CHE BELLA CHE SEI...
Mi avvicino all’uscita del bus. Alla mia destra c’è una ragazza fra i 20 e i 30, più verso la ventina. Un viso d’angelo, un nasino di marzapane, occhi chiari, sopracciglia lunghissime, naturali però, bocca carnosa semi aperta. Due mani immortali, Caravaggio non le avrebbe dipinte così, con quelle unghie, naturali anche quelle, lunghe e smaltate di azzurro. Guarda il cellulare, mi guarda con un angolo di occhio, appena. La pelle del volto è orribilmente butterata da una patologia verrucosa che ho visto di rado, ma che è terribile. Immaginate, come avere una pallina sottopelle, capita in viso, ma averne centinaia e tutte raggruppate in mucchi, ma anche sparse, soprattutto sulle guance. E quel che è peggio è che tendono poi a moltiplicarsi, a volte – e prego Dio che non sia il caso di quella piccola – fino a trasformare la persona in un mostro. Non so se vi sia una cura, qualcuno dice che le ‘streghe’ curano ste cose, i dermatologi dubito, quella ragazza non sarebbe arrivata a quel punt