Per circa un quarto di secolo, in previsione dei nodi che sarebbe venuti al pettine, i poteri mondialisti hanno messo i loro uomini di fiducia nelle istituzioni e in tutti i gangli sensibili dello Stato. Hanno così insinuato in profondità il tarlo dell'europeismo, vero strumento del mondialismo in Europa, al punto che la gente si è autoconvinta dell'ineluttabilità di accettare l'integrazione nell'UE nella prospettiva di beneficiarne. Mai inganno più sofisticato fu confezionato a danno di un popolo. Una Lilli Gruber che si permette di minacciare un ministro della Repubblica di chiudergli l'audio durante una trasmissione televisiva seguita da milioni di telespettatori è la conseguenza logica della penetrazione del virus dell'anti-italianità negli apparati che contano. Un partito di traditori quale è il PD che decide le nomine dei magistrati è spia della pervasività del cancro dell'italianità negli apparati che contano.
La resa dei conti è vicina. Non passeremo indenni l'estate, Bruxelles sta affilando le lame. Vogliono la testa del popolo italiano su di un piatto d'argento. Ma ciò che preoccupa di più è l'atteggiamento ondivago del governo. Poco fa Di Maio, esperto di ossimori e di non sense, ha affermato che è necessario dialogare con l'Europa mettendo al centro agli italiani. Come dire a un cavallo che sta per essere macellato che la sua carne finirà nei più rinomati ristoranti da Guida Michelin. Una catastrofe umana, ecco che cosa si è rivelato Di Maio.
Non si patteggia con gli strozzapopoli. Se l'UE vuole continuare nella sua linea di porsi di traverso a qualsiasi tentativo da parte italiana di risollevare la testa, schiacciata da troppo tempo, ebbene, occorre prenderne atto e andarne per la propria strada. Purtroppo c'è da temere che in questo braccio di ferro sarà il governo giallo-verde a ritirarsi prima di combattere. Un "ottimo modo" per buttare nel cesso l'appoggio di più del 50% degli italiani, che sono sempre più anti-europeisti.
Si sa, il coraggio, l'onore e la dignità sono valori per uomini e donne d'altri tempi. Al governo tali valori scarseggiano. Ci salveranno Fico il figlio dei fiori e Conte con il suo perbenismo da quatrro soldi. Sipario.
Federica Francesconi