lunedì 6 maggio 2013

Conferenza di Ascoli del 4 Maggio 2013 VALDO VACCARO

IL PERENNE CONFLITTO TRA HYGIENE E MATERIA MEDICA

(Conferenza di Ascoli del 4 Maggio 2013)


UN CASUS BELLI PER GENTE PUGNACE E NON FACILMENTE COLONIZZABILE

Buon pomeriggio a voi amici di Ascoli. Il tema odierno è di grande attualità. Circondati come siamo da un mondo ostile e disegnato appositamente per farci ammalare, per farci star male, persino per farci scomparire o ridurci di numero, il minimo che possiamo fare è organizzare una difesa a oltranza. In ogni stato di belligeranza occorre identificare i nemici, conteggiare i loro strumenti bellici da un lato, e valutare la nostra capacità di far fronte ad essi dall'altro.

UNA IMPARI LOTTA TRA PICENI E ROMANI

Se non erro, oltre 2000 anni fa i Piceni, ossia gli antichi abitanti della valle del Tronto, dove sorge oggi Ascoli, ebbero epici e drammatici scontri contro i romani dell'epoca. Probabilmente non avevano tenuto conto della solidità del nemico e rimasero sconfitti. A quei tempi comunque il nemico era qualcosa di chiaro e circoscritto. Oggi il nemico che ci perseguita è assai più insidioso, sfuggente e sofisticato, celato non al riparo di semplici foglie di fico, ma nascosto da sgargianti maschere di comodo.

PERDERE CON ROMA IMPERIALE NON ERA UN DISONORE

In ogni caso, Roma rappresentava una grande civiltà in crescita ed in espansione. Perdere è sempre un boccone amaro da inghiottire, ma se l'avversario si contraddistingue per grandezza e fierezza, e per saper trattare i vinti senza odio ma con un minimo di generosità e di rispetto, è sicuramente un perdere meno drammatico. Se poi la controparte ha una personalità tale da mettere in primo piano la salute del suo imperatore, ma anche quella dei militari, dei genieri, dei legionari e dell'intera popolazione, diventerà difficile ed imbarazzante considerarla nemica.

ROMA IMPREGNATA DELLE GRANDI CULTURE CHE L'AVEVANO PRECEDUTA

Roma non era semplicemente città imperiale capace di sottoporre al suo controllo territori e genti, imponendo la sua lingua e la sua dura legislazione. Era anche culla mondiale di civiltà, avendo essa raccolto e coagulato in se stessa le cose migliori espresse dalle precedenti esperienze millenarie egiziane, assiro-babilonesi, greco-persiane.

COS'ERA LA SALUTE PER I ROMANI

Salute per Roma significava circolare velocemente e con sicurezza, ecco il motivo di tante strade e di tanti ponti. Salute per Roma significava capirsi in modo chiaro e non come a Babilonia, per cui il latino era lingua imposta in ogni centro ed in ogni provincia annessa. Salute era disporre di acqua corrente, di terme e di vespasiani, di stadi e di palestre. Salute era sapersi mantenere in ottima forma fisica, mentale e spirituale senza l'ausilio di pozioni strane, di maghi, di guru, di fattucchieri e di medici. Soprattutto di medici, vietati espressamente per legge, al pari dei loro farmakon, ossia dei loro veleni.

2500 ANNI SENZA L'OSSESSIONE E L'ACCANIMENTO DELLA MEDICINA

La Caput Mundi seppe dunque vivere sana e potente senza ombra di medico per 700 anni di fila, nel momento del suo più alto splendore, proprio quando le arti mediche erano rigorosamente proibite per legge. Questa concomitanza tra acme di splendore e assenza di medicus, non era affatto casuale. Gli antichi romani erano dunque tenuti a vivere con coscienza e con sobrietà. Troppi templi portavano ancora la scritta "Conosci te stesso", per poter rinunciare alla comprensione di se stessi, per abdicare alla propria salute affidandola a qualcuno che si vantasse di capacità guaritive o divinatorie. Dal momento in cui tale legislazione anti-medica si attenuò, trascorsero altri 1800 anni a corto di medici, o in regime di tolleranza verso i medici. Grazie anche alla Scuola Medica Salernitana, che era nota e stimata in tutta Europa, mantenendo essa in auge i saggi principi di Pitagora, di Ippocrate, di Asclepiade e di Galeno. Conti alla mano, 700 anni di medicus-divieto e 1800 anni di medicus-tolleranza. Come dire 2500 anni senza il tormento e l'accanimento della medicina. Dunque è provata dalla storia una cosa fondamentale, e cioè che si può vivere benissimo senza sentirsi addosso l'ossessionante ronzio dei medici.

COSA SI INTENDE PER NATURA

Ippocrate aveva fissato principi inequivocabili tipo “La Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali”. La natura, non il farmakon e non il medico. Aveva pure enunciato un eloquente “Primo non nuocere”. Cos’è di più nocivo al mondo se non togliere serenità e tranquillità alle persone? Cos’è di più nocivo ed ammalante se non lo spaventare, il terrorizzare, il ricattare, il dire "se non fai questa operazione ti succede quello, se non prendi questo farmaco ti accade quell’altro?", Oppure: "Se non prendi la tachipirina, la febbre va a 45 e ti scoppia il cervello?"

