di una sorta di rodaggio che il governo, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, starebbe mettendo in atto per valutare come sferrare la battaglia finale all’uso del contante..

 I commercianti e le piccole imprese lamentano una lievitazione dei costi di transazione a loro carico: tra spese di installazione, commissioni bancarie, costi di esercizio e linea telefonica, il conto arriva a 5 miliardi di euro, più dello 0,3% del pil, sottratto in piena crisi alle piccole e medie imprese e trasferito in buona parte alle banche.
Secondo un sondaggio Swg, il 69% degli italiani non intenderebbe mutare le proprie abitudini di pagamento, a conferma che l’obbligo del Pos non è il frutto di una richiesta della società civile, ma un’imposizione dell’attuale governo Renzi, che come i predecessori (vedi, in particolare, gli esecutivi a guida Prodi, Monti e Letta) vorrebbero sostituire l’uso del contante con la cosiddetta“moneta elettronica”, ossia con pagamenti tracciabili, in modo da potere risalire a quasi tutte le spese delle famiglie e alle loro entrate. Una misura di lotta all’evasione fiscale, che nel nostro paese sottrarrebbe allo stato redditi per oltre 300 miliardi di euro.
Già con il governo Prodi tra il 2006 e il 2008, all’epoca in cui ministro dello Sviluppo eraPierluigi Bersani, fu sancito il divieto di pagare in contante oltre 100 euro. La misura doveva entrare in vigore nel 2009, ma fu rinviata prima dallo stesso Bersani e successivamente dal governo Berlusconi, mentre il limite fu ragionevolmente innalzato oltre i 999 euro, altrimenti si rischiava una paralisi delle transazioni (vi immaginate una vecchietta che dovrebbe pagare il suo dentista col bancomat?).

I precedenti

Ma non sazio, l’esecutivo – stavolta c’era Letta a Palazzo Chigi e Fabrizio Saccomanni in via XX Settembre – si adopera nel 2013 per abbassare il tetto massimo consentito per l’uso del contante. Saccomanni ebbe la sfacciataggine di affermare che in Italia il limite sarebbe palesemente alto, unico paese tra le economie sviluppate. Peccato si trattasse di una falsità bella e buona, perché l’Italia è l’unico paese ad avere introdotto un limite così basso all’uso del contante, mentre in Francia e Spagna – unici altri paesi a prevedere limitazioni – esso scatta oltre i 3.000 euro. In Germania, la Bundesbank ha definito l’uso del contante “un diritto inalienabile del cittadino tedesco”. Negli USA, sarebbe impensabile anche solo ipotizzarlo.
La spinta verso la moneta elettronica ha il duplice scopo di fare emergere il “nero” e di potenziare il ruolo delle banche, attraverso le quali passerebbe di fatto l’intera ricchezza degli italiani. Tutte le famiglie, infatti, sarebbero costrette ad aprire un conto, su cui incanalare il proprio stipendio o la pensione o qualsivoglia altra entrata, altrimenti non potrebbero più fare acquisti sopra una certa soglia, che potenzialmente potrebbe essere quella dei 30 euro di cui si parla oggi.
Non solo è dimostrato che il contante è molto più economico del bancomat o certamente della carta di credito, ma il timore è che la misura serva anche a uno scopo ancora meno nobile. Una volta fatta transitare dalle banche tutta la ricchezza delle famiglie e delle imprese, lo stato potrebbe imporre una tassa ad hoc sui conti (prelievo forzoso?) e quasi nessuno potrebbe spostare altrove i propri soldi per protesta o timore di nuove stangate, in quanto – ripetiamo – non avrebbe più l’opportunità (o l’avrebbe difficilmente) di pagare per semplici spese quotidiane, quali al supermercato, fare benzina o pagarsi le medicine.
L’assenza di sanzioni per chi non si adegua all’obbligo di dotarsi di un Pos non dovrebbe farci sorridere. E’ l’inizio di una fase avanzata di annientamento totale del contante. E della privacy di ciascun cittadino.

http://www.investireoggi.it/economia/divieto-contante-ecco-cosa-ce-dietro-la-scusa-della-lotta-allevasione-fiscale/


