POLLI DI ALLEVAMENTO
Cari, cari polli di allevamento coi vostri stivaletti gialli e le vostre canzoni cari, cari polli di allevamento nutriti a colpi di musica e di rivoluzioni. Innamorati dei colori accesi e delle grandi autostrade solitarie dove si possono inventare le americhe più straordinarie. Con le mani sui grandissimi volanti l'odore dell'incenso e tanta atmosfera spingendo sull'accelleratore col vento tutto addosso finché non scoppia il cuore, il cuore, il cuore, il cuore... Tra un'allegria così forte e un bel senso di morte uno strano DLIN-DLAN DLIN-DLAN-DLIN DLIN-DLAN Cari, cari polli di allevamento scattanti come le palline dei vostri giochini cari, cari polli di allevamento che inventate come le palline i percorsi più strani che se qualcuno vedesse dall'alto le sponde dove state rimbalzando penserebbe che serve solo a questo la superficie del mondo. DLIN-DLAN DLIN-DLAN-DLIN-DLAN Siete voi che continuate a rimbalzare da un paese all'altro da una donna all'altra inseguendo una forza che sembra lo slancio di impazzire finché non scoppia il cuore, il cuore, il cuore, il cuore... Cari, cari polli di allevamento che odiate ormai per frustrazione e non per scelta cari, cari polli di allevamento con quella espressione equivoca che è sempre più stravolta. Immaginando di passarvi accanto in una strada poco illuminata non si sa se aspettarsi un sorriso o una coltellata. DLIN-DLAN DLIN-DLAN-DLIN-DLAN Questa vostra vita sbatacchiata che sembra una coda di lucertola tagliata per riflesso involontario vi agitate continuate ad urlare finché non scoppia il cuore, il cuore, il cuore, il cuore... Tra un'allegria così forte e un bel senso di morte uno strano DLIN-DLAN DLIN-DLAN-DLIN DLIN-DLAN Cari, cari polli di allevamento coi vostri stivaletti gialli e le vostre canzoni. DLIN-DLAN DLIN-DLAN-DLIN DLIN-DLAN DLIN-DLAN
SVEGLIARSI è L'UNICO MODO DI NON ESSERE UN POLLO
Ciao, quanto manca una voce critica come Gaber!
RispondiEliminaOggi chiamano artisti, contanti, quei bambocci che escono dai reality. Non c'è rimasto più nessuno che ci canti in faccia la verità. Va bene, Paolo Rossi, Guzzanti, Dario Fo e company, ma non li fanno vedere alle masse, la censura "della dittatura" li porterà all'estinzione, il passaparola del linguaggio critico tra 30 anni sarà scomparso...forse, anzi mi auguro di sbagliarmi, ma...
bhe gaber era veramente avanti tanti avanti che è attuale adesso 20/30 anni dopo
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