A ROMA SI CONOSCEVANO I PRINCIPI DELL'HYGIENE 2000 ANNI PRIMA DI HERBERT SHELTON

Asclepiade (100 AC) che, da grande anticipatore igienista e da ispiratore della futura Scuola Medica Salernitana, mise in evidenza tre principi-base: A) L’importanza delle cause a monte (non accontentarsi delle facili apparenze sintomatiche e di guardare fino al proprio naso, ma di andare più a fondo).
B) L’importanza del terreno, cioè del corpo e di come il corpo vene usato. C) L’irrilevanza dei sintomi, poiché tutte le malattie hanno la stessa matrice tossica.

MARCO AURELIO SI LEGGE TUTTORA

Mai ci fu tanta salute, tanta padronanza di se stessi, tanta igiene naturale, tanto benessere psico-fisico, sulla faccia del Pianeta Terra, con ogni persona portata, indotta e costretta a conoscere se stessa, a non delegare la propria salute a nessuno, con diversi imperatori pronti a dare il buon esempio. “Medicus curat, natura sanat”, era uno dei proverbi latini più in voga, a dimostrazione che i romani non erano interessati a cure mediche ma alla salute naturale. Tipico il caso di Marco Aurelio Antonino Antonino (121-180 d.C), capace di lasciarci dei testi di igiene tuttora letti e in auge presso i maggiori studiosi mondiali di longevità e di salutistica.

ANCHE I PAZIENTI HANNO LE LORO COLPE

D’accordo, chi si ammala ha i suoi bei torti. Soprattutto se non capisce i meccanismi costruttivi della malattia-benettia e pretende inoltre di guarire in quattro e quattr'otto. Gli dà fastidio non la sua abitudine alimentare perversa ed intossicante, ma il dolorino, l’emicrania, la candida, la tiroide ballerina, l’adipe, il sovrappeso, l’impotenza. Per pazienti di questo tipo, non è casuale che esista una medicina di questo tipo, ossia una medicina che se ne strafotte della malattia causante e che punta tutto sulla eliminazione rapida del sintomo, della spia rossa, del lato appariscente della patologia.

A ROMA ESISTEVA IL DIVIETO D’ESSERE MEDICI, OGGI VIGE IL DIVIETO D’ESSERE SANI

In Roma antica vigeva il divieto di esistere per la medicina, ed era dunque obbligatorio aver buona cura di se stessi, essere sani e in forma. Oggi, al contrario, i medici dilagano e vige il divieto per la gente di essere sani. Per trovare poi un singolo igienista devi mandare in giro Diogene con la lampada accesa in pieno giorno! In una recente indagine americana, e parliamo di un paese dove lo spirito critico e l’esperienza non dovrebbero mancare, il 77% della popolazione ha affermato di credere all’utilità dei farmaci. Forse anche perché, in America, ognuno ha in tasca azioni della Pfizer e della Glaxo, visto che sono proprio le multinazionali del farmaco a tenere a galla la borsa di New York.

RISPETTARE LA NATURA SIGNIFICA RISPETTARE LE LEGGI ETERNE

L’hygiene è basata su una riverenza assoluta verso il Creatore e verso la Natura, su un religioso rispetto per il corpo e l’anima, sulla buona coscienza, sul buon senso, sui buoni principi. L’hygiene è basata su leggi scientifiche, precise ed eterne. La legge di causa ed effetto, la legge dello squilibrio e del riequilibrio (ossia del gioco salute-malattia), la legge dell’intossicazione e della crisi detossificante-eliminativa, la legge del minimo (la legge della catena, che è forte tanto quanto il suo anello più debole), la legge della saggezza intrinseca corporale (per cui il corpo non va mai contro se stesso, ma tende ad auto-guarire, non appena gli vengano date le possibilità di farlo).

È L’ANELLO PIÙ DEBOLE A DETERMINARE LA FORZA DELLA CATENA

Posso avere in una catena 100 anelli indistruttibili di acciaio inox, ma se uno solo di essi è fatto di latta, la catena si spezzerà sempre e solo in quel punto. Tutti così pronti ad ossessive e inutili prove del sangue, per sapere se c’è carenza di questo minerale o di quella vitamina, ignorando che esiste la legge del minimo, per cui se manca la presenza, magari irrisoria, del manganese e del rame, ogni aggiunta di ferro non risolve ma aggrava il problema.

GLI ASPETTI VISIBILI E TOCCABILI DELLE COSE

Pensiamo forse che il fatto di aver fagocitato maiali e vitelli, galline e struzzi, anatre ed oche, tacchini e conigli, sia ininfluente e non abbia correlati verificabili su una tabella di controllo e su una scheda diagnostica? Pensiamo forse che le nostre perdite di auto-stima non vengano registrate sul monitor generale? Crediamo forse di essere solo mossi e toccati dagli aspetti visibili e materiali delle cose?
Ma questa è stupidità manifesta. Ce l’ha insegnato Giordano Bruno, prima di essere messo al rogo a Campo de' Fiori, nel febbraio del 1600, da un cero Ippolito Aldebrandini, un pontefice chiamato paradossalmente papa Clemente (Clemente VIII per l'esattezza).

