venerdì 22 marzo 2019

La Rinascita Italica

Sapete già da tempo che – esempio unico nell’ambiente della spiritualità odierna – non disdegno di manifestare le mie idee in fatto di politica. Ciò che mi è accaduto – oramai tanti anni or sono – sotto l’aspetto interiore, non può che riflettersi in una differente concezione delle persone e del mondo e in una visione decisamente più chiara riguardo a ciò che è più giusto per l’evoluzione degli italiani. Le mie preferenze in fatto di politica – che tanti anni fa erano opposte a quelle di oggi – sono scomparse per fare posto a una serie di idee oggettivamente utili.


Mentre la prima parte è dedicata ad illustrare la situazione attuale, le altre due sezioni sono in realtà un manuale di addestramento per monaci guerrieri... e soprattutto guerriere. Non servono altre parole introduttive. Lasciamo parlare il testo.


Ah... dimenticavo... non è un libro noioso.


« Solo uomini e donne che nel loro Cuore hanno posto il futuro della nazione davanti agli interessi personali, potranno costruire una nazione con un futuro. L’Italia sarebbe già pronta se solo si scuotesse dal torpore in cui è avvolta: una piacevole sonnolenta nebulosità fatta di cellulari, selfie, automobili veloci e partite di calcio. Chi vuole prendere parte alla riedificazione dello Spirito Italico deve dimostrare di non essere più autocentrico nei propri interessi e di saper mettere le proprie qualità al servizio dell’intera comunità, come un Samurai che non combatte per se stesso, bensì mette la spada al servizio del suo signore. »


« I cittadini sono convinti che i fatti del mondo – le guerre, le crisi economiche, gli attentati, le rivoluzioni... – accadano più o meno a caso; non riescono cioè a ipotizzare l’esistenza d’una regia occulta che fa in modo che le cose accadano proprio come accadono. Invece niente accade a caso e qualcuno vuole che i fatti seguano una ben definita direzione. Capi di governo, uomini della finanza, politici, artisti famosi, banchieri e qualche giornalista accuratamente selezionato si riuniscono in gruppi, club, consigli e commissioni per decidere i destini dell’economia e della politica mondiali.
Club Bilderberg, Commissione Trilaterale e CFR (Council on Foreign Relations) sono alcuni di questi gruppi. Io accennerò alla questione, ma rimando ai titoli in bibliografia per un più approfondito studio. »


« Un’azione violenta e disgregatrice – che si maschera dietro il termine “globalizzazione” – persegue la cancellazione delle memorie culturali delle singole nazioni. Essere “cittadino del mondo” non significa non avere più Patria. I differenti popoli e le diverse culture devono collaborare fra di loro, integrarsi, prendere il meglio l’una dall’altra... ma non scomparire. La ricchezza d’una civiltà risiede nella diversità delle culture che la compongono. E proprio questa preziosa diversità, in nome della globalizzazione, si vuole uccidere oggi. Su questo fraintendimento inoltre si gioca nell’additare come “di estrema destra” chiunque si opponga fieramente alla frantumazione delle sue radici culturali. Che io venga indicato come “razzista” perché non voglio smettere di sentirmi italiano – un individuo unico, il cui attuale modo di pensare è anche frutto d’una storia millenaria fatta di politica e di arte – è una violenza nei confronti della mia stessa identità, che in tal modo, in nome dell’uguaglianza, viene ridotta a mero numero, un numero che non possiede più un passato e, di conseguenza, nemmeno un futuro.



In ottemperanza a un insidioso “razzismo al contrario” dovrei vergognarmi di sentirmi italiano, di voler ancora distinguermi, di non voler scomparire nella massa multietnica indifferenziata, dove l’essere umano è trattato alla stregua d’un codice a barre: «Non ci interessa quali sono la tua cultura, il tuo colore e le tue radici, ma solo che tu acquisti prodotti e paghi le tasse!».


