I RUSSI mangiano i bambini
La cosa che offende me, di questa storia di Putin che rapisce bambini in Ucraina e perciò secondo un tribunale internazionale cui la Federazione Russa non riconosce nessun potere (e nemmeno gli USA) merita l’arresto preliminare, è come sempre la sua stupidità.
A meno che qualcuno mi dimostri in modo convincente quale potrebbe essere la ragione di una tale aberrazione. Visto che siamo nel mezzo di una guerra ibrida e che l’informazione è considerata un’arma di guerra e maneggiata dal potere in quanto tale CONTRO DI NOI, l’unica salvezza è ragionare sugli interessi: per quale motivo i russi dovrebbero fare sistematicamente stragi di civili nei territori ucraini abitati da popolazione russofona? Per quali motivi i russi dovrebbero bombardare la centrale atomica di Zaporizhya che è sotto il loro controllo? Per quale motivo i russi dovrebbero essere responsabili dell’attentato al Nord Stream 2 di cui sono proprietari, che rende loro una fortuna e che avrebbero potuto chiudere girando un rubinetto? Ma ci prendono per gozzocretini? Infatti basta aspettare un po’, e la verità viene a galla e si scopre che, al netto di incidenti sempre possibili in una guerra, la Federazione Russa quei crimini non li ha mai commessi.
E, ditemi: per quale ragione la Federazione Russa dovrebbe aver deciso di rapire bambini in Ucraina, figli di un popolo AMICO di tradizioni e lingua russa? Esiste solo una spiegazione: Vladimir Vladimirovic Putin è molto, molto cattivo e quei bambini gli servono perché se li mangia. D’altra parte non sappiamo che i russi mangiano i bambini?
Ora che questa sia una “sentenza” interamente pilotata come parte della “guerra cognitiva” americana lo dimostra prima che una anche superficiale lettura storica del curriculum di quel tribunale internazionale, la stupidità stessa del merito. Il mondo in cui esiste Putin cattivo che rapisce i bambini è lo stesso mondo in cui esiste un cattivo che si chiama Darth Vader e va in giro vestito da naziprete con un respiratore in bocca, o uno che si chiama Ernst Stavro Blofeld e va in giro vestito di bianco con un gatto persiano bianco in braccio. Un mondo semplicissimo in cui il “villain” lo devi individuare all’istante senza l’ombra di un dubbio, in cui il Male non ha cause economiche o politiche, in cui non ci sono interessi ma solo pazzi psicopatici dotati di poteri straordinari. Un mondo che può essere utilizzato fuori dal puro entertainment solo da chi conta sul fatto che l’intero pianeta sia abitato da gente che non è capace di distinguere la realtà da, appunto, il puro entertainment. Cioè da una manica di imbecilli con le capacità cognitive di un bidone del rusco.
Nel mondo degli adulti senzienti, invece, i villain, quelli veri, si presentano ben vestiti e sono capaci di dire in televisione che ammazzare 500.000 bambini è un prezzo che vale la pena pagare, per questo li hanno ammazzati, anche se “sono decisioni difficili”. Questa però era Madeleine Albright che parlava di bambini iracheni, dal 1997 al 2001 segretario di stato dell’Amministrazione di Bill Clinton (lo stesso che bombardò Bosnia, Kosovo e Iraq e che espanse la NATO verso EST, causa principale della guerra in Ucraina). Membro del Partito Democratico, prima donna ad aver ricoperto quell’incarico nella storia americana, Rappresentante Permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite dal 1993 al 1997, Glamour Woman of the Year 1995 e insignita della Presidential Medal of Freedom da Obama nel 2012.
Mai neppure indagata da alcun tribunale internazionale.
Dalla bacheca del prof. Sergio Porta.
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