L’ANELLO PIÙ DEBOLE RIMANE QUELLO SPIRITUALE

Ecco pertanto la necessità assoluta di rivolgere le nostre attenzioni al nostro punto fragile, al nostro punto di rottura. Ma nelle analisi mediche, per un valore che si cita ce ne sono 100 che si tacciono. L’anello più debole della nostra catena è, assai spesso, quello spirituale, quello morale, quello etico. E nessuna prova del sangue è in grado di evidenziare valori fondamentali quali il rispetto per noi stessi e per tutti gli altri, il benessere, l’armonia, la serenità, l’accettazione della prova suprema, l’accettazione della vita e di quello che viene dopo di essa.

LA CURA DELLA NON CURA

Dalle premesse appena fatte, è facile capire perché l’igiene naturale, di matrice naturalistica, pitagorica ed ippocratica, abbia scelto come suo sistema terapeutico la cura della non-cura, la cura della non-interferenza, la cura della armonizzazione e del rispetto verso il sistema immunitario. L’hygiene prende cura olistica del paziente come persona, osservando i sintomi e le spie rosse, ma curando soltanto e soprattutto gli stili di vita intossicanti, serrando il famoso rubinetto esterno dei veleni, deattivando insomma la vera causa di malattia, e aprendo nel contempo il rubinetto degli scarichi interni, quello che include il digiuno, la frutta, le chelazioni naturali, l’astinenza dalle micidiali proteine animali, e tutte quelle cose che, strano ma vero, indispongono ed indispettiscono l’apparato sanitario.

LA MEDICINA MODERNA SI STA FACENDO ODIARE

Ci sono medici e medici. Occorre fare le debite distinzioni. Basilarmente però, la medicina moderna sta facendo di tutto e di più per farsi odiare, per mandare la sua reputazione sotto i tacchi. E non mi riferisco ai clamorosi errori medici, tipo la garza o il bisturi dimenticati nell’addome, o tipo la gamba sinistra amputata al posto di quella destra. La medicina è oggi fortemente venale, oltre che politicizzata. Si è instaurata in pianta stabile nella stanza dei bottoni, con arroganza demoniaca, con piglio autoritario e dittatoriale. La medicina impone i suoi diktat militarmente a livello internazionale. La medicina è strettamente alleata con Big Pharma e con le due famiglie più potenti e pericolose del pianeta che sono i Rothschild e i Rockefeller.

OGNI CITTADINO DEV’ESSERE CONTROLLATO E MARCATO A VISTA

La medicina è collusa con le multinazionali del farmaco, del vaccino e dell’integratore, con le multinazionali dell’alimento devitalizzato, con le multinazionali dei caseifici e dei macelli, con le multinazionali dei pesticidi e degli Ogm. La medicina è invischiata nelle epidemie inventate ed ingegnerizzate, nelle aviarie e nelle suine, nell’Aids e nel Papilloma, in tutti gli attentati che vengono propinati in continuazione all’umanità col fine di non darle tregua. La medicina moderna è più che mai neo-pasteuriana. La medicina moderna non è più, se mai lo è stata, garanzia di salute, di tranquillità e di benessere. La medicina moderna non è alleata ma è nemica dell’uomo. La medicina moderna spaventa i pazienti al fine di doparli, operarli e trapiantarli.

UNA SERIE INFINITA DI CONTRADDIZIONI

La medicina addensa-acidifica-infiamma il sangue degli uomini da un lato, con le sue diete alto-proteiche e coi suoi farmaci, e dall'altro lato prescrive eparina di maiale per fluidificarlo, minerali basici inorganici per alcalinizzarlo, e farmaci anti-infiammatori per disinfiammarlo. Carica l’organismo umano di metalli pesanti con le vaccinazioni (mercurio, nickel, alluminio), e cerca poi di ripescarli con le chelazioni. Ingrossa e ipertrofizza i fegati con i salumi, i grassi animali e l’alcol, per procurarsi le epatiti A-B-C-D-E e gli Epstein-Barr, un business farmacologico di portata mondiale. Provoca ritenzione idrica con sali, zuccheri, caffè, cadaverina, farmaci, vaccini e integratori, per procurarsi dialisi, diabete e cure insuliniche.

LA MEDICINA SOVRANA NEL DISTRIBUIRE ANSIA, MALESSERE E SOFFERENZA

La medicina, legata al carnelattismo e ai brodi ospedalieri, rovina gli intestini e disbiosizza i colon per procurarsi le ileiti e le rettocoliti, sballa i sistemi endocrini per procurarsi le tiroiditi. La medicina che si attribuisce clamorose guarigioni? E’ soltanto penosa opera millantatoria. Non esistono al mondo guarigioni, ma solo auto-guarigioni. E si hanno allorquando, nonostante le interferenze mediche, il sistema immunitario trova modo di aggiustare le cose. Non è oggi la natura a regnare sovrana, come voleva Ippocrate, ma la medicina moderna. Sovrana nel propagare e nel vendere malattia, sovrana nel distribuire a piene mani ansia, turbamento, malessere e sofferenza.