Che i miei gusti e le mie abitudini non siano più distinguibili da quelle d’un francese, un tedesco o un algerino non costituisce evoluzione, bensì involuzione, in quanto anziché avanzare dallo stadio di individuo a quello di comunità – dove ognuno mantiene la propria identità agendo al contempo per il Bene Comune – si retrocede dallo stadio di individuo a quello primitivo di “branco indifferenziato” – dove non c’è più identità e le decisioni vengono prese dal capobranco, ossia un governo occulto e sovranazionale. »


« L’addestramento del monaco-guerriero – il leader di se stesso – non è un insegnamento che riguarda solo chi rivestirà cariche decisionali all’interno d’un’azienda o d’un partito, ma tutti coloro che sentono nel loro Cuore il desiderio di prendere in mano la propria vita e trasformarla. Ogni cittadino in verità riveste una carica decisionale, perché in ogni istante può decidere se essere vittima del mondo o attivo fautore della propria realtà.


Il ragazzo addetto alle fotocopie dentro un piccolo ufficio d’una piccola azienda di provincia oppure la ragazza che frigge le patatine nella cucina d’un fast-food... possono divenire monaci-guerrieri e ribaltare in breve tempo la realtà che li circonda. Ecco cosa rende miracoloso questo insegnamento. Il leader non deve avere un titolo od occupare una posizione privilegiata. La leadership è semplicemente uno stato della coscienza, un nuovo modo di pensare il mondo. »


« Gli eventi e le circostanze della tua vita sono tue proiezioni. Se sei consapevole, puoi proiettare soltanto la Prosperità, l’Abbondanza, la Vittoria, la Bellezza. Se sei vigile, attento, in uno stato di Gratitudine per la vita, puoi proiettare solo Benessere, un mondo senza ostacoli, senza limiti. Letteralmente... non c’è limite a ciò che puoi creare nel momento in cui scopri dentro di te la chiave per farlo. Non ci sono limiti oggettivi a quanto puoi ottenere dalla vita. Ricorda, il mondo è privo di volontà, non può farti niente che tu inconsciamente non voglia, è un docile servo che esegue solo degli ordini. Ma tu hai dimenticato come dare gli ordini. Hai dimenticato di essere un »mago«.
Ricorda e insorgi. »


« Ho la speranza che l’interesse per questo libro non si spenga fino a che i propositi in esso narrati non giungano a compimento. »


Leggete con attenzione l’indice e decidete se è un libro che fa per voi:


UNO. LA SITUAZIONE
IL POTERE DEL CITTADINO
LA DEMOCRAZIA NON ESISTE
LIBERTÀ E UGUAGLIANZA
IL VALORE DEL VOTO
IL PRINCIPIO QUANTITATIVO
NIENTE DA PERDERE
GRUPPI DI POTERE
PRIVATIZZAZIONI
L’ESTINZIONE DELLA SOVRANITÀ NAZIONALE
PSICO-PENITENZIARIO
NÉ DI DESTRA, NÉ DI SINISTRA
SULL’ABUSO DEL TERMINE “RAZZISMO”
CHI È IL CITTADINO
IDENTITÀ E DIFFERENZA
SULL’OMOSESSUALITÀ
LO “STUPRO” DI CAPODANNO
I PERICOLI DELL’IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA
COSA PENSIAMO QUANDO VOTIAMO
IL CENTRO E LA CIRCONFERENZA
LAVORARE PER IL BENE COMUNE


DUE. L’ADDESTRAMENTO
UNA RIEDIFICAZIONE SPIRITUALE
IL MONDO È LA TUA OMBRA
L’ECONOMIA VERTICALE
L’UOMO VERTICALE
L’OBIETTIVO
L’EROE
LA TRAPPOLA
IL MONACO GUERRIERO
L’ALIMENTAZIONE
LA DISCIPLINA
LO SPIRITO ITALICO


TRE. LA RINASCITA
UN’IMPRENDITRICE ITALIANA
COSA VOTA SALVATORE BRIZZI
L’EUROPA È IN FIAMME
UNA NUOVA VOLONTÀ
IL PARTITO UNICO
LA DEMOCRAZIA DEL LEADER
LEADERSHIP E POLITICA – PARTE 1
LEADERSHIP E POLITICA – PARTE 2
EXTRA-ORDINARIO
DOMANDE E RISPOSTE



SALVATORE BRIZZI
http://altrarealta.blogspot.it/


La Rinascita Italica
Ritrovare l’amor patrio attraverso il lavoro su di sé
Voto medio su 11 recensioni: Da non perdere