L'INTUITO E' PIU' ANTICO DELLA MENTE: FIDATEVI DI LUI
Se non volete andare in un posto non andateci. Se non volete comunicare con qualcuno - non lo fate. Non volete andare da qualche parte in macchina, treno, aereo: rinunciate al viaggio.
E' inutile rimuginare sugli argomenti, cercare delle giustificazioni, costringere se stessi, chiedere consigli ai famigliari - è un "non voglio" particolare, difficile da spiegare con le parole. Dentro di te tutto dice: non voglio...! E le persone sagge si fidano di questa sensazione. Come il banchiere Morgan che aveva restituito il biglietto per il Titanic. "Non ci andrò," si disse. "Chissà perché, non voglio fare questo viaggio."
E si fece un enorme patrimonio, perché ascoltava sempre la sua voce interiore. Poteva raramente dare una spiegazione logica alle sue decisioni, ma risultavano sempre quelle giuste. Fumava il sigaro, faceva il solitario con un mazzo di carte e diceva solo un "si" o un "no". Forse prendeva le decisioni in base al solitario? Chi o sa...Rimase in vita anche un fuochista del Titanic. Dopo aver letto uno spaventoso racconto sul naufragio, l'uomo si dileguò nel primo porto di sosta, e conservò vita. E si trovo presto lo stesso tipo di lavoro.
Si, se noi ci rinunciamo ad un viaggio o dai rapporti con una persona chissà come mai a noi antipatica, è un pretesto per un auto rimprovero. Abbiamo perso i soldi e il viaggio non c'è stato. Abbiamo fatto una stupidaggine avendo rinunciato... restando a casa.
Ma è meglio, a volte, restare a casa, vi assicuro. L'intuito non inganna, è più antico della mente e della coscienza. Era grazie all'intuito che sopravvissero i nostri antenati nei secoli bui e pericolosi; ed ecco che siamo nati anche noi, e viviamo.
A volte non serve pensare troppo, costringersi, negare i presentimenti ed altre cose, poco studiate. Il banchiere a il fuochista si salvarono - e non solo loro. A me raccontano spesso storie simili.
Anche Agata Cristi ha un ciclo di racconti su questo segnali "rossi", e lei sopravvisse nelle due guerre mondiali, e nei viaggi pericolosi.
Occorre crederci, e basta. Ci andremo dopo, voleremo, incontreremo qualcuno.
E' meglio non tentare la sorte.
E' inutile rimuginare sugli argomenti, cercare delle giustificazioni, costringere se stessi, chiedere consigli ai famigliari - è un "non voglio" particolare, difficile da spiegare con le parole. Dentro di te tutto dice: non voglio...! E le persone sagge si fidano di questa sensazione. Come il banchiere Morgan che aveva restituito il biglietto per il Titanic. "Non ci andrò," si disse. "Chissà perché, non voglio fare questo viaggio."
E si fece un enorme patrimonio, perché ascoltava sempre la sua voce interiore. Poteva raramente dare una spiegazione logica alle sue decisioni, ma risultavano sempre quelle giuste. Fumava il sigaro, faceva il solitario con un mazzo di carte e diceva solo un "si" o un "no". Forse prendeva le decisioni in base al solitario? Chi o sa...Rimase in vita anche un fuochista del Titanic. Dopo aver letto uno spaventoso racconto sul naufragio, l'uomo si dileguò nel primo porto di sosta, e conservò vita. E si trovo presto lo stesso tipo di lavoro.
Si, se noi ci rinunciamo ad un viaggio o dai rapporti con una persona chissà come mai a noi antipatica, è un pretesto per un auto rimprovero. Abbiamo perso i soldi e il viaggio non c'è stato. Abbiamo fatto una stupidaggine avendo rinunciato... restando a casa.
Ma è meglio, a volte, restare a casa, vi assicuro. L'intuito non inganna, è più antico della mente e della coscienza. Era grazie all'intuito che sopravvissero i nostri antenati nei secoli bui e pericolosi; ed ecco che siamo nati anche noi, e viviamo.
A volte non serve pensare troppo, costringersi, negare i presentimenti ed altre cose, poco studiate. Il banchiere a il fuochista si salvarono - e non solo loro. A me raccontano spesso storie simili.
Anche Agata Cristi ha un ciclo di racconti su questo segnali "rossi", e lei sopravvisse nelle due guerre mondiali, e nei viaggi pericolosi.
Occorre crederci, e basta. Ci andremo dopo, voleremo, incontreremo qualcuno.
E' meglio non tentare la sorte.
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