PILOTI IGNORANTI ALLA GUIDA DI UNA MACCHINA SCONOSCIUTA

Certo, la gente si ammala soprattutto per colpa sua. Succede ai migliori, figurarsi alle persone medie e mediocri, quelle che tendono a commettere 50 attentati al giorno contro un proprio corpo che per loro rimane un illustre sconosciuto, una macchina che guidano senza mai aver letto il manuale-istruzioni, una macchina da controllare con tavole di Mosè chiamate analisi, e da affidare a qualificate e garantite mani mediche.

L’INESORABILE MECCANISMO INTOSSICATIVO

L’organismo si intossica in modo inesorabile e progressivo, giorno dopo giorno. Le cause? Poca aria, spesso viziata, condizionata, ionizzata, sovra-riscaldata, respirata poco e respirata male. Poco movimento e vita sedentaria davanti a televisione e computer. Poco sole e vita all’ombra. Cibo sbagliato, sintetico, cotto, alto-proteico, e costante putrefazione del sistema. Sale, zucchero, integratori e ritenzione idrica. Pigrizia metabolica e linfatica, per cui tutto va dentro facilmente ma non torna più fuori. Nemmeno l’acqua lo fa, figurarsi le brodaglie e i cibi-spazzatura, morti e devitalizzati.

NESSUNO SI LASCI FUORVIARE DAL TERMINE "TENDENZIALE"

Il fatto che noi ammettiamo qualche trasgressione su qualche forma di cottura intelligente, e che a volte dimostriamo qualche comprensione sull'ovetto, sulla scaglia di grana e sul formaggio di malga ricavato a crudo (senza uso di caglio stomacale, e senza ideologie macellatorie di contorno), su mezzo bicchiere di vino o di birra, non vanno intesi in senso contraddittorio. Trattasi di eccezioni di tipo politico e strategico intese a recuperare progressivamente i vegetariani e la gente comune che passa dal l'onnivorismo al veganismo per gradi e a piccoli passi.

EVITIAMO DI ESSERE TROPPO RIGIDI E TROVEREMO MAGGIORE ACCETTAZIONE  SOCIALE

Il chiudere un occhio su chi cede in qualche episodio trasgressivo è utile a far sì che nessuno cada in frustrazione e in crisi di fronte a queste possibili defaillances, tornando alle vecchie abitudini. Perdere temporaneamente la verginità e la purezza vegana non deve essere insomma motivo di eccessivo abbattimento psicologico, o di effimeri sensi di colpa. Troviamo insomma che la via della rigorosità possa benissimo intrecciarsi e andare a braccetto con quella della tolleranza.

UNA ACCUMULAZIONE TOSSICA A LIVELLO DI TOTAL BODY WATER

Si ha pertanto una accumulazione tossica che, nel 95% dei casi prende l’intestino e gli organi collegati, oltre che il TBW o total body water. TBW costituito da 6 litri di sangue movimentati dalla pompa cardiaca, 12 litri di linfa movimentata solo dalla nostra attività fisica, 24 litri di liquido acqueo funzionale e interstiziale, inclusi lacrime, materiale spermatico, materiale lubrificante vaginale, movimentato dall’acqua biologica che diamo al corpo, dalle emozioni intense e dall’interesse erotico che si nota più per la sua assenza che per la sua presenza.

COSTIPAZIONE MADRE DI TUTTE LE MALATTIE

Costipazioni, putredini, miasmi e retto-coliti, lupus e sclerosi sono oggi all’ordine del giorno.
Costipazione significa un blocco funzionale e un freno a mano tirato all’interno del sistema, un temibile impigrente del sistema linfatico, un rallentatore del metabolismo cellulare. Cos’è la costipazione se non uno stato in cui il colon non è perfettamente pulito da materiale fecale. L’essere umano non può permettersi di curarsi esternamente con creme, profumi e colonie, ed essere nel contempo una latrina in movimento e una tomba cimiteriale viaggiante.

FLORENCE NIGHTINGALE E LE MENTI DEBOLI DELLA MEDICINA

“La dottrina delle malattie specifiche, delle malattie nemiche e contagiose, è il rifugio delle menti deboli della medicina”, avvertiva la grande dottoressa londinese Florence Nightingale (1823-1910). “Non sono forse fattori come l’aria pura e la pulizia interna da un lato, o l’aria viziata e la sporcizia intestinale dall’altro, a determinare la situazione del corpo?”, “Non è forse il continuo vivere sbagliato che porta ad ammalarsi di tutte le possibili ed immaginabili malattie?”, “Non sono forse le malattie reazioni naturali al vivere sbagliato della gente?”. Entrava negli ospedali e spalancava tutte le aperture e le finestre che incontrava sul suo cammino, mandando a quel paese i medici che osassero farle delle obiezioni.

LA DRAMMATICA SPORCIZIA INTERNA

Già Arnold Ehret (1866-1922), ricorda che la sporcizia interna dell’individuo medio è “qualcosa di inimmaginabile”. Il dr Robert Becker, nel 1938 conferma che le maggiori malattie a repertorio sono imputabili ad autointossicazione intestinale, e include cirrosi epatica, artriti e reuma, anemia perniciosa, dissenteria, fegato e milza ingrossati, dermatiti e lupus, insufficienza renale. Le patologie al colon sono le più diffuse. Su 41800 malati di tumore al colon, 290 hanno il tumore all’angolo destro (direzione fegato), 576 all’angolo sinistro (direzione milza), 3181 all’angolo del cieco, 5426 all’angolo del sigma e ben 32304 all'angolo del retto.

