DIVIDERE È LA LORO VERA ARMA.
Non importa da che parte ti schieri. Se odi, stai collaborando.
C’è un potere antico, silenzioso, sottile.
Non si mostra mai in superficie, non si candida alle elezioni.
Agisce dietro le quinte della storia, travestito da religione, scienza, ideologia, finanza.
Un tempo lo chiamavano “divinità”.
Oggi ha il volto della tecnologia, del controllo invisibile, delle élite transumane.
Ma è sempre lo stesso gioco: possedere la tua attenzione e separarti dalla tua essenza.
Le linee di sangue occulte non sono solo mitologia.
Sono retaggi genetici e spirituali, stirpi che hanno imparato a manipolare la realtà collettiva mantenendo l’umanità dentro una rete di condizionamenti, traumi e illusioni.
Non usano più spade o inquisizioni.
Usano la narrazione, i media, le crisi indotte, i conflitti costruiti a tavolino.
E soprattutto: la divisione.
Ecco il paradosso:
Chi combatte "il sistema" con rabbia, odio o senso di superiorità…
sta alimentando lo stesso schema energetico del sistema stesso.
Se ti opponi in modo reattivo, polarizzato, viscerale…
sei ancora nella trappola.
È il principio universale del controllo:
Dividere per dominare.
Destra vs sinistra. Vax vs no-vax. Ateo vs credente. Spirituale vs materialista.
La guerra non è fuori. È nella tua mente, ogni volta che scegli la separazione.
Hanno riscritto la realtà collettiva.
Nel XX secolo con i mass media.
Nel XXI secolo con i social.
Ma la chiave non è più esterna.
Ora sei tu che, scrollando, cliccando, reagendo, nutri la matrice.
Siamo diventati i nostri stessi carcerieri.
Non c’è più bisogno di censura.
Ci autocensuriamo con la paura del giudizio.
Non c’è più bisogno di sorveglianza.
Consegniamo volontariamente i nostri dati, emozioni, pensieri.
Il “sistema” non è solo politico o economico.
È vibrazionale.
Si nutre di rabbia, paura, senso di separazione.
E finché vivi diviso – fuori o dentro – sei una pedina, non un creatore.
“Quando sei frammentato, sei controllabile.
Quando sei unito, diventi ingovernabile.”
La vera ribellione è interiore.
Non servono rivoluzioni.
Serve trasmutazione.
Serve osservare, disinnescare, integrare.
Serve trascendere il gioco, non giocarci meglio.
Non si tratta di “convincere gli altri”.
Non si tratta di “vincere lo scontro”.
Si tratta di smettere di partecipare alla polarizzazione.
La consapevolezza è la vera arma.
Non opporre.
Non scappare.
Sii presenza.
Unifica. Riallinea. Ricorda.
Solo così la Matrix crolla: quando smetti di proiettarla.
La tua attenzione è sacra.
La tua energia è il bottino.
Il tuo risveglio è il loro peggior incubo.
Autore sconosciuto.
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