domenica 15 gennaio 2012

MOLLATUTTO E VIA DALL'ITALIA

E' il sogno di molti: mollare tutto in Italia e andare a vivere stabilmente in un Paese tropicale dove è sempre estate, ricominciando con una nuova attività magari in campo turistico. Qualcuno ci riesce. «Due anni fa ho lasciato Milano, dove facevo l'impiegato, per aprire un bar nella capitale cubana» racconta un milanese. «Ho trasferito in banca all'Avana tutto ciò che avevo: 48.000.000 delle vecchie lire. Mi sono comprato un piccolo alloggio sul mare e ho aperto il locale in società con un cubano». A questo signore è andato tutto bene, ma non a tutti quelli che tentano questa avventura va altrettanto bene: alcuni sono costretti a rientrare in patria, doppiamente frustrati perché hanno perso, insieme ai risparmi, anche la speranza, come testimonia un commercialista di Reggio Emilia che ha assistito due reggiani che hanno aperto un bar-ristorante nell'isola di Aruba, nei Caraibi, e sono dovuti rientrare in patria con la coda fra le gambe...
Ecco 4 punti fondamentali per ridurre al minimo i rischi:





1) HAI PAURA?
La tua vita non ti piace più?

Il posto dove vivi non ti piace più?
Quante volte hai pensato: "basta mollo tutto e vado a vivere su un'isola deserta!" 
Ma poi per l'abitudine a reiterare comportamenti che conosci non lo hai mai fatto. 
Forse hai paura 
di fronte ad una scelta del genere e ti nascondi dietro le tue paure facendole 
diventare comode 
certezze: "in fondo qui sto bene, di cosa mi lamento? C'è chi sta peggio." 
Ma perchè
 accontentarsi e non fare ciò che si desidera veramente? Io dico per paura!
 Ci sono molti tipi di paure, ma due sono quelle fondamentali. La prima è
 che vedi la vita che
 sta passando e vedi te stesso che non ha ancora vissuto. Questo genera 
panico: il panico che
 la vita ti sta sfuggendo di mano, ogni momento hai sempre meno vita e non hai 
ancora vissuto. La seconda paura è che la vita, alla fine, conduce alla morte.
La morte è la cigliegina sulla torta della vita e dato che la morte fa parte della vita,
 anche la paura della morte si può riassumere nella paura della vita.
 La paura di vivere 
è quindi la paura fondamentale che ti blocca. Arrenditi alla vita e vinci le tue paure!

1) IL SOPRALLUOGOConcedetevi una lunga vacanza - almeno un mese - nel Paese che vi interessa:
Investite questo tempo concentrandovi per farvi un'idea sulla realtà locale ed anche, qualora di vostro interesse, in merito ai business possibili e alle condizioni richieste, analizzando soprattutto i potenziali concorrenti.
Informatevi su quali studi legali, seri, onesti e preparati possono interessarsi di tutelare i vostri interessi ed in seguito affidarvi per ogni pratica. A meno che non ne siate piu' che convinti e ottenuto ampie sicurezze, non impegnatevi senza un idonea assistenza di professionisti e dopo aversi accertato di aver compreso pienamente le normative locali come anche le eventuali implicazioni con le normative italiane e comunitarie. Organizzate tutto d'intesa col vostro commercialista in Italia.







3) LA DESTINAZIONE

Scegliete un Paese dove il costo della vita sia molto più basso che in Italia:

Possibilmente, se e' di vostro interesse, un paese che sia in fase di sviluppo turistico
ma comunque sempre con una situazione politica stabile e sicurezza sociale.
Particolare attenzione va data ai così detti "Paradisi Fiscali", altrimenti detti off-shore, 
oggi vengono considerati come sorvegliati speciali da quelli fiscalmente più evoluti perche'
 spesso vengono utilizzati per fini illeciti se non illegali.
Sia nella fase di studio del posto, sia in quella del vero e proprio trasferimento in loco, 
potete provare a rivolgervi eventualmente agli uffici commerciali delle ambasciate 
o dei consolati, e, dove esistono, delle Camere di commercio bilaterali o all'Ice.
Possono essere altresi' utili, ma sempre da verificare attentamente tramite l'ausilio
 di professionisti anche locali, anche i suggerimenti di persone, sia straniere che locali,
 che formalmente svolgono attivita' dichiarate  e pertinenti ai vostri interessi oppure che 
sono formalmente residenti in quel paese ed abbiano maturato un esperienza abbastanza 
consolidata e provata (le comunità di italiani all'estero potrebbero facilitare i contatti).
Da evitare, invece, le associazioni, gli enti privati, gli individui, che, 
pur avendo un sito web, non siano riconosciuti dallo Stato o che non siano
 veri espatriati con comprovata esperienza.


4) LA CITTADINANZA

Prima di fare qualsiasi scelta, anche se reversibile,
 fate le vostre valutazioni:
Considerate non solo le agevolazioni fiscali e finanziarie in ordine all'eventuale residenza 
od attività da svolgere all'estero, ma anche vari altri aspetti, tra cui, il tipo ed il livello
 dei servizi offerti dal Paese o daiPaesi prescelti, ad esempio quello dell assistenza sanitaria,
 previdenziale, etc. E' consigliabile altresi' valutare l'acquisto in Italia, o all'estero
ove possibile, di una polizza sanitaria, magari accompagnata da garanzie piu' ampie
 e massimali piu'  alti possibili se non illimitati come anche di una polizza infortuni 
per il viaggio ed il soggiorno che intendete effettuare.
Considerate seriamente che non tutte le necessita' a carattere sanitario possono essere 
procrastinabili e vi possano permettere di rientrare nei tempi previsti  in Italia o altrove 
per ricevere le cure che avete bisogno, visite specialistiche e gli esami che potrebbero 
essere diversi e scaglionati nel tempo.


Se comunque il vostro obiettivo è veramente quello di trasferirvi 
definitivamente all'estero, 

FONTE http://nuke.mollotutto.com/Default.aspx?tabid=54