LA CONOSCENZA MEDICA ANTEGUERRA ERA SUPERIORE A QUELLA ODIERNA                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

Nelle sale di anatomia è comune non solo trovare arterie indurite dal colesterolo e dai minerali inorganici, dure più del cemento e a prova di martello, ma anche estrarre dal colon chili di materiale indurito simile a copertoni di pneumatico bruciato. Otto Einrich Warburg, nel 1930, sapeva sul cancro più di quanto se ne sappia oggi. Becker, nel 1938, sapeva su pancreas-fegato-reni più di quanto ne sappiano oggi  epatologi e nefrologi, con tutta la loro prosopopea su transaminasi, ALT e AST.                              

I TEST FONDAMENTALI DELL’IGIENE

Si può evacuare tutti i giorni. Importante che sia così ma non basta. Si può evacuare tutti i giorni ed essere nel contempo dei costipati cronici. Ecco l’importanza di un auto-esame attraverso il laboratorio più affidabile e sincero al mondo che è il proprio corpo, con la prova giornaliera dell’alito, della lingua, della vista, dell’udito, del respiro, dell’urina chiara, della testa libera, del battito regolare, della voglia di ridere, della voglia di farlo o di sublimare e canalizzare la spinta gonadica su sport, lavoro, religione o altre attività appaganti.

COME SI COSTRUISCE IL SANGUE GIUSTO

Certo che il sangue è basilare. Ad ogni digestione rapida e completa, dove si abbiano a disposizione i 400-600 metri quadri di superficie assimilativa (i due campi da tennis) con 4,5 milioni di villi ricettivi e non incollati tra di loro dalla caseina del latte vaccino, con 200 placche linfonodali immunitarie reattive ed in piena efficienza, si ottiene nuovo sangue fluido e sano. Al contrario, per ogni digestione lunga e difficile ci addensiamo il sangue, surriscaldiamo e congestioniamo la zona ventrale, anemizzando o dissanguando la pelle esterna e gli arti periferici, provocando le “iti”, le anomalie infiammatorie chiamate artriti, coliti, nefriti, epatiti, pancreatiti, tiroiditi.

ANALISI USATE COME STRUMENTO DI PRESSIONE

Ho detto che una buona formula del sangue è basilare. Non è così per le analisi mediche del sangue, che dovrebbero essere in ogni caso materia medica riservata, non di routine ma di emergenza. Ma è proprio mediante le analisi che parte, si attua e si rafforza la dominazione medica, il complotto medico contro la salute. “Ti dimostro coi dati oggettivi, e con carta che canta, che sei malato e che hai valori fuori posto, per cui servono farmaci e cure mediche, o al limite operazioni chirurgiche, per normalizzare il tutto”, è la sentenza medica vincente.

IL MITO MEDICO DEI VALORI ENTRO IL RANGE

Ma la salute non consiste nell’avere necessariamente quei limitati valori a posto. I cimiteri sono pieni di gente che è morta con quei valori a posto. I valori variano a seconda dell’ente che li emette, a seconda dell’ora, del giorno (cicli circadiani), del mese (bioritmi), dell’anno (ricambio cellulare globale). I valori riflettono pure condizioni temporanee e condizioni costituzionali. Trattasi sempre di flash istantanei che fotografano situazioni di quel momento, o situazioni eliminative, con dati da lavori in corso. I valori medici, insomma, sono i precursori strumentali della curomania!

DIFFICILE TROVARE UN CANTINIERE ASTEMIO

Esiste il medico-igienista? Come categoria ufficiale sì, ma solo in America e in Australia, per quello che mi risulta. L’australiano Alec Burton è un esempio. Idem per gli americani Ralph Cinque, Frank Sabatino, Alan Goldhamer e centinaia di altri minori. Ma il medico-igienista rimane una contraddizione in termini. È come dare una laurea da sommelier o da cantiniere a un astemio.

UNA MEDICINA PRIVA DI VERITÀ MA RICCA DI POTERE LEGALE

La medicina resta comunque al momento dominatrice assoluta della scena terapeutica mondiale. Non possiede nel modo più assoluto la verità, e tantomeno la formula risolutoria per risolvere alla radice e in modo definitivo i malesseri umani, ma ha la legge, la cultura popolare e le istituzioni  stanno dalla sua parte. L’atteggiamento medico nei riguardi dell’Hygiene? Ci schiva, ci ignora, ci irride, ci combatte, ci minaccia. Oscuramento blog, minacce di denuncia, accuse di ciarlataneria, di castroneria e di abuso di professione medica, sono ormai all’ordine del giorno. Una tigre di carta, la definirebbe Mao Tse-Tung. Lo scontro è comunque reale ed oggettivo.

