mercoledì 29 maggio 2013

Dura protesta dell’amministrazione della citta’-Stato di Amburgo contro le autorita’ italiane


Immigrazione, Viminale: 500 euro a testa ai 13mila profughi per farli uscire dai centri d'accoglienza
Il Ministero conferma l'indiscrezione tedesca: pagheremo gli immigrati per lasciare i Cie. Avranno anche un documento per viaggiare nell'area di Schengen

I tedeschi avevano ragione: l'Italia ha pagato 500 euro ai13mila profughirimasti nei centri d'accoglienza (i Cie, centri di identificazione ed espulsione) creati dopo la guerra in Libia per far fronte all'emergenza sbarchi a Lampedusa e non solo. E' il Viminale stesso, con una circolare, a confermare l'indiscrezione firmata dal quotidiano Die Weltsi tratta in sostanza di una buonuscita per gli immigrati clandestini rimasti: dal 2011 infatti hanno messo piede sul suolo italiano ben 62mila profughi, 28mila dalla Libia e i restanti da Tunisia e dal Mediterraneo orientale in seguito alle varie Primavere arabe. Lo stato d'emergenza è stato dichiarato concluso lo scorso 1 marzo: a partire da quella data, a chi ha lasciato le strutture d'accoglienza è stato concesso un contributo di 500 euro, un titolo di viaggio equipollente al passaporto e il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Il documento permette agli stranieri di spostarsi anche in altri Paesi europei dell'area Schengen, ma solo per tre mesi. E' questo punto che ha scatenato l'allarme del ministro degli Interni del governo Merkel. E ora Berlino proverà a rispedire i profughi in Italia, alla faccia dei motivi umanitari e del fronte comune Ue contro l'immigrazione clandestina.

Fonte Libero

Dura protesta dell’amministrazione della citta’-Stato di Amburgo contro le autorita’ italiane, accusate di incoraggiare anche con denaro i migranti giunti dall’Africa a proseguire per la Germania. Il ministro regionale per gli Affari Sociali, il socialdemocraticoDetlef Scheele, ha avvertito che i migranti che arrivano in Germania dall’Africa “non hanno alcuna possibilita’, diversamente che in Italia, di ottenere un permesso di lavoro, non hanno diritto all’alloggio e nemmeno alle prestazioni sociali”. Il ministro ha sottolineato che “sarebbe irresponsabile incentivare false attese, il ritorno e’ l’unica opzione” e bisogna rispedirli “dove possono lavorare e dove hanno un diritto di soggiorno: cio’ e’ possibile in Italia o nei loro Paesi d’origine”.
Il quotidiano Die Welt pubblica il contenuto di una lettera di due pagine che il Ministero federale dell’Interno ha inviato alle autorita’ dei laender responsabili per l’accoglienza degli stranieri in cui si afferma che l’Italia avrebbe offerto 500 euro a parecchi migranti provenienti dall’Africa, incoraggiandoli a recarsi in Germania, dopo averli muniti di documenti validi tre mesi, che autorizzano a viaggiare nei Paesi dell’area Schengen. Nel documento e’ scritto che “cittadini di Paesi terzi (esterni all’Ue, ndr), secondo quanto da loro dichiarato, hanno ottenuto 500 euro dalle autorita’ italiane per lasciare volontariamente i centri di accoglienza in via di chiusura”. Nella lettera del ministero dell’Interno, citata dal giornale, si aggiunge che “ai profughi il denaro e’ stato messo in mano con l’invito a recarsi in Germania”. Nel frattempo sono arrivati ad Amburgo oltre 300 migranti, che non sarebbero libici, ma lavoratori provenienti da Nigeria, Togo e Ghana, che dopo lo scoppio della guerra civile in Libia, invece di tornare in patria si sono rifugiati in Europa. Molti di loro sono attualmente accampati all’aperto nella citta’ anseatica dietro il monumento a Bismarck.

E questi "fratelli comunitari TETESCHI" si lamentano di 300 profughi quando l'italia nel solo 2011 ne ha accolti ben 62000,
ma che comunita' è quando qualcuno all'interno vuole solo i benefici e i costi li vuole lasciare agli altri