L'attuale sistema fiscale è in mano alla mafia finanziaria ed ha come target il prelievo TOTALE della liquidità dalla circolazione con lo scopo finale di acquisire per una pipa di tabacco il pubblico ed il privato. Uno dei pochi modi per sopravvivere, a parte l'emigrazione, è l'economia sommersa, ovvero il "nero". Perchè viene combattuto con tanto accanimento? Se una banconota da 50 euro passa per 50 mani, rimane banconota da 50 euro; se passa per il POS i 50 Euro finiscono nella banca. Le banche invece applicano il nero sempre. Esse praticano l'usura, l'anatocismo, l'estorsione ed il riciclaggio in modo istituzionale. Il riciclaggo Euroclear e Clearstream serve appunto per riciclare i proventi - legalizzati da leggi ad hoc - dei crimini bancari. Tali flussi stanno venendo alla luce pian piano, e invitiamo chi di dovere di darsi una mossa. Il controllo sul cittadino dei flussi monetari invece è voluto da chi fa le leggi (la Goldman Sachs) per distruggerci con le tasse, che sono impagabili come lo è il debito pubblico. Pagare le 120 tasse previste dalla legge vuol dire togliere tutta la liquidità dalla circolazione e bloccare l'economia, oppure tornare al baratto per mancanza di soldi. Questo sistema non vuole aiutarci o proteggerci: è stato creato per distruggerci, per farci fallire e farci svendere i nostri beni a due lire. Come combattere questo attacco all'integrità nazionale? La LIFE aveva avuto un'idea interessante 15 anni fa: 100 associati LIFE avrebbero spedito ognuno 100 dichiarazioni dei redditi false nelle rispettive città, mandando in tilt il sistema. Non si fece: peccato. Oggi le dichiarazioni dei redditi sono in mano ai Commercialisti; perchè non si rifiutano di spedire le dichiarazioni dei redditi in quanto evidentemente frutto di un progetto criminale - pardon - europeista e globale?

Antonio MIclavez

Evviva il Pos! Ora e sempre pagamenti con bancomat per arricchire le banche. Il burattino procede, giustamente, per la strada indicata da chi ha scelto di eliminare l’Italia dai Paesi che sopravvivono per inserirlo nella lista dei Paesi straccioni. Piccoli passi, ovviamente, nessuna rivoluzione. Si massacra il ceto medio con le continue stangate su case e capannoni? E la piccola borghesia cialtrona e vigliacca vota per il burattino. Si massacrano i pensionati con le tasse più alte d’Europa? E loro premiano il partito del burattino ed i suoi uomini sul territorio. Si obbligano i giovani a rinunciare all’Università e ad emigrare? E loro, fedeli alla linea, insistono a premiare chi li massacra. Si concede libertà assoluta per licenziare i lavoratori dipendenti, a partire da quelli che non vogliono paghe africane? E il burattino aumenta i voti. Ed allora è giusto così. Tutti in fila a cantare le lodi degli aguzzini, marciando felici verso l’abisso finale. Quanti sono i commercianti e gli artigiani che, da oggi in poi, dovranno versare il nuovo pizzo alle banche? Tanti, sufficienti per cambiare verso al voto. Non l’han fatto? E allora è giusto che paghino e falliscano. Quanti sono i licenziati e gli esodati grazie alle riforme Fornero mai modificate dai successori lettiani e renziani? Tanti, ma han scelto il burattino ed è giusto che sian senza lavoro e senza soldi. Quanti sono i piccoli industriali che non reggono più il peso delle tasse e, con questo fardello, non riescono più ad essere competitivi? Tanti, ma non han tirato fuori un euro per un progetto politico alternativo ed è giusto che chiudano. Quanti sono gli operatori turistici alle prese con località deserte e consumi in caduta verticale? Tanti, ma poi pensano di invertire la tendenza invitando la Kyenge come ospite d’onore ed è giusto che siano premiati dalla mancanza di turisti. Mai una prova di coraggio, mai un’idea che non sia quella del manuale del perfetto idiota politicamente corretto, mai un investimento per il futuro di questo Paese e dei propri figli. Si spende, a livello famigliare, solo per permettere ai ragazzi di fuggire dall’Italia. Restando soli a casa in attesa che l’assistenza pubblica, sempre più inadeguata, si occupi degli anziani rimasti soli. L’immagine del futuro l’ha fornita, la scorsa settiama su La 7, Enrico Deaglio, non a caso cognato dell’ex ministro Fornero: l’immagine di un’Italia di vecchi egoisti che difendono i pochi sudati risparmi (criminali! secondo il compagno Deaglio) dall’assalto dei giovani immigrati. Certo, per Deaglio la soluzione è semplice: sopprimere i vecchi italiani, saccheggiare risparmi e proprietà e distribuire tutto ai popoli giovani in arrivo da ogni dove. E forse è proprio quello che si merita questo Paese.


Augusto Grandi 

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