venerdì 1 marzo 2019

LA GERMANIA HA GUADAGNATO DALL'EURO, L'ITALIA CI HA PERSO: LO STUDIO TEDESCO




«Secondo lo studio, il problema della competitività tra i vari Paesi dell'eurozona "rimane irrisolto e "deriva dal fatto che i singoli paesi non possono più svalutare la propria valuta per rimanere competitivi a livello internazionale". Dall'introduzione dell'euro, un'erosione della competitività internazionale ha portato "a una minore crescita economica, a un aumento della disoccupazione e al calo delle entrate fiscali. La Grecia e l'Italia, in particolare, stanno attualmente attraversando gravi difficoltà a causa del fatto che non sono in grado di svalutare la propria valuta."»

«Nel dettaglio, la Germania ha beneficiato dalla sua appartenenza all'eurozona ogni anno, esclusi il 2004 e il 2005. I profitti maggiori si sono dispiegati soprattutto durante la crisi del 2011. Quanto all'Italia, "in nessun altro Paese tra quelli esaminati l'euro ha portato a perdite così elevate di prosperità".» (https://bit.ly/2U390VL)

Perchè sentirlo dire dai sovran-fascio-populisti è bello...
..ma sentirlo dire da uno studio tedesco è DIVINO.

(Giulio Betti)

è un calcolo giusto, ma c'e n'è un altro: con una media di 2.000 miliardi di debito pubblico, e con un delta storico diciamo del 5% del tasso di interesse sui titoli di Stato italiani rispetto ai tedeschi grazie alla connivenza mafiosa di Standard & Poors, in 20 anni i crucchi ci hanno ciucciato il 100% (5% x 20 anni= 100 %) di 2.000 miliardi, ovvero 2.000 miliardi di liquidità ovvero circa l'importo che basterebbe a ripagare il debito pubblico. E siccome sta schifezza l'hanno messa in piedi loro grazie alla compiacenza di Prodi, Ciampi etc, che tornino il maltolto saldando il nostro debito pubblico. Nota bene: i tedeschi che frequento per vari motivi, considerano Italia, Grecia e Portogallo dei paesi di fannulloni, e credono di essere loro gli unici a lavorare.



Antonio Micalvez

http://altrarealta.blogspot.it/