mercoledì 24 aprile 2019

Il bue chiama cornuto l'asino.

Quando il pensiero di qualcuno infastidisce il Potere quest'ultimo cerca di discreditare il pensatore attribuendogli gli stessi difetti che lui attribuisce ad altri cosí che la gente pensi che le critiche del pensatore non abbiano alcuna validitá poiché etichettano il pensatore con la frase "da che pulpito viene la predica". Per screditare un antifacista si cerca nel suo passato fino a scoprire un suo improbabile comportamento fascista. Se sei ministro del lavoro ti accusano di pagare in nero la colf. Se sei assessore al traffico ti accusano di non aver pagato la multa. Nel mio caso ho cominciato ad accusare la massoneria di ingerenza nella "res publica" giá quando uscito dal Centro Ufologico Nazionale, accusavo alcuni dei suoi membri di simpatizzare per le loggie massoniche. La risposta del Potere fu immediatamente quella di accusarmi di essere massone. Ad anni di distanza occupandomi di coscienza e di societá del futuro, ho scritto un libro (Il Mondo Felice), dove descrivo un universo deprivato dalla presenza del pensiero massonico. Ed ecco riaffiorare il Potere che non si fa perdere l'occasione di riaccusarmi di appartenere a sedicenti oscurate, segrete, improbabili, cospirative, loggie massoniche. 

Questi fenomeni avvengono seguendo ondate precise, con la speranza per il Potere che molta gente cada vittima dell'inganno della propria poca consapevolezza di sé. Si verifica quindi l'incredibile situazione che se uno accusa il Potere, cioé la massoneria, essa ti accusa a sua volta di appartenere alla propria illegalitá, ammettendo esplicitamente che il Potere e la illegalitá sono la stessa cosa.
Recentemente sono venuto a conoscenza di una dichiarazione effettuata su youtube durante una trasmissione di Bordernight da un personaggio sedicente Carpeoro il cui vero nome credo invece corrisponda a Pecoraro che, facendo riferimento ad una mia recente conferenza, ha ritenuto di credere che parlassi di lui senza nominarlo con l'epiteto "Il Licio Gelli dei poveri". Il succitato Pecoraro continuava sostenendo che io fossi legato ad una loggia massonica coperta avente sede in Pisa che corrispondeva al nome di Franklin. Premetto e sottolineo che il Pecoraro, credendo ingenuamente che io mi riferissi a lui, é stato vittima di una sua egoica interpretazione dei fatti, che lo ha condotto ad una inevitabile illazione nei miei confronti . Infatti esistono molti insignificanti personaggi massonici a cui potevo riferirmi in quel contesto: lo stesso Magaldi che molti conoscono come dichiarato massone di una sedicente Nuova Massoneria é stato sovente ospite dello stesso programma di Bordernight. Lo stesso Gran Maestro della loggia di Piazza del Gesú é stato intervistato qualche tempo fa da Lilli Gruber sulla 7, Leo Zagami, sedicente fuoriuscito dalle loggie massoniche inglesi. Altri personaggi meno noti al grande pubblico legati alla massoneria compaiono sovente sulla rete, che riprende anche le trasmissioni delle rete televisive. L'idea che il Pecoraro ha sul fatto che lui sia al centro dei miei pensieri, rappresenta una sua mappa del territorio, ben distante dalla realtá del territorio stesso. Per quanto riguarda la dichiarazione del Pecoraro che puó essere interpretata come la mia appartenenza a una qualsivoglia loggia massonica, questa dichiarazione non corrisponde al vero. Se il Pecoraro sostiene questo, sarebbe un bugiardo e la cosa migliore da fare sarebbe chiedere a lui la prova di questa sua dichiarazione. Non ha inoltre senso logico che un autodichiarato massone mi accusi di massoneria come se fosse una cosa da nascondere. 

Il Pecoraro sembra ami fare molte dichiarazioni, in molti ambiti, senza peró mai dare una prova tangibile di quello che dice: basta guardare i suoi interventi su youtube, perché tutti se ne possano rendere conto. Questa volta gli chiediamo di fornire le prove di quello che sosterrebbe cosí che tutti possano usufruire della sua consapevolezza sull'argomento. Infine vorrei far notare come il Pecoraro concluda il suo intervento su questo tema asserendo che io saprei bene cosa lui pensa di me. A questo proposito sottolineo che non ho la piú pallida idea di cosa lui pensi di me ma che qualsiasi cosa pensa ció é irrilevante da un punto di vista coscienziale poiché ognuno é libero di dire, credere, pensare ció che vuole o che puó, in base alla sua personale consapevolezza. Per esempio, non ho nulla da obiettare sul fatto che il Pecoraro mi abbia etichettato come "il mago Otelma dei pazzi" poiché questa é una sua idea; io del resto ho l'idea che la gente che ha bisogno di cambiarsi nome non abbia un minimo di consapevolezza di sé, ma anche questa é solo una mia idea. Ricordo infatti che, a mio avviso, non esiste il torto o la ragione, che sono concetti duali ma solamente un relativistico punto di vista. Il Pecoraro conclude il suo breve intervento nei miei confronti esprimendo il concetto che se io non interferisco con lui, allora lui non interferirá con me. Questa frase assume i toni di una minaccia propria di chi presuppone di poter gestire un certo potere. Non ho ragioni di occuparmi di un Pecoraro, né ora né in futuro, perché non ho niente da spartire con la sua famiglia, ma anche se avessi intenzione di fare il contrario ebbene che chiunque sappia che non ho l'abitudine di farmi impaurire, o di farmi mettere i piedi in testa o di ubbidire a nessun massone di questa o quella loggia che pretende di farmi fare quello che vuole. 

Comprendo a malincuore come tale soggetto, di cui non condivido alcuna espressione orale, abbia un nutrito seguito di pecorelle che pendono dalla sua bocca ma mi rendo anche conto che ognuno si trova davanti lo specchio che gli compete. Concludo sostenendo, per chi non lo avesse ancora compreso, che il mio pensiero é totalmente avulso dal pensiero di qualsivoglia tipo di massoneria. Non credo che esista differenza tra loggie massoniche coperte o loggie massoniche che si definiscono non coperte. Io ritengo la massoneria nel suo insieme illegale. Se io appartenessi ad una loggia massonica, dovrei considerarmi al di fuori della legalitá. Quando molti anni fa un personaggio del direttivo del CUN (Centro Ufologico Nazionale) mi invitó a entrare in massoneria, fornendomi materiale cartaceo da studiare per presentarmi alla ceremonia di iniziazione, che si doveva tenere a Parigi, io buttai quei fogli di carta nel cassonetto della spazzattura. Qualche tempo dopo quando uscií dal CUN (come tutti sanno) qualcuno mi taglió il volante della macchina.

Corrado Malanga
http://altrarealta.blogspot.it/