DUE STRADE DIAMETRALMENTE OPPOSTE

L’igienismo punta dritto alla salute, a quello e solo a quello. La medicina invece sguazza, vive e prolifica nella malattia, con la malattia e per la malattia. Malattia significa business e auto sportiva in garage, mentre salute significa miseria e Fiat Cinquecento. Scegliere facoltà di medicina per un liceale significa puntare socialmente ed economicamente grosso, accettando vivisezione, carnivorismo spinto, cure invasive, cure sintomatiche, amicizie macellaie, collusioni farmaceutiche. Scegliere igienismo significa fare una scelta di libertà e di autostima individuale, ma socialmente precaria e penalizzante. Una scelta dai contenuti e dai metodi diametralmente opposti.

SOLO CON L’UMILTÀ, L’AUTOCRITICA E IL RIMETTERSI IN DISCUSSIONE, CI POTRÀ ESSERE UNA EVOLUZIONE DI TIPO COSTRUTTIVO E SALUTISTICO

Il problema non è la distruzione della medicina tout-court. Quello che c’è di buono e di indispensabile, di tecnico ed ingegneristico, va preservato e salvato. Quello che di essenziale e risolutore è stato appreso con l’esperienza, nelle emergenze e nel pronto soccorso, va preservato e salvato. Quando la medicina imparerà a crescere, a ridiventare umile, aperta e ricettiva, naturale e salutistica, si potrà riparlare di medicina igienistica o di igienismo medico, di medicina della salute e per la salute.

GRAZIE ALL'INTEGRATORE PUOI ANCHE ALIMENTARTI DA CANE

I nemici più acerrimi della salute umana, oggi come oggi, sono proprio la supplementazione e l'integrazione. È infatti solo grazie ad esse che la gente può permettersi di alimentarsi da cani e di aggiustarsi (si fa per dire) con gli integratori, come faceva Atkins e come fanno Dukan, la Zona e gli illusionisti dei Gruppi Sanguigni.

SIAMO TUTTORA IN TRINCEA

Siamo dominati dalla falsità e dall'ipocrisia. Fin quando i cardiologi raccomandano le acque al magnesio, ignorando che il solo magnesio utile è quello delle mandorle, del sesamo, del miglio, del pistacchio e dell'avocado, oltre che delle tante verdure crude. Fin quando le riviste "Mente-Corpo Riza", animate da spirito "auto-guaritivo", propongono martellanti menu protettivi con zuppa di pollo a pranzo e 4 fettine di lombo di maiale a cena, mentre in televisione il martellamento prosegue a favore di sostanze impregnate di sangue e di sofferenza animale, come si trattasse di ingredienti indispensabili per la sopravvivenza umana, sappiamo di essere tuttora in trincea, a lottare fondamentalmente contro un branco di idioti, di deficienti, o comunque di corrotti.

LA CONGIURA E' SEMPRE PIU' ARROGANTE

Dirò di più, come sapete sono appena rientrato dall'Asia, per cui le novità non mancano. La congiura anti-umana si sta facendo sempre più malvagia e malefica. I monatti, visti gli strabilianti risultati, non si accontentano più. Già con l'Hiv e l'Aids stanno raccogliendo il massimo, in una insperata ripartenza del carrozzone monatto sull'enorme mercato asiatico. Hanno in mano la serie A, per dirla in termini calcistici, e reinvestendo i grossi profitti in nuove iniziative, stanno creando la serie B delle pestilenze, facendo dell'Aviaria una nuova carta vincente.

IL PREMIER CINESE LI KEQIANG ALLA TESTA DEL PESTILENZIALISMO MONDIALE

I giochi per l'Aids e L'Aviaria si sono spostati tutti nella zona operativa. I capi mondiali dell'operazione  non sono più Clinton, Gates e Obama. Persino il Bilderberg  pare stia perdendo di importanza strategica. Il capo della mafia medica mondiale sta diventando il premier cinese Li Keqiang. Al fine di crearsi una immagine, lo si è visto in mezzo ai terremotati di Wenchuan nel Sichuan, dove le vittime sono state 87000, ma soprattutto si è visto sulla televisione di stato con il camice bianco, durante una visita al China Centre for Disease Control and Prevention, tesa a spingere il Celeste Impero, ossia i suoi quasi 2 miliardi di cittadini verso la diseducazione vaccinatoria. Mancava solo che si mettesse lui stesso a vaccinare i cinesi in persona contro la diffusione del virus H7N9, copiando il presidente filippino Aquino junior in Filippine, fotografato in quel di Manila con la siringa appena inserita su un piccolo terrorizzato.

I GIOCHI SI STANNO FACENDO DURI

L'Aviaria, definita a lettere cubitali come uno dei virus più letali mai conosciuti, avrebbe registrato alcuni casi a Shanghai ed altri a Pekino. È stata capace secondo la WHO (World Health Organization) di Ginevra di uccidere in Cina un centinaio di persone dal 2003 al 2013, e di infettare 108 persone da marzo ad oggi, mentre un altro ceppo chiamato H5N1, tra il 2003 e il 2013, ne ha uccisi 45.  I morti risultano poi essere, il più delle volte novantenni carichi di patologie. Cifre in ogni caso ridicole e prive di significato, visto che nella sola Shanghai vivono oggi 34 milioni di persone.

NON PIÙ AEROPORTI MA LAZZARETTI PER PASSEGGERI SPAVENTATI

Da una parte si afferma che già chiudendo 5 grossi allevamenti il virus ha avuto un calo. Dall'altra si ammette che metà dei casi umani rilevati, nulla avevano a che fare con visite a pollai e nemmeno con alimentazione di carni e uova a rischio. La realtà è che in ogni aeroporto cinese, e particolarmente in quello di Hongkong, con enorme transito di passeggeri, il martellamento negli annunci è asfissiante, più che martellante. Niente informazioni sui voli, ma un continuo appello ai passeggeri a rivolgersi ai medici di fiducia qualora avessero il minimo segnale di tosse, di febbre e di altri sintomi influenzali.
Panico e paura ai massimi livelli. Non ho mancato di rilevarlo alle autorità aeroportuali, ricordando loro che il migliore scalo del mondo è stato trasformato in un lazzaretto e in uno strumento dei monatti.

LE MULTINAZIONALI ALLA CONTROFFENSIVA SU TUTTI I FRONTI

La potenza mondiale numero uno per crescita e prospettive, quella che scalzerà l'America intorno al 2025, deve per forza prendere in mano le redini della situazione. E le redini che più contano nel mondo odierno sono proprio quelle riguardanti la salute, il cibo, il farmaco l'integratore e il vaccino. Tutto si gioca ormai in zona Pekino. Quello che più risulta marcato ed evidente è ormai l'unanimità e la coordinazione planetaria. Questi fatti hanno portata gravissima. Una coalizione di potenze mondiali votata alla menzogna e non alla verità.

OLTRE ALLE STORTURE NON MANCANO SPIRAGLI DI OTTIMISMO

Per nostra fortuna non tutte le novità che spuntano all'orizzonte sono di carattere negativo. Leggo ad esempio su Repubblica del 3 maggio alcune interessanti valutazioni sul vegetarianismo, grazie a un articolo di Irene Maria Scalise, dal titolo "Noi vegetariani per vivere più a lungo". Non è che mi aspetti troppa trasparenza d'intenti da un quotidiano di regime come Repubblica, che al pari del Corriere, della Stampa e di tutte le testate più note, è da anni schierato smaccatamente a favore della carne e del latte.

LE STATISTICHE PARLANO CHIARO IN NOSTRO FAVORE

"Nati come fenomeno di nicchia, stanno conquistando il mondo a suon di frutta e verdura. Rappresentano un esercito in costante crescita, con ormai il 10% dell'intera popolazione, al punto che l'Italia, è dopo la tradizionale India, il secondo paese vegetariano al mondo", scrive la Scalise.

LA MACCHINA PUBBLICITARIA NEMICA NON È RIUSCITA A BLOCCARE LA NOSTRA ESPANSIONE

Che piaccia o no i dati sono quelli. Dal 2000 in avanti il numero degli associati al vegetarianismo è cresciuto in modo impressionante, nonostante le contromisure pubblicitarie messe in campo dalla parte avversa, nonostante le rubriche Gusto e Cotto e Mangiato, nonostante le apparizioni sistematiche sugli schermi televisivi del professor Giorgio Calabrese e di tanti altri personaggi personaggi viscidi e collusi con Cremonini, ManzoTin, Parmacotto, Sandaniele e Tonno Nostromo.

PUR SENZA UN GANDHI ITALIANO STIAMO DIVENTANDO MAGGIORANZA

Nessuno può negare che esista in questo paese un vero e proprio risveglio delle coscienze, nonostante l'assenza delle Vacche Sacre, la scarsa presenza di religione buddista, l'inesistenza di un Mahatma Gandhi a sostegno del fenomeno. Entro il 2050, almeno il 50% della popolazione italiana parlerà la stessa lingua in termini di alimentazione. Sarà cioè vegetariana tendenzialmente vegana, con netta prevalenza dei crudisti.

PROMOTORI DI VITA E NON DI MORTE, DI SALUTE E NON DI MALATTIA

Ma già oggi, giovani ed anziani scelgono di fare attività sportive di palestra, attività sportive ed aerobiche, pilates, respirazione yoga, vacanze ecologiche. Il rispetto per gli animali a 360 gradi, non più solo per il cane e per il gatto, si sta allargando a macchia d'olio. Gli scontri con i cacciatori, le tonnare, i persecutori di balene e di cetacei, promette di crescere. Gli italiani promotori di vita e non di morte, di salute e non di malattia.  Questa è la strada giusta e questa è la strada che stiamo percorrendo.

LA SCIENZA CI DÀ RAGIONE AL CENTO PER CENTO

Noi non ci accontentiamo di queste previsioni. Forti di dati scientifici a supporto, vogliamo trasformare il pianeta Terra da luogo di sofferenza e di sangue, in zona pulita e liberata da ogni macello, come previsto e predicato da Leonardo da Vinci, da Paracelso, da Voltaire e dai grandi medici svizzeri tipo Max Bircher-Benner ed Albert Schweitzer. Sappiamo troppe cose importanti per starcene tranquilli a veder transitare sul fiume il cadavere del carnelattismo. Abbiamo dalla nostra dati formidabili come i 24 grammi del tetto proteico, i 6500 Angstrom delle onde vibrazionali Simoneton, i 6000 leucociti che non devono moltiplicarsi in fase digestiva come da studi di Paul Kouchakoff, i 5000 ORAC giornalieri necessari a sconfiggere i radicali liberi e lo stress ossidativo.

IL CODEX ALIMENTARIUS NON INCANTA PIÙ NESSUNO

Gli scienziati indipendenti dello Stockholm International Water Institute, dati alla mano, tipo i 20000 litri d'acqua necessari per produrre un kg di carne (contro i 3000 necessari per produrre un kg di cereali), raccomandano e auspicano che la società umana diventi finalmente ragionevole e razionale, e cominci ad alimentarsi in modo esclusivo con frutta e verdura, l'esatto opposto di quanto sostengono i marpioni del Codex Alimentarius, con in testa Monsanto, Pfizer, Smithfield, Danone e McDonald's.

IL MANGIARE VEGETARIANO SIGNIFICA APPAGAMENTO E DIVERTIMENTO CULINARIO

Che il mangiare vegetariano non sia più sinonimo di rinuncia, ma sia al contrario fonte di gusto, di soddisfazione e di divertimento culinario, oltre che di digestioni leggere e di straordinaria armonia gastrica, è un fatto ormai assodato. E nulla al mondo può paragonarsi in termini di gusto e di appagamento alle spremute di arance e agrumi, ai bioflavonoidi viola tipo mirtilli, uva nera, fichi neri e prugne, ai frutti di bosco e all'uva spina, alle fragole, alle ciliegie, alle albicocche, ai melograni, ai kaki, alle pesche, ai meloni, e alle angurie. Niente e nessuno batte in gusto e in salute la straordinaria acqua biologica-zuccherina da assumersi al risveglio, in mattinata e nel tardo pomeriggio, e dunque lontano dai due pasti verduriani di pranzo e cena, resi comunque leggeri e digeribili nella nostra versione vegan-crudista.

UN TRIONFO DI VARIETÀ,  DI AROMI E DI SAPORI

Non solo insalatine, gnocchetti, pureè, polentine e passati di verdure dunque, ma sfiziosi antipasti proto-mediterranei tipo olive e pomodori secchi, seguiti da teneri radicchietti con i ravanelli, da asparagi strabilianti, o da punte di pungitopo amare al punto giusto, da sfarinate di ceci mescolate con patate, ortiche ed erbe eduli e selvatiche da scegliersi tra le migliaia di varietà che la natura generosamente mette a nostra disposizione.

NIENTE PIÙ PIATTI MALEODORANTI, UNTUOSI E INSANGUINATI

Vegan-crudismo tendenziale significa persino pasta integrale al dente col pomodoro crudo e il basilico, ed anche pizzette vegane intelligenti alle verdure crude e all'avocado, ma rigorosamente prive della odiosa ed indigesta mozzarella, con tocco finale di strudel di mele senza zucchero (alle noci e alle tante uvette secche) o di castagnaccio con datteri pinoli.  Queste ed altre le controffensive vegane ai piatti grassi, untuosi, maleodoranti, insanguinati e cimiteriali della cosiddetta tradizione dei mortadellai e dei prosciuttari, tanto cari ai banchettatori dei pranzi papali e delle corti arcivescovili.

LA GRANDE CUCINA VEGETARIANA RICHIEDE ADEGUATE SFRONDATURE

L'iniziativa editoriale La Repubblica-L'Espresso consiste in una collana di 12 volumi, chiamata "La Grande Cucina Vegetariana", non senza una punta di ipocrisia e di mistificazione, non senza una voglia di assoggettare alla legge del caseificio e del mattatoio un mercato alimentare che tende a sfuggire di mano, per cui espulsi i latticini dalla porta si tende a farli rientrare per la finestra. Dal primo volume dedicato ai piatti unici, appaiono chiare alcune cose. Eleganza e tante belle foto non traggano in inganno nessuno. La maggior parte delle ricette sono interessanti ma anche cariche di formaggi e di uova, per cui diventa importante, per chi va sul piano operativo, eliminare questa componente di disturbo e questo inestinguibile difetto della cucina italiana.

VIA LA CASEINA, VIA I CASEIFICI E VIA I MATTATOI

Occorre infatti ricordare due cose fondamentali: A) Che la caseina rimane uno dei micidiali veleni dell'umanità, mentre i grassi animali cotti sono autentiche mine anti-digestive,  e B) Che la cultura del latte e del formaggio è inestricabilmente connessa alla cultura dell'allevamento intensivo, delle stalle, dei macelli e del sangue. Pertanto sarà obbligatorio, nella scelta degli ingredienti, trovare alternative al latticino e al formaggio, puntando all'uso di latte di cereali, di avocadi, di fecole, ricorrendo alle farine di pistacchi e a quelle di ceci.

MI È PARTICOLARMENTE PIACIUTO L'APPELLO DEL MEDICO CONTRO OGNI TIPO DI VACCINAZIONE

Concludo ringraziandovi tutti per aver riempito questa grande sala di Ascoli portando la vostra preziosa testimonianza di interesse, di entusiasmo e di simpatia. Un grazie particolare a Carlo Cruciani, tenace organizzatore dell'evento. Un pensiero di ammirazione nei riguardi del medico ascolano intervenuto con
grinta, tempismo e coraggio, e con un memorabile appello al pubblico a non vaccinarsi e al non vaccinare la prole.

Valdo Vaccaro